Una Quindicina di giorni orsono, mentre osservavo una delle mie vasche, ho notato che una grossa femmina wild di una specie a cui tengo particolarmente, non mangiava più.
Dato che il pesce in questione mi pareva in discreta forma, ho preferito aspettare prima di intervenire a livello farmacologico.
Dopo aver tenuto il pesce sotto osservazione per ancora un paio di giorni, ho notato che la femmina, continuava a rifiutare il cibo , ma che teneva la bocca sempre serrata.
Questa ultima indicazione, spesso e correlata al fatto che la femmina sta incubando , ma anche osservando attentamente la zona gulare della femmina Vi posso garantire che era piatta e ferma e quindi di uova o non ce ne erano o erano davvero poche.
In considerazione del fatto che spesso in particolare se alla prima deposizione ( e questa almeno in acquario era la prima ) le femmine che hanno fatto poche uova tendono a rilasciarle dopo pochi giorni, ho ritenuto opportuno che valeva la pena di verificare la situazione, perche nel caso il rifiuto del cibo fosse stato causato da un inizio di bloat attendere ancora a curare , avrebbe significato rischiare di non aver successo con la terapia.
Alla pesca della femmina, il mio stupore , non è stato tanto il constatare che effettivamente questa stava incubando( la bocca serrata è sempre un indicatore quasi certo) quanto l’aver contato nel retino, almeno una sessantina di uova molto piccole deposte da non più di due giorni
Ora il problema principale era salvare il maggior numero possibile di larvo , visto la discreta quantità di uova e comunque l’eccezionalità del pesce, purtroppo non ancora molto diffuso.
Per questo mi sono affidato al mio classico e ben collaudato sistema( per pesci abbastanza robusti e non delicati come quelli in questione) che prevede l’impiego di un nido parto galleggiante, con le pareti laterali con una grigliatura molto aperta per favorire un ottimale ricambio di acqua sopra alle quali è stata siliconata una retina per le zanzare che serve a fare in modo che le larve non vengano risucchiate da qualche altro pesce in vasca.
Questo nido “elaborato”va posizionato inclinato in modo tale che le uova siano immerse per non più di 3 cm e possano esser leggermente mosse da un leggero flusso di acqua che cade a pioggia da un tubicino forato a cui è collegata la pompa del biologico.
Quando si esegue questa operazione , bisogna essere molto attenti a regolare la giusta inclinazione della nurseryre e il flusso dell’acqua in modo tale che le uova si muovano sempre senza schiacciarsi o danneggiarsi per ‘eccesivo movimento dell’acqua ( E pià difficile dirlo che farlo).
Ho fatto delle foto alle uova subito lo strippaggio:
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Dopo 4 giorni osservando le uova si poteva vedere un primo abbozzo della forma del pesce , anche se il sacco vitellino aveva sempre una grande preponderanza nell’insieme.
In 4 giorni , 6 dalla presunta deposizione,avevo eliminato già una quindicina di uova ammuffite e anche se le cose promettevano bene, ogni azzardo di ipotesi ere fortemente prematuro
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Al decimo giorno , la forma dell’avanotto cominciava a delinearsi molto meglio , ho eliminato ancora una decina di uova ammuffite . ma le cose vanno avanti…sto zitto per scaramanzia.
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Al quattordicesimo giorno, le larve , sono quasi completamente sviluppate non ci sono state ulteriori perdite(forse una altro pesce) e forse le, cose si stanno mettendo per il verso giusto tant’è che ho riposizionato la vaschetta nell’acquario, sempre mantenendo il leggero flusso a pioggia per muovere l’acqua ,nella posizione originale 1 cm sopra il livello dell’acqua.
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Ora a Voi provare a indovinare di che pesci si tratta e anche se mi rendo conto che dalle foto che Vi allego è molto dura, man mano che andremo avanti Vi fornirò indicazioni precise per identificare la specie .
Cichlid dream
Fabio
Dato che il pesce in questione mi pareva in discreta forma, ho preferito aspettare prima di intervenire a livello farmacologico.
Dopo aver tenuto il pesce sotto osservazione per ancora un paio di giorni, ho notato che la femmina, continuava a rifiutare il cibo , ma che teneva la bocca sempre serrata.
Questa ultima indicazione, spesso e correlata al fatto che la femmina sta incubando , ma anche osservando attentamente la zona gulare della femmina Vi posso garantire che era piatta e ferma e quindi di uova o non ce ne erano o erano davvero poche.
In considerazione del fatto che spesso in particolare se alla prima deposizione ( e questa almeno in acquario era la prima ) le femmine che hanno fatto poche uova tendono a rilasciarle dopo pochi giorni, ho ritenuto opportuno che valeva la pena di verificare la situazione, perche nel caso il rifiuto del cibo fosse stato causato da un inizio di bloat attendere ancora a curare , avrebbe significato rischiare di non aver successo con la terapia.
Alla pesca della femmina, il mio stupore , non è stato tanto il constatare che effettivamente questa stava incubando( la bocca serrata è sempre un indicatore quasi certo) quanto l’aver contato nel retino, almeno una sessantina di uova molto piccole deposte da non più di due giorni
Ora il problema principale era salvare il maggior numero possibile di larvo , visto la discreta quantità di uova e comunque l’eccezionalità del pesce, purtroppo non ancora molto diffuso.
Per questo mi sono affidato al mio classico e ben collaudato sistema( per pesci abbastanza robusti e non delicati come quelli in questione) che prevede l’impiego di un nido parto galleggiante, con le pareti laterali con una grigliatura molto aperta per favorire un ottimale ricambio di acqua sopra alle quali è stata siliconata una retina per le zanzare che serve a fare in modo che le larve non vengano risucchiate da qualche altro pesce in vasca.
Questo nido “elaborato”va posizionato inclinato in modo tale che le uova siano immerse per non più di 3 cm e possano esser leggermente mosse da un leggero flusso di acqua che cade a pioggia da un tubicino forato a cui è collegata la pompa del biologico.
Quando si esegue questa operazione , bisogna essere molto attenti a regolare la giusta inclinazione della nurseryre e il flusso dell’acqua in modo tale che le uova si muovano sempre senza schiacciarsi o danneggiarsi per ‘eccesivo movimento dell’acqua ( E pià difficile dirlo che farlo).
Ho fatto delle foto alle uova subito lo strippaggio:
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Dopo 4 giorni osservando le uova si poteva vedere un primo abbozzo della forma del pesce , anche se il sacco vitellino aveva sempre una grande preponderanza nell’insieme.
In 4 giorni , 6 dalla presunta deposizione,avevo eliminato già una quindicina di uova ammuffite e anche se le cose promettevano bene, ogni azzardo di ipotesi ere fortemente prematuro
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Al decimo giorno , la forma dell’avanotto cominciava a delinearsi molto meglio , ho eliminato ancora una decina di uova ammuffite . ma le cose vanno avanti…sto zitto per scaramanzia.
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Al quattordicesimo giorno, le larve , sono quasi completamente sviluppate non ci sono state ulteriori perdite(forse una altro pesce) e forse le, cose si stanno mettendo per il verso giusto tant’è che ho riposizionato la vaschetta nell’acquario, sempre mantenendo il leggero flusso a pioggia per muovere l’acqua ,nella posizione originale 1 cm sopra il livello dell’acqua.
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Ora a Voi provare a indovinare di che pesci si tratta e anche se mi rendo conto che dalle foto che Vi allego è molto dura, man mano che andremo avanti Vi fornirò indicazioni precise per identificare la specie .
Cichlid dream
Fabio