Il Mekong, ovvero ...
Ciao,
IL "Fiume dei Nove Draghi". Notizie dal Laos ...
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Il Mekong, nei sui oltre 4.000 km di corso scorre, per la metà, in territorio laotiano proveniente dalla Cina. Poi, dopo aver attraversato Myanmar (Birmania) e Cambogia, entra in Viet Nam e di getta nel Mar Cinese Meridionale. In Viet Nam il Mekong è noto, appunto, come il "fiume dei nove draghi": tanti sono (nove) i bracci principali del suo sconfinato delta. Andiamo, adesso, “sul campo” (beh, in realtà andiamo in… in barca!)
Siamo in Laos meridionale con la stagione delle piogge incipiente (nel momento di massima estensione il fiume raggiunge i 14 km di larghezza!) per conoscere il fiume e, si spera, incontrare i delfini dell'Irrawaddi (una specie di delfini dulcacquicoli fortemente minacciata).
Per arrivare in zona di operazioni debuttiamo con l'attraversamento (su una locale chiatta da trasbordo malconcia il "giusto"!!!) del fiume, sotto una pioggia "pestilenziale" ... GRANDE!!!
Ci fermiamo per la notte in un resort semi-deserto (è bassissima stagione ma l'occasione è buona per aver meno caos attorno), ceniamo ed affiliamo le armi.
La mattina dopo (per fortuna ci viene risparmiata la solita sveglia criminale!) iniziamo la discesa del fiume. La corrente è forte ed aiuta il piccolo motorino Honda (dotato del caratteristico piede dell'elica lunghissimo) a fare il suo dovere.
C'è vita sul fiume: pesca.tori (tanti) all'opera, piccole imbarcazioni che trasportano derrate varie, contadini che prelevano acqua (da irrigazione), donne che lavano i panni, bambini che giocano lungo la riva ... Dopo un lungo tratto ci infiliamo in uno dei bracci secondari: andiamo controcorrente e la navigazione rallenta ... la zona è molto meno battuta, si notano uccelli acquatici (in specie cormorani) appollaiati in alto sui rami, in agguato. Siamo, per ora e per fortuna, soli mentre continuiamo ad avanzare con lentezza. Infine il barcaiolo "spegne" e "da di volta" su un albero, scheletrico, semi affiorante. Inizia l'attesa! "Devono" farsi vivi, è la nostra unica opportunità:
DEVONO FARSI VIVI!!!
C'è tanto silenzio (finirà, purtroppo) mentre aspettiamo poi, lentamente ... un impercettibile movimento dell'acqua li, ecco un piccolo mulinello là ... infine una pinna appare furtiva appena più vicino, poi un'altra un pò meno timida e più vicina a noi ...
Il bacio scaramantico che ho dato, partendo, al grosso dente di coccodrillo ricordo delle mie avventure ivoriane sembra aver funzionato! Tre, forse quattro, delfini (Orcella asiatica per gli scienziati) nuotano intorno a noi.
Dunque il “pod” al confine fra Laos e Cambogia resiste anche se, purtroppo, ha visto la perdita di un giovanile rimasto impigliato nelle reti dei pesca.tori. siamo in zona protetta ed abbastanza rispettata, detto per inciso, ma i delfini nel fiumr vanno dove meglio credono. Alle volte nel posto sbagliato ...
La giostra silente continua, si sentono rumori (di motori) in lontananza, che aumentano di intensità ... conto tre barche in arrivo, purtroppo. Una, in particolare, è carica di "americanazzi garruli", chiassosi al punto tale da spingermi, contrariamente alle mie abitudini, a chiedere loro silenzio in maniera sin troppo ... "impositiva" (e con modesti risultati), ad onore del vero.
Torna la calma ma la magia è finita, i delfini sembrano farsi più sospettosi. Aspettiamo ancora un pò, mi concedo qualche ultimo scatto, poi sciogliamo gli ormeggi e, chetamente, ci affidiamo alla corrente per allontanarci.
GAME OVER! L'unica cosa che riesco a pensare è ... TENETE DURO RAGAZZI!!! E, ultimo ma non ultimo, grazie per esservi fatti vivi. Ed infine il poderoso Mekong che, silente e impassibile, scorre lento e maestoso e ci porta via ...
Va segnalato chr la situazione del Mekong (dal punto di vista ambientale e di tutela della natura) non è rosea anche se in molti si impegnano per il loro meglio. Il Laos (paese dal bassissimo impatto antropico sull'ambiente visto che in TUTTO il Laos vivono 7 milioni di persone mentre nella SOLA Ha noi ne vivono 7,5 milioni) sembra quello più impegnato nella sua difesa anche, forse, in ragione di uno stile di vita più "ragionato" e profondante intriso di una profonda misticità buddista. Comunque anche qui le cose potrebbero andare meglio, ed in merito alle specie in difficoltà ho raccolto - relativamente a quelle presenti nel fiume - le seguenti informazioni.
SPECIE ITTICHE "A RISCHIO" PRESENTI IN ZONA (ma altre sono possibili):
- Datnioides pulcher (Siamese/Thai Tiger Fish. Il Datnioides più ricercato sul mercato acquariofilo, non solo del sud-est asiatico, e un bell'esemplare selvatico può "spuntare" quotazioni significative. Da ciò discende che ...),
- Dasyatus laotensis (razza),
- Boesemania microlepis
- Setipinna melanochir
- Probar(b?)us jullieni
- Pangasius sawitwowsei (dubbi sulla specie)
- Electroforus electricus (anguilla elettrica)
Per concludere una breve carrellata di immagini dell'ambiente in cui ci siamo mossi ...
FOTO
- Il fiume Mekong con il sole
- Attraversamento (su chiatta locale): il tempo si fa beffe di noi, piove rabbiosamente ...
- Attraversamento (su chiatta locale): il tempo si fa beffe di noi, piove rabbiosamente ...
- Attraversamento (su chiatta locale): il tempo si fa beffe di noi, piove rabbiosamente ...
- Il livello della palafitta (rispetto a quello, attuale, dell’acqua) dice molto in merito alla portata delle piene del Mekong,
- Vita sul fiume, oggi,
- Vita sul fiume, come ... “ieri”,
- Navigando,
- Cormorani in agguato sul fiume. La nostra guida (che ha visto la guerra di persona ed in giovanissima età) ci dice sospirando che gli uccelli, da qualche anno ... "stanno cominciando a tornare”. La guerra, che qui come in Viet Nam chiamano la “Guerra Americana” e che si concluse con la caduta di Saigon è finita nel 1975!!!
- Delfini sul fiume,
- Delfini sul fiume,
- Delfini sul fiume,
- Delfini sul fiume,
- Delfini sul fiume,
- Delfini sul fiume,
- Delfini sul fiume.
Le foto (10/16) sono la selezione delle "meno pessime" di oltre 150 scatti. "Fermare" un soggetto diffidente, mimetico, silenzioso che scivola furtivo al pelo dell'acqua si è dimostrato
molto più complesso di quanto mi aspettassi. Mi domando come siano state scattate (e da chi) certe immagini che fanno bella mostra di loro nel web! Ad ogni modo, e non è poco, quando si parlerà dei "Delfini dell'Irrawaddi" potrò dire ... IO C'ERO!!! ... Mi auguro, con tutto me stesso, che le prossime generazioni possano dire la stessa cosa!!!