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2-11 Cyphotilapia gibberosa Moba

Penso che sarebbe bello arricchire questo articolo con tante foto e notizie sulle Cypho da parte di chi le ha o le ha avute.

Che ne pensate? Coraggio, anche recentemente sono state postate bellissime foto di Mobo o anche altre specie/varianti ...
 
Io non ho mai avuto le cypho (questione di dimensione delle vasche e di "gusti"). L'articolo era corredato da belle foto di adulti maestosi. Per variatio metto una foto di una giovane moba (non mia) che ho fatto qualche tempo fà. Questa è la misura (10-12cm circa) a cui le cypho mi piacciono di più. Più piccole e soprattutto più attive degli adulti... e poi i colori non mancano anche a questa taglia.

185.jpg


P.S. ho letto sull'articolo che la protuberanza frontale più grossa dovrebbero averla le Burundi: nessuno ha una foto del testone al suo massimo sviluppo?
 
Ciao a tutti, approfitto del post per complimentarmi con gli autori dell'articolo, anche se era troppo corto...avrei letto volentieri altre informazioni ed esperienze dirette. Magari varrebbe la pena dedicare una monografia...
Adesso tra lavoro e bimba in arrivo purtroppo non riesco a dedicare il tempo che vorrei alla mia vasca (sabato ho fatto però una bella pulizia e ho messo mano anche al filtro) e mi costringe a rimandare il progetto del fish-garage...in un momento di sconforto ho persino deciso di cedere tutto perchè non sopporto l'idea di non prestare attenzione a questi magnifici pesci. Soprattutto perchè il caro Nicolò mi ha ceduto degli esemplari meravigliosi che stanno crescendo veramente alla grande e hanno tentato un paio di volte la ripro senza che la femmina completasse o quantomeno una volta ho visto i piccoli nella bocca della madre ma aimè nessun superstite ad oggi...
Stasera vedo di inserire una foto aggiornata (a proposito non vedo l'icona allega file)
 
Posto tre foto delle mie gibberosa Moba (maschio e femmina) più anziane:
maschio
moba.jpg


femmina
mobafem2.jpg


femmina più anziana insieme alla più giovane
mobafem.jpg


come già dicevo questo maschio non feconda più le uova che le "sue" quattro femmine più giovani depongono regolarmente, la femmina più anziana non depone più regolarmente.
Oltre al maschio più anziano ho anche un maschio più giovane sui 25cm che purtroppo è totalmente sottomesso... infatti ora sono intenzionato a dividere la coppia più anziana dagli altri.

Io li ho presi adulti e mi sono perso la loro crescita, però averli subito adulti è un'altra cosa...

come si può vedere le Moba hanno una gibbosità molto meno sviluppata rispetto alle Burundi
 
Grazie Aldo...
A questo punto vi ripropongo una foto del mio maschio di Gibberosa di qualche mese fa...adesso è cresciuto. Stasera provo a fare delle foto nuove...


Immagine:
201176184622_Boss.jpg

140,5KB
 
marcello81 ha scritto:

Ciao a tutti, approfitto del post per complimentarmi con gli autori dell'articolo, anche se era troppo corto...avrei letto volentieri altre informazioni ed esperienze dirette. Magari varrebbe la pena dedicare una monografia...

Grazie per i complimenti, comunque non credo che una rivista trimestrale possa essere dedicata ad una sola specie. Troppi colpi ci manderebbero i non interessati all'argomento :D :D :D

E' proprio per questo che è stata ideata questa sezione del forum!
Qui si può arricchire con ulteriori informazioni, notizie ed immagini l'articolo "base" pubblicato sul bollettino ...




PS) La cypho delle tue foto, secondo l'ultima classificazione, è una vera frontosa ;)
 
Come promesso, con un giorno di ritardo...


Immagine:
201177222948_Maschio 7-7-2011.jpg

189,07KB


Immagine:
20117722307_MaschioA 7-7-2011.jpg

186,13KB


Immagine:
201177223025_MaschioB 7-7-2011.jpg

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Immagine:
201177223046_MaschioC 7-7-2011.jpg

67,94KB


Immagine:
20117722316_MaschioD 7-7-2011.jpg

72,88KB


Immagine:
201177223130_MaschioE 7-7-2011.jpg

71,87KB

Spero di non avervi annoiato...ora non so se dalle foto si percepisce la crescita, ma è veramente bello...
Paolo, adesso vado a rileggere l'articolo, ma dici che dovrebbe essere una "Frontosa Burundi"?...
 
Ciao Ex brisachieto,
Certo che sono frontosa "burundi".
pensavi ti rifilassi delle patacche??!:D

Pultroppo non ho foto, ma il padre dei pesci che ho dato a Marcello, di proprietà di Roberto Ferrari di Bologna, aveva una fronte esagerata, quasi gli toccava il labbro superiore. Se non ricordo male aveva sui 7-8anni, e viveva assieme ad un maschio sottomesso e 3-4 femmine in un monospecifico di 350lt. Quindi,a volte, anche il litraggio della vasca non è un fattore determinante nel successo.........
 
NicolòArmagni ha scritto:

Ciao Ex brisachieto,
Certo che sono frontosa "burundi".
pensavi ti rifilassi delle patacche??!:D

Ma no, è che ancora non ho capito se frontosa o gibberosa.........anche rileggendo l'articolo sul bollettino.....[:I]
 
marcello81 ha scritto:
Ma no, è che ancora non ho capito se frontosa o gibberosa.........anche rileggendo l'articolo sul bollettino.....[:I]

Questo significa che non sono stato chiaro [:I]

Allora, allo stato attuale risultano descritte scientificamente 2 specie di Cyphotilapia:

- frontosa: diffusa nella nel terzo settentrionale del lago tanganica (quindi anche nel Burundi ;))

- gibberosa: diffusa nei due terzi meridionali del lago


E' vero che alcuni studiosi non sono d'accordo sulla definizione di questa seconda specie, così come per altri studiosi (più o meno attendibili) le specie da definire sarebbero almeno 3 o 4, ma allo stato attuale non sono descritte (e pubblicate) su riviste scientifiche, quindi, di fatto, non esistono!

Forse Livio ha qualcosa da aggiungere ...
 
Credo di avere scritto qualcosa per l'AIC tempo fa.
Comunque la situazione è quella che descrive Paolo.
Se becco quanto ho scritto lo pubblico. Qua.



cyatide ha scritto:

marcello81 ha scritto:
Ma no, è che ancora non ho capito se frontosa o gibberosa.........anche rileggendo l'articolo sul bollettino.....[:I]

Questo significa che non sono stato chiaro [:I]

Allora, allo stato attuale risultano descritte scientificamente 2 specie di Cyphotilapia:

- frontosa: diffusa nella nel terzo settentrionale del lago tanganica (quindi anche nel Burundi ;))

- gibberosa: diffusa nei due terzi meridionali del lago


E' vero che alcuni studiosi non sono d'accordo sulla definizione di questa seconda specie, così come per altri studiosi (più o meno attendibili) le specie da definire sarebbero almeno 3 o 4, ma allo stato attuale non sono descritte (e pubblicate) su riviste scientifiche, quindi, di fatto, non esistono!

Forse Livio ha qualcosa da aggiungere ...
 
Pubblicato nell'e-book del 2004



Una, due, tante Cyphotilapia.

È inevitabile.Ogni anno si aggiunge qualche nuovo pesce al mondo dei Ciclidi africani. Viene descritto qualche nuovo Protomelas, un Copadichromis già da tempo presente nelle vasche degli appassionati riceve un nome scientifico, compare qualche nuova ed entusiasmante Xenotilapia. Il risultato è che i generi si allargano a dismisura richiedendo a volte di chiarire la situazione a livello tassonomico. Ben più rari, invece, sono i generi di Ciclidi che contano una sola specie. Un noto esempio è il genere Cyphotilapia, che con la specie C. frontosa è tra i Ciclidi più amati ed ambiti. Questa condizione di solitudine, che resiste dal 1920, è terminata nel 2003 quando due studiosi giapponesi; Takahashi T. e Nakaya K., hanno trovato un nuovo compagno: Cyphotilapia gibberosa (gibbus è il termine latino per gibbosità, un termine che tutto sommato non intende qualcosa di molto diverso da frontosa).
Chiunque conosca anche solo superficialmente i Ciclidi del lago Tanganica sa che di C. frontosa esistono diverse varietà geografiche, tra le quali la più ambita è la sette bande, ma fino ad ora nessuno aveva mai pensato che fossero specie diverse. Grossolanamente possiamo distinguere le varietà di interesse acquariofilo in base alla colorazione ed al numero di bande presenti sul corpo. La varietà di Kigoma possiede sette bande, una banda in più rispetto a tutte le altre popolazioni. La varietà più “antica”, per quanto riguarda l’importazione in Europa, è quella del Burundi. Le Cyphotilapia dello Zambia sono di colorazione blu più intensa e hanno una banda tra gli occhi assente nelle altre popolazioni. Le varietà del Congo hanno una intensa colorazione blu sulle pinne ed una riflesso madreperlaceo sulla parte superiore del corpo mentre quelle provenienti dalla Tanzania (Cape Mpimbwe) hanno grandi scaglie madreperlacee sulla gibbosità dei maschi più grandi.
I due autori giapponesi hanno guardato in dettaglio (hanno cioè controllato diverse caratteristiche morfometriche) le diverse varietà e si sono accorti che differivano per una caratteristica anatomica fino ad ora mai investigata: il numero di scaglie che distanziano le due ramificazioni della linea laterale (la linea laterale dei Ciclidi è suddivisa in due rami, uno superiore ed uno inferiore; una caratteristica che, in combinazione con altre, distingue questa famiglia di pesci). In C. frontosa le scaglie di distanza sono due mentre in C. gibberosa sono tre. Oltre a questa, anche altre caratteristiche rilevabili in base alle analisi statistica distinguono C. gibberosa dalla sorella più nota: un numero superiore di scaglie sulla linea laterale, un numero inferiore di denti sulla fila esterna sulla mascella superiore, e in misura percentuale rispetto alla lunghezza del corpo, un’altezza maggiore del corpo, una predorsale più lunga, una base più lunga della pinna dorsale, e una pinna pettorale più lunga. Come individui di paragone i due studiosi hanno utilizzato l’olotipo di C. frontosa (l’esemplare su cui è stata basata la descrizione originale da parte di Boulenger nel lontano 1906) insieme ad altri esemplari raccolti nel corso degli anni. In base a queste differenze i due zoologi hanno perciò deciso di descrivere la nuova specie e secondo gli standard richiesti hanno definito un olotipo di C. gibberosa e dei paratipi (esemplari da conservare con l’olotipo che forniscono i dati necessari all’analisi statistica). Oltre a questi però nella descrizione della specie vengono anche analizzati 13 esemplari che sono chiamati non-tipi perché non fanno parte degli esemplari che descrivono la specie. In base ad una argomentazione molto tecnica che riguarda le regole connesse alla descrizione di una nuova specie, Heinz Büscher afferma che non è possibile agire in questo modo (Heinz Büscher è il “papà” di vari Ciclidi del Tanganica come Xenotilapia papilio, Lamprologus similis, Neolamprologus pectoralis…). La sua argomentazione sembra forte e per questo motivo ho cercato di informarmi su chi avesse ragione. Ancora una volta la categoria degli zoologi si è confermata tra le più litigiose. Il fatto stupisce ancor di più se si pensa che queste persone passano ore (alcune volte anche lanciandosi veri e propri insulti o rompendo amicizie decennali) litigando su faccende che ci possono sembrare banali: qual è il nome scientifico corretto?, qual è la procedura più adatta alla descrizione di una specie? Forse la situazione sarebbe più comprensibile, ed apparirebbe meno scontata, se i profani come noi capissero che dare un nome ad una specie è frutto di una ipotesi scientifica alla pari di tutte le altre scienze. Alla fine di un paio di giornate di discussione, penso di avere compreso che nonostante l’inclusione degli individui non-tipo la descrizione di Cyphotilapia gibberosa può essere ritenuta corretta e così il nome di questo Ciclide deve essere considerato valido.
Ricapitolando possiamo riunire le popolazioni di Cyphotilapia presenti nella parte settentrionale del lago sotto il nome di C. frontosa. A Kigoma le Cyphotilapia frontosa presentano le famose sette bande invece delle sei che mostrano le altre popolazioni. Questa è la varietà descritta da Boulenger nel 1906 sotto il nome di Paratilapia frontosa. Sulla costa occidentale C. frontosa è presente da Uvira fino a Cap Tembwe, mentre su quella orientale sembra arrivare fino a Kigoma. Nella parte meridionale del lago (sud Tanzania, Sud Congo, Zambia) invece è presente C. gibberosa. Le diverse popolazioni di questa specie (Mtoto, Moliro, Cape Chaitika, Mpulungu, Mpimbwe per citarne alcune) mostrano solo sei bande e la fascia blu tra gli occhi. Tutto chiaro? Per confondere le acque, Büscher riporta di aver fotografato un animale a Kibije, a 18 Km a sud di Kabimba sulla costa occidentale in Congo (da non confondersi con Kambwimba sulla costa orientale e in tutt’altro stato) che per zona di ritrovamento potrebbe essere classificato come C. frontosa, ma che riportava tre scaglie. Il mistero continua.

Ringraziamenti
Vorrei ringraziare Michael Näf che mi ha fornito la traduzione inglese dell’articolo di Heinz Büscher, Anton Lamboj per i sempre arricchenti scambi di opinioni, Tetsumi Takahashi e tutti i tassonomi che hanno partecipato alla discussione riguardante l’uso degli individui non-tipo nella descrizione scientifica di una nuova specie.

Livio Leoni


Bibliografia
Büscher H. H. 2004. New taxa with cichlids. Cyphotilapia gibberosa Takahashi & Nakaya, 2003. DCG-Informationen 35 (titolo tradotto dal tedesco).
Boulenger G. A. 1906. Fourth contribution to the ichthyology of Lake Tanganyika. Report on the collection of fishes made by Dr. W.A. Cunnington during the third Tanganyika expedition, 1904–1905. Trans Zool Soc Lond 17:537–576, pl 30–41.
Konings A. 1998. Tanganyika Cichlids in their natural habitat. Cichlid Press.
Takahashi T., Nakaya K. 2003. New Species of Cyphotilapia (Perciformes: Cichlidae) from Lake Tanganyika. Copeia, 4: 824-832.
 
Questa è una delle 7 Moba che Paolo mi fece prendere a Faenza da ISABI, sono cresciute abbastanza !!!

Immagine:
201179132148_Moba.jpg

106,73KB
 
goaz65 ha scritto:

Questa è una delle 7 Moba che Paolo mi fece prendere a Faenza da ISABI, sono cresciute abbastanza !!!

Cacchio, sembrano cresciute un bel po', quanto saranno adesso?

Dalla foto non sembrano particolarmente blu, è davvero così?
 
Voglio riproporre uno dei più bei primi piani, a mio giudizio, che abbia mai visto di una Cypho.

Si tratta di un giovane maschio selvatico di Blue Mpimbwe che mi prese, quasi vent'anni fa, "Mr. President" a Marsiglia dove si trovava un importatore, "Africa" di tal Maccio.

La foto di Giorgio Melandri.

Immagine:
2011711154853_12-4-94.jpg

23,4KB

Sarebbe bello se Enzo riuscisse a pubblicare qui il filmatino che mi ha detto di aver fatto da quell'importatore che, al tempo, aveva un gruppo delle prime Mpimbwe importate in Europa. Erano veramente spettacolari!!!
 

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