Laggiù nel Paese dei Ciclidi ...

Quella contro il bracconaggio ...

... è una guerra non dichiarata - quelli del settore ls chiamerebbero, forse, "non convenzionale" - ma è una vera guerra.

Si combatte nel bush e non solo, di giorno come di notte. Una vicenda che conta parecchie vittime all'anno, dall'una come dall'altra parte.

È la guerra che le squadre di "anti-bracconaggio", in foto sono in addestramento nel deserto della Namibia, conducono in difesa della natura e degli animali che popolano i parchi naturali.

Il capo è Davide che ho conosciuto a Roma, con cui sono in contatto e con cui spero, con tutto me stesso, di poter collaborare qui.

ATTENZIONE: non si tratta di una banda di disperati ne di mercenari e meno che meno, di ambientalisti ultras!

Si tratta, invece di una organizzazione internazionale (attiva anche in Italia) che lavora con l'endorsement, fra gli altri, dei governi namibiano e sudafricano.

Francesco
 
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Foto.
 

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Ciao,

Cominciamo a parlare di pesci ... È ORA!!! ... :104:.

Pseudocrenilabrus philander: sto cercando di delineare le zone in cui è presente (si tratterebbe di uno dei pochi ciclidi presenti nella zona in ragione di un mix fatto di altitudine e temperature alle volte basse. Pretoria è a, quasi, 1400 metri s.l.m.).

Pseudocrenilabrus-philander-dispersus.jpg


Il soggetto in foto dovrebbe essere, in dettaglio, Pseudocrenilabrus philander dispersus (una delle tre sottospecie ritenute, al momento, valide). Ignoro se sia, effettivamente, quella presente in Sud Africa. Foto dalla rete.

P-philander-10.jpg


Non a caso è noto come ... Southern mouthbrooder. Foto dalla rete.

Quello che segue è un elenco altamente teorico in ragione dell’estensione degli areali indicati della sua presenza in Sud Africa. Mi riprometto, col tempo, di cercare di verificarlo sul campo, almeno in parte. Ma è, almeno, un primo punto di partenza. In questa ottica citerò almeno:

  • Fiume Hex vicino a Rustenburg.
  • Struben Dam (Pretoria. In teoria a qualche chilometro dal nostro alloggio ma non riesco a trovare il modo di arrivarci: quella segnalata dalle cartine risulta sbarrata da un cancello con vigilanza – … e dalli!!! – armata. Ignoro il perché di tale situazione. Sto riprovando vedremo come finisce).
  • Rietvlei Dam.
  • Roodeplaat Dam.
  • Kaalplaasspruit.
  • Padda Dam.
  • Baaken River (Eastern Cape, lontano da dove mi trovo, dove sembra sia abbondantissimo).
Faccio notare come il termine “dam” fa riferimento a bacini artificiali – meglio alla diga che li sbarra - di raccolta acqua il che potrebbe confermare l’introduzione, accidentale o meno, in ambiente. Sono in molti a ritenere una tale evenienza molto probabile.

Alcune delle località in elenco mi sono state segnalate da Enrico C., che ringrazio.​

E veniamo alla nostra ... "passionaccia": ho iniziato – come detto - qualche “informale” (insomma … negozi di acquari) ricerca ma, come mi disse il vecchio pescatore di Grand Bassam: nessuno mette in vasca i pesci “del fosso dietro casa”! Quindi dovrò cercare qualche altra via. Per andare “in campo” dovrò verificare le precauzioni da prendere, da più parti mi è stato, insistentemente, rammentato il “pericolo serpenti” (Mamba nero, Cobra del capo, Boomslang …).

Meno pressante sembra, invece, essere il “problema coccodrilli” il che – essendo questa zona di Crocodylus niloticus - ben più aggressivo dei soggetti ivoriani - non è/sarebbe una brutta notizia. Anzi … :104:.

Ciclidofili saluti.
Francesco
 
Ciao,

L"acclimatamento passa anche da qui ...
Screenshot_20230425_203249_Gallery.jpg

Hyundai Creta: 1.6 D, trazione anteriore, cambio automatico, qualche "chicca" elettronica ... abbiamo deciso di volare basso.

È usata (poco) ma sappiamo già che si tratta di un'auto "a tempo" : a fine soggiorno .... VIA!

Francesco

PS: Pilanesberg incombe ... :emiticon_3d_Yes:
 
Il soggetto in foto dovrebbe essere, in dettaglio, Pseudocrenilabrus philander dispersus (una delle tre sottospecie ritenute, al momento, valide). Ignoro se sia, effettivamente, quella presente in Sud Africa.



Ciao,
in sudafrica dovrebbe esserci P. philander philander. Baakens River ha sicuramente animali introdotti, le zone più a sud dove non è introdotto sono a nord di Durban. Coccodrilli nessun problema a parte i vari parchi, in special modo (limpopo, mpumalanga e nord kwazulu-natal (santa lucia/isimangaliso, hluhluwe e umfulozi). Qui possono essere veramente grandi. Da evitare spesso anche il bagno in mare a isimangaliso (specialmente alla foce del santa lucia) perché ne ho visti di giganti (ci sono comunque in spiaggia i cartelli di avvertimento). Ma più che dai coccodrilli c'è spesso da guardarsi dagli ippopotami, veloci anche lontano dall'acqua. Visto che come prima "gita" vai ad ovest ti segnalo anche wondergat, un bel cenote dove fare immersioni a circa 300 km. da pretoria, sempre ad ovest, quasi al confine con il botswana. Anche qui è pieno di pseudocrenilabrus oltre che T. sparrmanii e i soliti immancabili Clarias.

Ciao Enrico
 
Ciao Enrico,

Anche a me risulterebbe presente (qui in S.A.) P. philander philander ma, stante la situazione, ho inserito una foto (appunto dalla rete) tanto per dare un riferimento. Nel mentre ho reperito un altro (differente) riferimento per arrivare a Struben Dam. Spero che non finisca anche stavolta davanti ad un ennesimo "sbarramento" ...

Francesco
 
Quella contro il bracconaggio ...

... è una guerra non dichiarata - quelli del settore ls chiamerebbero, forse, "non convenzionale" - ma è una vera guerra.

Si combatte nel bush e non solo, di giorno come di notte. Una vicenda che conta parecchie vittime all'anno, dall'una come dall'altra parte.

È la guerra che le squadre di "anti-bracconaggio", in foto sono in addestramento nel deserto della Namibia, conducono in difesa della natura e degli animali che popolano i parchi naturali.

Il capo è Davide che ho conosciuto a Roma, con cui sono in contatto e con cui spero, con tutto me stesso, di poter collaborare qui.

ATTENZIONE: non si tratta di una banda di disperati ne di mercenari e meno che meno, di ambientalisti ultras!

Si tratta, invece di una organizzazione internazionale (attiva anche in Italia) che lavora con l'endorsement, fra gli altri, dei governi namibiano e sudafricano.

Francesco
Se andrai in Namibia e avrai tempo ti posso mettere in contatto con Isak (Namakate Aquarium) un amico che ha realizzato una fish farm dedicata ai ciclidi del Malawi che esporta in tutta la nazione. E' una sorta di piccolo Stuartgrant della Namibia magari ti può interessare.
 
Ciao Marco,

Vorrei tornare in Namibia per fare pace con il paese: la spedizione - "saltata causa Covid" - per la ricognizione sullo stato in natura dei rinoceronti neri cui ero stato invitato mi è rimasta ... "qui"!

Tale spedizione NON si farà più, per tanti e troppi motivi o, in subordine, difficilmente avrò la possibilità di essere coinvolto nuovamente ... arrabbiato 5.

Però se riuscirò a tornare una visita ad un "Santuario del Malawi" la farò, se possibile, volentieri. :emiticon_3d_Yes:.

Grazie per la dritta.
Francesco
 
Ciao,

Questi, purtroppo ripresi da lontano, sono (o dovrebbero essere ...) Damalischi.

Screenshot_20230428_061621_Gallery.jpg

Peccato aver dimenticato la fotocamera a casa.

Il cellulare (con cui non amo fotografare) fa quello che può ...

Francesco.
 
Ciao,


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Quello in foto è (siamo al Bakubung Game Reserve) è il locale "Campionario degli Orrori".

Ciascuno dei soggetti ospitati, purtroppo non ho avuto modo di fare scatti più ravvicinati, può "mettere fine alla tua storia" in tempi rapidissimi ...


Eppure non riesco a non pensare che vorrei incontrarli in natura ...

Francesco
 
Ciao,

Breve resoconto dal campo,

Tshuduku (all'interno del Pilanesberg National Park) è il "Posto dei Rinoceronti" che, in effetti, pullulano.

A Tshukudu si arriva, percorrendo una pista molto agevole, da Bakubung che, a sua volta, è il posto del "Popolo degli Ippopotami": ci sono, ma ne abbiamo visti meno.

Pilanesberg è due ore di guida (autostrada) da Pretoria. Al suo interno è possibile muoversi anche senza utilizzare un 4x4. Offre molte possibilità di avvistamento, leopardi – vedi sotto - inclusi!

Pilanesberg è in quota, il punto più alto è a quasi 1700 mt. Nei game drive, che hanno luogo la mattina molto presto e ne nel tardo pomeriggio/sera, può fare freddo, MOLTO!

È stato un week-end lungo (un giorno in più sfruttando anche una festività locale) interessante, purtroppo non tutti i buchi hanno attorno una ciambella e nel trasferire le foto dalla Nikon al computer qualcosa non ha funzionato, ho perso trecento fotografie, alcune molto interessanti come quelle dei leopardi (visti tre, in due giorni!!!). Ho recuperato qualcosa - che vi propongo - dal cellulare e sto provando e riprovando a salvare qualcos’altro ma NON sono ottimista.

01_Arrivati.jpg

Arrivati, dopo una lunga ascesa fatta di scalini tagliati nella roccia, tutti diversi ...


02_Alloggio.jpg

Il nostro "sontuosamente africano" alloggio.

03_In Africa non sempre è caldo.jpg

03_In Africa non sempre è caldo.

04_Dalla veranda.jpg

Dalla nostra veranda Pilanesberg si vede così,

05_Nel bush, elefante.jpg

Qui non servono commenti aggiuntivi.

06_Ippotami nel fiume.jpg

Anche qui ... successivamente abbiamo incontrato tre, grossi, coccodrilli. La proibizione di andare a "cercare pesci" è stata tanto ferrea quanto - ovviamente - inutile.

07_Con Humbu, la nostra guida.jpg

Con Humbu, la nostra guida.

08_Nuvole che annunciano il tramonto.jpg

Nuvole colorate annunciano il tramonto.

09_Tutto finisce attorno al fuoco.jpg

Poi tutto finisce attorno al fuoco.



Francesco.

PS: Nelle foto andate disperse c'era di tutto: un varano ritratto a distanza tale da poter contare i denti, leopardi (due) sull'albero, rapaci notturni a distanza ravvicinatissima, l'attacco (tanto rabbioso quanto per me inspiegabile) di un mamba nero al pneumatico (!!!) dell'auto davanti a noi: gli occupanti erano all'interno ed al sicuro. Non ho potuto fare a meno di pensare che se l'obiettivo fossimo stati noi (eravamo su una vettura "tutta scoperta", tipica dei game-drive) la situazione avrebbe potuto avere una differente evoluzione ...

:emoticon-arrabbiate-08:emoticon-arrabbiate-08:emoticon-arrabbiate-08.
 
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Che rabbia per le foto, Francesco. A me era capitato secoli fa con una macchina a pellicola. Mio padre aveva insistito a montare lui il rullino perché la macchina era sua, due giorni dopo l'ho presa e sono andato in montagna. Un ermellino era venuto a rubarmi il tonno direttamente dalla scatoletta mentre stavo facendo pranzo a 2700 metri nelle nostre montagne. Avevo ripreso tutto, ma la pellicola era messa male... Il bello è che, secondo il babbo, non me la sarei dovuta prendere con lui.
 
Ciao,

Che dire se non che ... può succedere a tutti.

Anni fa (erano gli anni "spericolati") andammo - Eravamo in Sudan - a fare immersioni e, un bel giorno, decidemmo di fare shark-feeding. C'era con noi un fotografo armato di tutti gli ultimi derivati della tecnica di cui ci aveva magnificato le prestazioni ad oltranza:. Era, effettivamente, materiale al "top del top".

Basta ... "scendiamo", che è ora!!! Il fotografo si piazza in prima fila e scatta, scatta, scatta scatta e scatta ...

Infine si "fa" il tempo di risalire. Una volta in barca, ci asciughiamo, riponiamo le attrezzature e procediamo all'apertura.

MOMENTO DI GELO!!! La pellicola (il digitale era ancora di là da venire) era stata "agganciata" male e quindi il motore non aveva "tirato" NULLA!!!

Per fortuna ebbe la capacità di ... prendersela con se stesso (e solo con se stesso) e tutto fini li, con una grassa risata!!!

Francesco
 
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Ciao,

Comunque con il prezioso aiuto di un sudafricano che era non noi ...

Leopardo RID.jpg

Giovanile di leopardo (non visibili c'erano la madre, sul terreno. Il fratello, a sua volta, era più in alto) fotografato da molto distante.

Francesco
 
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Ciao,

Che dire se non che ... può succedere a tutti.

Anni fa (erano gli anni "spericolati") andammo - Eravamo in Sudan - a fare immersioni e, un bel giorno, decidemmo di fare shark-feeding. C'era con noi un fotografo armato di tutti gli ultimi derivati della tecnica di cui ci aveva magnificato le prestazioni ad oltranza:. Era, effettivamente, materiale al "top del top".

Basta ... "scendiamo", che è ora!!! Il fotografo si piazza in prima fila e scatta, scatta, scatta scatta e scatta ...

Infine si "fa" il tempo di risalire. Una volta in barca, ci asciughiamo, riponiamo le attrezzature e procediamo all'apertura.

MOMENTO DI GELO!!! La pellicola (il digitale era ancora di là da venire) era stata "agganciata" male e quindi il motore non aveva "tirato" NULLA!!!

Per fortuna ebbe la capacità di ... prendersela con se stesso (e solo con se stesso) e tutto fini li, con una grassa risata!!!

Francesco
Almeno lui aveva fatto tutto da solo ;)0
 

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Numero 3/2024

• L’importanza di mantenere un registro. Il caso dei Tropheops di Ad Konings
• Fulwe Rocks – il paradiso sommerso dei Cyprichromini di Enea Parimbelli
• Heroina: un Ciclide stupefacente di Lorenzo Nitoglia


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