Ogg vi racconto ...
Ciao,
... La leggenda della “Spada Restituita”.
Durante la dominazione cinese (… durata 1.000 anni!!!) il popolo vietnamita non se la passava bene. Scoppiò una rivolta guidata da Le Loi ma i rivoltosi, male armati ed equipaggiati, furono presto messi a tacere.
Tuttavia l’Imperatore del Regno delle Acque (Lac Long Quan), decise di soccorrere i rivoltosi: un giovane pesca.tore trovò, quindi, nel lago una grossa spada, lo interpretò come un segno premonitore! La spada venne consegnata a Le Loi che, con la protezione dell’Imperatore delle Acque, portò il popolo alla vittoria divenendo re di un Viet Nam, infine, libero e indipendente.
Il nuovo re trascorreva le giornate nella capitale (l’odierna Ha noi) ed un giorno mentre pescava nel lago di Hoan Kiem (tutt'oggi al centro della città) incontrò una grossa tartaruga che, con voce umana, lo invitava a restituire la spada usata in battaglia al suo legittimo proprietario dato che, essendo ormai il Viet Nam libero, non ne aveva più necessità. Il re, ovviamente, restituì la spada.
Ancora ai nostri tempi si dice che i vietnamiti scrutino il centro del lago dove lo scorgere una corazza (probabilmente intesa come “guscio”) dovrebbe - secondo la tradizione - annunciare una imminente, malaugurata, nuova guerra.
Nella realtà l’ultima erede di questa leggenda nota come “Cu Rua” (che si può grossolanamente tradurre come “La Grande Tartaruga Nonna”) è morta – nel lago di Hoan Kiem stesso – nel 2017 ad una età, stimata, superiore ai cento anni. Le sue spoglie sono custodite, adesso, nel “Tempio della Spada Restituita”. Un altro esemplare era venuto a mancare, pare, nel 1967. In effetti il tempio custodisce i resti due enormi tartarughe (per una delle quali si parla di un peso superiore ai 250 Kg.) L’evento - la pedita di Cu Rua - ha gettato nello sconforto la città e di vietnamiti tutti ma, mentre ci si duole per la perdita, non va dimenticato che …
Tra il 1970 e il 1990, la caccia ha devastato le popolazioni di tartarughe giganti in tutta la Cina, dal fiume Yan-Ttze alle valli fluviali del Vietnam. Lo sviluppo urbano e l’inquinamento hanno peggiorato la situazione, danneggiando l’habitat delle tartarughe ancora vive. Ai nostri giorni sono/sarebbero – in cattività - censiti soli tre esemplari, tra cui un maschio e una femmina che vivono in cattività nello Zoo di Changsa (regione dello Hunan, Cina). I due però non sono ancora accoppiati, e chissà se mai lo faranno. Rimane (rimarrebbe?) un’altra tartaruga, dal nome di Dong Lu, che vive anch’essa ad Hanoi, nelle acque del lago Hoan Kiem.
Gli studiosi non sono ancora sicuri di averne determinato precisamente il sesso,
potrebbe trattarsi di un maschio. Alcuni hanno ipotizzato di portare la tartaruga in Cina, per tentare di farla accoppiare (sempre che sia maschio) con la femmina dello zoo. Altri però sono contrari, convinti che lo shock del trasferimento potrebbe essere fatale al rarissimo esemplare.
Tecnicamente si tratta (dovrebbe trattarsi) di una “Tartaruga dal guscio molle gigante dello Yang-Tze” o, più brevemente,
Rafetus swinhoei (Gray, 1873), classificata come “Critically Endangered” dal IUCN.
All’atto della morte di “Cu Rua” si apriva il “Congresso Del partito Comunista Vietnamita” volto a scegliere i nuovi vertici dello stesso. Tale evento venne interpretato, nel comune sentire, come un pessimo presagio per il partito ed il paese tutto.
Metitabondi, sull'umana inanità, saluti dall'Asia
Francesco