Ciao,
Lui - come è stato battezzato dai locali - è Fuffy, nome in Italia lascia, magari, pensare al "cagnetto della vecchina" che abbaia stizzito a tutti e tutto mente cerca solo, in realtà di darsi coraggio …
Lui è un Duiker (
Sylvicapra grimmi). Il nome comune (equivalente Afrikaans dell’inglese diver/subacqueo) nasce dal caratteristico, dicono, modo di “tuffarsi” nella vegetazione per nascondersi quando si sente minacciato/a. Come detto trovammo Fuffy (dopo una notte di bufera) conficcata nel cancello posteriore di casa, non ferita in modo particolarmente grave ma, lo stesso, impossibilitata a muoversi e ferma lì (incastrata malamente) in attesa degli eventi. Dopo averla liberata ero convinto che la storia fosse finita lì. Sbagliavo … un paio di giorni dopo è ricomparsa a brucare accanto al muretto del giardino. Infine un pomeriggio (tardo) la scorgo, attraverso le foglie di un albero del giardino nella porzione di prato (dall’erba più alta) del nostro dirimpettaio. Osservandola mi faccio l’idea che avesse, infine, posto li la sua tana.
Decido, quindi, di (tentare di) riprenderla piazzando una cam-trap che tenga sott’occhio il luogo (l’erba è, effettivamente, schiacciata come se qualcosa/qualcuno vi si sdrai ripetutamente) dove ritengo vada a rifugiarsi per la notte. La foto-trappola dispone di sensore agli infrarossi per cui non è da escludere la cattura di immagini notturne. Per motivi di buon vicinato parlotto, appunto, con la vicina e chiedo il permesso di installare. Siamo nella “zona comune” ma, almeno formalmente, è l'angolo di sua pertinenza.
Ottengo l’imprimatur e mi metto all’opera, Non ci vuole molto devo puntare la fotocamera, il più accuratamente che mi riesce, e fissarla all’albero con una cinghia. Semplice come fare colazione (cit.) …
In teoria, è tutto a posto, in pratica Fuffy sembra scomparsa!!! Dopo un po’ di giorni di attesa infruttuosa comincio a pensare che, mentre installavo, mi abbia “fiutato” ed abbia preso a considerare, al ritorno, il posto come “non più sicuro”. Mi sovviene come uno dei maggiori esperti del bush, con cui tempo addietro ebbi occasione di confrontarmi, mi spiegò come fosse solito strofinare i vestiti e le attrezzature con “materiale” (al caso anche escrementi) raccolto in zona di attività per rendersi non "olfattivamente identificabile". Sapevo (e so) che, per tale ragione, non vanno usati dopobarba, creme (e quanto di altro) che abbiano anche il minimo odore/profumo ma avevo (e ho) sottostimato il dettaglio ritenendo che visto il grado di “antropizzazione” di Fuffy non fosse richiesta una simile attenzione.
Ho sbagliato!!! Adesso, senza accostarmi più alla cam-trap (che in assenza di movimento resta – o dovrebbe restare -in stand-by senza “pesare” sulle batterie) sto aspettando anche se non so bene che cosa sto aspettando: che torni a fidarsi? Che il vento porti via il mio odore? Che … ? NON SO, ma ho imparato un’altra lezione.
Francesco
1) L'antilope incastrata,
3) Sbirciando fra i rami,
6) La "cuccia" di Fuffy,
7) La cam-trap,
8) In programmazione (definizione immagine, numero di scatti, durata videoclip, sound, infrarossi, etc.),
9) In posizione di attesa.