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Laggiù nel Paese dei Ciclidi ...

Ciao,

Ho imparato che l'approssimarsi del Natale indica, qui, l'inizio della bella stagione! In effetti sta iniziano a far caldo e gli animali sono attivi: le antilopi iniziano a partorire (quella in foto è un Blesbok). L'assenza di grandi predatori, condicio sine qua non per muoversi in libertà a piedi, semplifica non poco il loro compito

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Gli uccelli fanno il nido e depongono cercando di scegliere, per quanto è loro possibile, posti sicuri ...

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Ma anche altri sono interessati alle uova e con intenzioni non precisamente amichevoli: un grosso Varano del Nilo (che qui è, gergalmente, noto come "Water Monitor") si mette in movimento, per la preoccupazione dei pennuti della Game Reserve ... notoriamente è goloso di uova e, alle volte, si spinge addirittura a predare i nidi dei coccodrilli!!!

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Silenzioso e strisciante si appropinqua all'acqua, vi entra con movimenti circospetti ed inizia a pattugliare la riva per poi, silenzioso ed efficace, scompare alla vista. Se sia andato a predare altrove o altro non saprei dire però il soggetto (grosso assai) eman(av)a un suo fascino sinistro.

A tal proposto trova sempre maggiori conferme la notizia che la saliva dei varani è non solo "infetta" (ospitando batteri che si annidano tra i resti di cibo che restano in bocca) ma, addirittura , sarebbe velenosa. Me ne parlarono a Komodo e, tra le altre, mi è stato confermato dalla guida di questa breve camminata.

Francesco
 
Ultima modifica:
Ciao,

Per i grossi (relativamente) calibri la vita, in assenza di predatori che non farebbero tutta 'sta differenza fra una antilope ed uno di noi, è più semplice. I primi passi dei nuovi arrivati sono più sereni, ma sempre un pò buffi.


Queste immagini sono state riprese con una Cam-Trap posizionata (e lasciata li quiescente) lungo una delle piste che so essere percorse dai Blesbok.

Ci vuole pazienza (ma meno che passare ore, in silenzio, con la fotocamera in mano aspettando che succeda qualcosa, forse ...) ma il risultato è quasi certo. Oggettivamente prescindendo dalla qualità delle immagini (la focale - come tutti gli altri parametri - è fissa e la macchina punta solo, e sempre, la direzione prescelta) non sono mai tornato a casa a mani completamente vuote.

Però, indubbiamenete, lo "spreco" è elevato: "mezze" immagini, scatti con luce poco favorevole, animali che attraversano sussiegosamente il campo visivo nella direzione opposta a quella in cui ti aspettavi arrivassero (quindi hai immagini di una, più o meno lunga, processione di c*li), soggetti che si sovrappongono e via così ...

Qualche considerazione finale: sin'ora non ho mai usato "esche" (mangime, etc.) anche perchè il funzionamento di un tale stratagemma è legato alla costanza dei rifornimenti (che non posso garantire ne voglio sobbarcarmi una simile incombenza a cadenza regolare).

Un conto è attraversare il giardino (e rifornire la Cam-Trap per gli uccelli) altro è, specie sotto il sole, camminare per raggiungere la postazione. NON posso, come ho visto fare, posizionare un dispositivo temporizzato che giornalmente faccia cadere la manna dal cielo ... quindo la mia arma è l'osservazione, un pizzico di astuzia nel prevedere i loro comportamenti e, per finire, un pò di fortuna, che non guasta mai.

Affilando le armi - SM.jpg

Fotografici saluti.
Francesco
 
Ciao,

Devo purtroppo riportare una brutta "ittio-notizia": stamattina ho cambiato l'acqua alle vasche (cinque). In quattro tutto a posto (sembra e spero!!!) nell'ultima un disastro ho ho recuperato cinque (su sette) cadaveri di Congo Tetra, solo dopo lunghe ricerche ho visto due (di tre, i più piccoli) Ctenopoma e manca ancora, all'appello, il Synodontis ocellifer che, nel mentre era cresciuto un bel pò.

A farla breve ... UN'APOCALISSE!!! arrabbiato 5arrabbiato 5arrabbiato 5

Qeullo che non comprendo è perchè, ho fatto i cambi in successione, quattro vasche senza problemi (ri-sembra e ri-spero!!!) e in una il disastro appena descritto.

Per pensare positivo (nonostante tutto) aggiungo che la nuova vasca (300 litri) è, quasi, pronta e spero di avviarla prima del rientro in italia (per il Natale). L'ordine delle P. polleni non è stato (ancora?) disdetto.

So far so good e ... SPEREM!!! :104:

Ittio scornati saluti.
Francesco
 
Ciao,

Intanto è (ri)spuntato fuori - e non è poco visto quanto avevo penato per averli - in terzo Cteno. Sono tutti e tre barcollanti ma dovrebbero farcela, il tempo gioca (o dovrebbe giocare) a loro favore.

Forse c'è anche il Synodontis, ma è un soggetto molto schivo quando è in forma, figuriamoci nella attuale congettura. Credo di aver intravisto - manco a dirlo in fondo alla delle bucha più nera, una lunga "coda puntinata" Aspetto e tengo le dita incrociate. Sto pensando in piazzare, davanti alla vasca, il GoPro e farlo andare: se si mostra anche quando io non ci sono ho, almeno, contezza che sia vivo.

Ho visto, altra vasca, uno degli Ancistrus (L144, M.) e, più in generale, non mi sembra di vedere situazioni preoccupanti, il che, però, mi riporta - come al monopoli - alla via (ed alla domanda iniziale): che diamine è successo?!?!?

Per inciso quella del cambio è l'acqua del rubinetto non non la beviamo (i locali si) ma la usiamo per lavarci, cucinare, eccetera eccetera eccetera ... mi domando se (e quanto) ci sia da preoccuparsi.

Per finire, il 300 LITRI? bella, bellissima domanda, formalmente (visto che il Madagascar è qui dietro) dovrebbero andarci delle giovani Paratilapia polleni. Le ho viste in disponibilità, le ho chieste per metà/fine gennaio (dopo l'intervallo natalizio nel nostro paese), hanno accettato l'ordine senza battere ciglio e non me lo hanno (ancora?) cancellato. L'egiziano è potente, spero riesca ... :104:

Se dovesse andare buca non ho proprio idea! Continua, sbattendo di continuo contro un muro, la ricerca di Pseudocrenilabrus philander (che qui chiamano "Dwarf Kurper" ovvero - in afrikaans - la "Carpa Nana") ma, ammesso di trovarli, a loro non serve una vasca da 300 litri. BOH!!!

Francesco
 
Ciao,

Intanto è (ri)spuntato fuori - e non è poco visto quanto avevo penato per averli - in terzo Cteno. Sono tutti e tre barcollanti ma dovrebbero farcela, il tempo gioca (o dovrebbe giocare) a loro favore.

Forse c'è anche il Synodontis, ma è un soggetto molto schivo quando è in forma, figuriamoci nella attuale congettura. Credo di aver intravisto - manco a dirlo in fondo alla delle bucha più nera, una lunga "coda puntinata" Aspetto e tengo le dita incrociate. Sto pensando in piazzare, davanti alla vasca, il GoPro e farlo andare: se si mostra anche quando io non ci sono ho, almeno, contezza che sia vivo.

Ho visto, altra vasca, uno degli Ancistrus (L144, M.) e, più in generale, non mi sembra di vedere situazioni preoccupanti, il che, però, mi riporta - come al monopoli - alla via (ed alla domanda iniziale): che diamine è successo?!?!?

Per inciso quella del cambio è l'acqua del rubinetto non non la beviamo (i locali si) ma la usiamo per lavarci, cucinare, eccetera eccetera eccetera ... mi domando se (e quanto) ci sia da preoccuparsi.

Per finire, il 300 LITRI? bella, bellissima domanda, formalmente (visto che il Madagascar è qui dietro) dovrebbero andarci delle giovani Paratilapia polleni. Le ho viste in disponibilità, le ho chieste per metà/fine gennaio (dopo l'intervallo natalizio nel nostro paese), hanno accettato l'ordine senza battere ciglio e non me lo hanno (ancora?) cancellato. L'egiziano è potente, spero riesca ... :104:

Se dovesse andare buca non ho proprio idea! Continua, sbattendo di continuo contro un muro, la ricerca di Pseudocrenilabrus philander (che qui chiamano "Dwarf Kurper" ovvero - in afrikaans - la "Carpa Nana") ma, ammesso di trovarli, a loro non serve una vasca da 300 litri. BOH!!!

Francesco
Ieri ho ricevuto un Wapp di un mio amico che alleva ciclidi in Texas e mi ha fatto vedere la strage che ha avuto nei suoi acquari, tranne che sul più grande i pesci sono morti dopo un cambio parziale d'acqua. Il gestore ha ammesso e detto che ha fatto un trattamento forte con clorammine nella rete idrica.
 
Ciao,

Nel frattempo una buona notizia: il Synodontis è riapparso! Due settimane fa ha pensato bene di incastrarsi nel tubo del filtro (uscendone tutto escoriato), ieri ha preso lo "schiaffo del cambio". Insomma ...

BARCOLLO MA NON MOLLO!

Francesco
 
Ultima modifica:
Ciao,

Anzi no! ... C'è un'altra buona notizia.

La vasca nuova è pronta è mi hanno riservato tre "large spot". Tre non molte ma piuttosto che nulla ...

Saluti malgasci.
Francesco

PS: sperando arrivino davvero e, non ultimo, di taglia visibile anche senza ricorrere al microscopio elettronico!
 
Ciao,

ll Synodontis, inaspettato visto l'andazzo, si è ripalesato ed io sto cercando di capire dove/come/perchè ho perso i miei pesci. i locali incolpano la qualità dell'acqua (del rubinetto) ma a me pare esorbitante ...

Mi è stato addirittura consigliato di utilizzare acqua minerale (liscia, per consumo umano) per i cambi periodici. La soluzione - però - è impraticabile perché trasportare taniche d'acqua per gestire sei vasche (con la nuova che arriverà in settimana entrante) oltre ad essere costoso non è più alla portata della mia schiena. Staremo a vedere ...

Nel mentre la caccia continua!!! Sono Paratilapia polleni "Andapa" (quelle che, una volta, credo fossero le "Large SpoT") i cui progenitori, tempo addietro prima che la situazione nel paese degenerasse ulteriormente, effettivamente mossero dal Madagascar. Me ne hanno "riservate" tre (poche ma piuttosto che nulla ...).

Le ho comprate "al buio"!!! NON ho visto i pesci e NON conosco il loro prezzo finale (quanto li pagherò, a cadapesce). Comunque per il poco che mi sono addentrato nell'ambiente locale la fonte è considerata affidabile ... DO KEEP FINGER CROSSED!!!

Paratilapia-polleni-Andapa-Madagascar-銀河戰艦.jpg

Se tutto va come deve li porterà la Befana!

Saluti - sperabilmente - malgasci.
Francesco

PS: l'intesa - è il posto dove ho comprato la vasca - è che se non mi piacciono le lascio dove sono (dal grossista), le pagherò solo dopo averle viste. Insomma va bene "si" ... ma non "sissignore"!!!
 
Ciao,

Dieci anni fuori dell'Italia producono strani effetti collaterali: ricevi un messaggio dalla Guyana Francese di un amico (americano) che chiede di rammentargli la ricetta del polpo con le patate, che aveva assaggiato da noi in Costa d'Avorio.

Ti rivolgi in inglese (e, in caso, in francese) a Stefania, e lei non batte ciglio.

Scrivi ad un amico che gli servono delle cHinghie più robuste (che gli puoi prestare) e via così ...

20231119_064406.jpg

In aiuto vengono, poi, le dita che scivolano sulla tastiera (gli occ1hi che aiutano meno) sempre più spesso ...

I risultati di questo mix possono essere, esilaranti (quando anche il correttore rinuncia ... a correggere) ma anche un pò frustranti (quando ri-digiti, sbagliando per la "esima: volta, la stessa parola) e, alle volte, (quando tratti argomenti seri e un errore ...) anche imbarazzanti.

La ciliegina sulla torta? Telefoni a Leonardo (figlio) che vive ormai da tre anni in Francia e combatte lo stesso "nemico" e allora BUONANOTTE!

Concludendo, viva litaGliano.

Saluti poliglotti.
Francesco.
 
Ciao,

Senza arrivare ai livelli di sofisticazione delle vere guide locali cui ho visto fare cose che inducono a pensare a (loro) capacità sovrannaturali ho cominciato anche io, nel mio piccolo, a cercare di orientami lungo le piste (non credo che vorrò/saprò spingermi oltre quelle di Silver Lakes) e sto, forte anche di alcuni insegnamenti ricevuti, cercando di "mappare" i sentieri della nostra Game Reserve.

Due le regole che mi sono dato: NON invasività verso gli animali (ma facilità, per me, di riconoscere), e "keep it simple" (pochi segnali e sempre gli stessi). L'area non è sconfinata per cui spero di riuscire a disegnare il mio "reticolo di sentieri". Vediamo un pò:

A.jpg B.jpg

La foggia del "sasso/freccia" - in cima al mucchietto di pietre - aiuta me e (spero) non disturba gli animali.

D.jpg

Questo (un semplice mucchietto di sassi) si ripropone su tratte più lunghe. Se "perdi" il successivo torni indietro, all'ultimo visto, e ricominci. Con sole forte può essere stancante.

E.jpg F.jpg

Ma non si va sempre dritti, e quindi ... :104: .

I.jpg L.jpg

Ho scelto io che il segnale (la grossa pietra gialla) stia sul lato opposto della svolta da intraprendere. Potrebbe essere, senza meno, il contrario, l'importante è usare sempre lo stesso ... "codice".

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Qui ci sono tre opzioni ma la situazione è chiara quindi nessun segno specifico. Il cerchio bianco indica, invece, dove è posizionata la Cam-Trap. Vista?!?!?!

:emoticons-allegre-6

M.jpg N.jpg

Il segnale (mutuato dal codice della strada) affianca il ramo secco che "chiude" l'opzione sinistra del bivio. Occorre, quindi, "piegare" a destra. Per fortuna dove c'è l'ombra ...

Comunque, in linea generale ogni elemento, naturale/paesaggistico come pure un umano manufatto, può svolgere la funzione di "indicatore della pista".

Saluti dalla pista.
Francesco.

PS: spero di aver pasticciato, inserendo gli allegati, il minimo indispensabile!!!
 
Ciao,

Tornare alla Game Reserve a cadenza, praticamente, giornaliera mi sta facendo (diciamo così) guadagnare la fiducia dei padroni di casa ...

IO - Copy.JPG

La freccia mi indica (la Cam-Trap mi riprende). Questo è stato il punto di partenza camminare, spesso sotto il sole. munito dell'efficiente (ma non leggerissimo) obj da 400 mm. Ma la confidenza era, ed a lungo è rimasta, poca.

Avendo notato che restando in macchina sembravano meno pavidi facendomi l'idea che avessero compreso come in macchina, in ogni modo, più vicini di tanto non si poteva andare. Sbagliavo ... la macchina è (per loro) una sorta di "macchia scura" in cui non riescono a riconoscere i dettagli. Per conseguenza scendere mantendosi "nella sagoma" mi ha portato, oltre ad avere una mggiore liberta di inquadrare, a riflettere sul "come" avvicinarli.

La chiave (anzi le chiavi) di volta mi è stata fornita da una guida locale (un "Professional Hunter", ovvero un cacciatore professionista) che conosco: mi fece riflettere sul comportamento (degli animali) quando si confronta(va)no con il nostro, piccolo, SUV.

Muovere lentamente, a piedi, mentre ci si porta in posizione favorevole rispetto al vento, passando da un gruppo di alberi (indifferentemente vivi o - ce ne sono parecchi -secchi) e rimanere "confusi" all'interno degli stessi, "confusi" nella macchia e/o "confusi" nel profilo della vettura è, in sostanza, lo stesso.

Limitare i movimenti allo scoperto, non fare rumore (attenzione alle foglie, rami secchi, alle spine che graffiano come coltelli). Operare - infine - nelle ore calde consente, vincendo la propria, di sfuttare la loro pigrizia che li porta a restare, sino all'ultimo momento, in ombra ...

Alla fine, dalli e dalli, si arriva (si può arrivare, con un pò di fortuna)a scatti "leggeri" come questo che segue.

20231124_095401.jpg

Perchè uno scatto ... "leggero"? Perchè, banalmente, è stato ottenuto con il cellulare. Merita di aggiungere che a furia di andare "più vicino" ho registrato, per la prima volta, un comportamento leggibile come, se non aggressivo, almeno "difensivo". Alla mia destra il "Grande Vecchio" del gruppo ha emesso una sorta di sordo grugnito, abbassato il capo ed iniziato a "raspare" il terreno.

Mi sono immediatamente messo ... ... ... "in sicurezza". :n020::n020::n020:.

Esplorativi saluti.
Francesco
 
Ultima modifica:
Ciao,
La "caccia", più che mai, continua ... le immagini che condivido (pessime ma estratte da un videoclip già abbastanza "arrangiato" di suo) sono la prima traccia concreta.

Screenshot_20231125_071638_Video Player.jpg Screenshot_20231125_071727_Video Player.jpg Screenshot_20231125_071739_My Files.jpg

Dovrei prenderle (la vasca nuova è quasi pronta, c'è da sistemare un dettaglio nel coperchio) dopo Natale: sarò in Italia per le feste e non mi fido di metterle in vasca e subito dopo lasciarle, più o meno, "sole". Sperando che nessuno, sfruttando il mio eccesso di prudenza, non me le sfili sotto il naso. La loro disponibilità, qui è più episodica che rara. SPEREM!

Sono (almeno come tali mi sono state proposte) delle "Andapa" che erano, a suo tempo, le "Large Spot". Anche se, a dire il vero, di "spot" sembrano vedersene pochi. Purtroppo sono solo tre.

Non posso non pensare che le "altre" mi furono affidate, a Vichy, da JCN in persona. È passato del tempo, tanto.

Speranzosi, acquariofili, saluti.
Francesco
 
Ciao,

Narrerovvi, nel seguito, del Kudu e delll'Impala ma non le bellissime antilopi bensì due (piante) succulente sudafricane (che ho appena messo in collezione). Vediamo:

Il Kudu (Kudu lily) è, al secolo, Pachypodium saundersii. Vive nel Sud Africa settentrionale, Swaziland, Mozambico, Zimbabwe. Mi è incerta la sua "posizione" CITES ma sto cercando di approfondire.

Dal canto suo l'Impala (Impala lily) è Adenium multiflorum che è rinvenuto nel KwaZulu-Natal, Est Mpumalanga, Limpopo, Swaziland, Mozambique, Zimbabwe e, in alcuni casi su sino al Malawi e Zambia.

Anche in questo caso non mi è chiara la posizione CITES ma, come spesso accade in natura non se la passa bene per noti motivi: antropizzazione, degrado degli ambienti in cui si trova a vivere ...

Come altre succulente della famiglia delle Apocynaceae Impala lily produce un lattice che contiene alcaloidi tossici, in particolare "glicosidi cardiaci" (traduzione letterale dall'inglese).
Questo lattice veniva (viene?) utilizzato come veleno per le frecce e per stordire i pesci.

Un simile stato di cose mi ha spinto a chiedere lumi a mio figlio, studente (3° anno) di farmacia. Al termine di una lunga dissertazione ha concluso, serafico, con un invito a calzare i guanti, prima di maneggiarla, e non toccarmi occhi/naso/labbra/etc.

20231125_121838.jpg

A sinistra (in foto) il Kudu, a destra l'Impala.

Botanici saluti.
Francesco
 
Ciao,
La "caccia", più che mai, continua ... le immagini che condivido (pessime ma estratte da un videoclip già abbastanza "arrangiato" di suo) sono la prima traccia concreta.

Vedi l'allegato 40829 Vedi l'allegato 40830 Vedi l'allegato 40831

Dovrei prenderle (la vasca nuova è quasi pronta, c'è da sistemare un dettaglio nel coperchio) dopo Natale: sarò in Italia per le feste e non mi fido di metterle in vasca e subito dopo lasciarle, più o meno, "sole". Sperando che nessuno, sfruttando il mio eccesso di prudenza, non me le sfili sotto il naso. La loro disponibilità, qui è più episodica che rara. SPEREM!

Sono (almeno come tali mi sono state proposte) delle "Andapa" che erano, a suo tempo, le "Large Spot". Anche se, a dire il vero, di "spot" sembrano vedersene pochi. Purtroppo sono solo tre.

Non posso non pensare che le "altre" mi furono affidate, a Vichy, da JCN in persona. È passato del tempo, tanto.

Speranzosi, acquariofili, saluti.
Francesco
Ricordo anche le small spot che mi hai dato un decennio e passa fa...credo ce le siamo spartite a Faenza quando venne JCN e Patrick de Rham
 
Ciao,

Altri sogni, altri tempi, altri acquari ...

Comunque dici bene, oltre quelle di Vichy, ci furono quelle di Faenza. Quell'anno (da PdR) ricevetti anche (quelli che allora erano) Macropodus chinensis. Ora sono riclassificati ma per me erano, nelle mie discussioni con George, i "siberian things": gli "oggetti della Siberia" ... e tali sono rimasti.

Personalmente non riuscii a riprodurre le 'Starry Night" (o, se preferisci, le "Marakely à bosse" come sono note nrlla loro terra d'origine) come riuscì a George.

Non mi sono mai dato, e mai mi darò, pace per aver fallito.

Malgasci saluti.
Francesco.
 
Ciao,

Altri sogni, altri tempi, altri acquari ...

Comunque dici bene, oltre quelle di Vichy, ci furono quelle di Faenza. Quell'anno (da PdR) ricevetti anche (quelli che allora erano) Macropodus chinensis. Ora sono riclassificati ma per me erano, nelle mie discussioni con George, i "siberian things": gli "oggetti della Siberia" ... e tali sono rimasti.

Personalmente non riuscii a riprodurre le 'Starry Night" (o, se preferisci, le "Marakely à bosse" come sono note nrlla loro terra d'origine) come riuscì a George.

Non mi sono mai dato, e mai mi darò, pace per aver fallito.

Malgasci saluti.
Francesco.
Sì mi ricordo anche dei Macropodus chinensis ...pesci bellissimi e resilienti
 
Ciao,

Alle volte basta poco, molto poco … nello specifico sono sufficienti circa sessanta chilometri (di guida motociclistica disimpegnata) per arrivare all’Elephant Sanctuary di Hartbeesport.

È una struttura in cui alcuni elefanti (Loxodonta africana) si muovono in regime di semi-libertà a stett(issim)o contatto con i visitatori. Strutture del genere mi lasciano sempre un po' perplesso ma, almeno nello specifico, oltre a “fare cultura” consentono di trascorrere alcune ore all’aperto interagendo, per quanto possibile, con gli elefanti stessi.

Devo dire – senza entrare eccessivamente in dettaglio – che la sensazione di essere di fronte a bestie ammaestrate (come poi sostanzialmente è) viene limitata, per quanto possibile, dai comportamenti e dalla cultura specifica dello staff: richiami di nozioni di biologia ed etologia comportamentale delle tre specie di elefanti esistenti al mondo si alternano con brevi sedute di interazione ravvicinata e camminate, in compagnia dei pachidermi, nell’ambiente circostante.

Si potrebbe discettare per ore sulla liceità, o meno, di simili strutture ma non credo sia questa la sede. Concludo, quindi, con alcune immagini scattate a distanza molto ravvicinata. ENJOY!!!

  • Foto 1: Si avvicina e si domanda: ma chi sono costoro?
  • Foto 2/3/4: Immagini ravvicinate di un colossale, letteralmente, maschio. Lo sventolare continuo delle grandi orecchie lo aiuta a tenere – gli elefanti non sudano – bassa la temperatura corporea.
  • Foto 5/6: ai nostri lati due “voluminosi” (e pazienti, visto il numero elevatissimo di scatti che si sono “sciroppati”) amici.
Elefantiaci saluti ... :104:.
Francesco.

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Ciao Miles

A Pilanesberg sono stato, gran posto che tutto sommato - forse - mi piace di più: non vai così vicino (che comunque non è male) ma i comportamenti sono meno ... "antropizzati".

Francesco
 

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