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deposizione herotilapia

D

dr.ge

Ospite
finalmente ce l'hanno fatta!! complice un dovutissimo cambio di vasca (in quella precedente non c'era abbastanza intimita' dato che era a vista su tre lati) ed un cospicuo cambio d'acqua, i pesciotti in questione hanno finalmente deposto le uova.ora resta da vedere se riusciranno a portare avanti la covata,speriamo bene.la vasca e' 150x40 con 35cm d'acqua e ospita 1 maschio e 3 femmine di multispinosa e una decina di portaspada.a risentirci presto con aggiornamenti(spero!!) salutoni Roberto


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Anche a me piace un sacco la vasca! Gli xipho... bè troverai qualche avannotto in meno, ma credo che i genitori impareranno presto a fare la guardia!
 
Anche a me piace un sacco la vasca! Gli xipho... bè troverai qualche avannotto in meno, ma credo che i genitori impareranno presto a fare la guardia!
 
la parte emersa e' un tutt'uno con lo sfondo realizzato con schiuma poliuretanica, resina poliestere e sabbia del po. i terrazzamenti sono stati fatti siliconando radici di manila e legni di savana acquistati nei negozi x acquariofilia(in virtu' del fatto che sommersi durano piu' a lungo)epoi inglobati nella schiuma. dopo di cio' e bastato togliere la schiuma di troppo in modo da formare un bordo contenitivo x il terriccio,resinare e sabbiare il tutto x due volte( e' piu' robusto). x il terriccio ho usato akadama , che e' una terra argillosa giapponese che ha un giusto grado di ritenzione idrica senza pero' lasciare le radici in un ristagno d'acqua pericoloso per la pianta stessa. a quanto pare funziona bene dato che le piante (in particolare il ficus pumila) hanno allungato le loro radici fino al fondo della vasca ,contribuendo a eliminare i composti azotati che non hanno mai segnato valori rilevanti anche con la vasca sovrappopolata, e non ultimo rendendo l'aspetto della vasca molto piu' naturale
 
la parte emersa e' un tutt'uno con lo sfondo realizzato con schiuma poliuretanica, resina poliestere e sabbia del po. i terrazzamenti sono stati fatti siliconando radici di manila e legni di savana acquistati nei negozi x acquariofilia(in virtu' del fatto che sommersi durano piu' a lungo)epoi inglobati nella schiuma. dopo di cio' e bastato togliere la schiuma di troppo in modo da formare un bordo contenitivo x il terriccio,resinare e sabbiare il tutto x due volte( e' piu' robusto). x il terriccio ho usato akadama , che e' una terra argillosa giapponese che ha un giusto grado di ritenzione idrica senza pero' lasciare le radici in un ristagno d'acqua pericoloso per la pianta stessa. a quanto pare funziona bene dato che le piante (in particolare il ficus pumila) hanno allungato le loro radici fino al fondo della vasca ,contribuendo a eliminare i composti azotati che non hanno mai segnato valori rilevanti anche con la vasca sovrappopolata, e non ultimo rendendo l'aspetto della vasca molto piu' naturale
 
ho ritrovato la foto dell'acquario appena allestito un anno fa. la vasca era molto piu' jungla-style, rispetto ad ora che ho appena potato le piante cresciute in modo esuberante,tanto da togliere quasi tutta la luce nella parte sommersa

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ho ritrovato la foto dell'acquario appena allestito un anno fa. la vasca era molto piu' jungla-style, rispetto ad ora che ho appena potato le piante cresciute in modo esuberante,tanto da togliere quasi tutta la luce nella parte sommersa

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Grazie per le informazioni. Spettacolare l'ultima foto, ancora complimenti!
Come illuminazione, cosa usi?

Ciao, Andrea.
 
Grazie per le informazioni. Spettacolare l'ultima foto, ancora complimenti!
Come illuminazione, cosa usi?

Ciao, Andrea.
 
sono due t8 della actizoo da 36w una "nominal tx" e una "solarlux" anche se in genere tengo accesa solo la nominal(rosata da 10000°k)
 
sono due t8 della actizoo da 36w una "nominal tx" e una "solarlux" anche se in genere tengo accesa solo la nominal(rosata da 10000°k)
 

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Numero 1/2024

• Lethrinops sp. “auritus lion” Lion’s Cove di Morgan Malvezzi
• Coptodon louka. Un pesce di grande adattabilità di Michel C. W. Keijman
• Tropicali in toscana di Lorenzo Tarocchi e Mario Donida Maglio
• La sfida con il pH. La mia esperienza con Apistogramma mendezi. di Stefano Moneta


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