• ATTENZIONE
    A seguito della migrazione dalla vecchia alla nuova piattaforma, se avete dei problemi di accesso, prima di fare dei nuovi account, inviate una email a segreteria@aiconline.it e risolvo il problema

Sabbia

monigiova

Utente
Salve,è possibile usare sabbia dell spiaggia in acquario per ciclidi? È bellissima e super fine e sarebbe eccezionale averla in acquario. Ho letto in più posti che qualcuno ne è terrorizzato mentre altri lo utilizzano…
Grazie
 
Quoto Anahera. Inoltre è proibito prelevarla, al di là di altre considerazioni eviterei di rischiare multe per un po' di sabbia. Poi super fine non è detto che sia meglio. Per me la migliore è quella suggerita sopra.
 
Andando oltre il divieto di prelievo(assolutamente da rispettare eh), è vero che la sabbia in qualche modo assorbe il sale del mare e anche se sciacquata con quella dolce poi rilascia comunque “salmastro”? Qualcuno dice di si, qualcuno sostiene che non è una spugna e non assorbe proprio niente. Bohhhhh
 
Ciao, come detto sopra eviterei di prendere la sabbia in natura, onde evitare multe.
Io ho sempre usato due tipi di sabbia, quella edile(costa poco ma va lavata molto), o quella per filtri delle piscine(costa di più ma basta una blanda sciacquata).
Ti lascio le foto di entrambe, le puoi trovare da Leroy Merlin o da Obi.

60724.png55290.png
 
Sarebbe utile un parere scientifico di qualche geologo per capire veramente le cose come stanno con sabbia(ma anche sassi o legni in generale).. per ora comunque grazie a tutti
 
Se chiami in causa sassi e legni serve un laureato in Scienze Naturali. Qui siamo in un certo numero;)
Scherzi a parte, sui legni le cose sono complicate, a mio avviso. Alcuni rilasciano sostanze velenose (maggiociondolo), altri resistono benissimo per decenni (o secoli, Venezia regge su palizzate di larice), altri ancora rilasciano parecchi tannini (castagno)... Poi dipende anche dal fatto che il pezzo sia massiccio o no (faggio: possibili putrefazioni anaerobiche) e da quanto tempo è rimasto in acqua in ambiente naturale, se erano presenti inquinanti.
Per le rocce, una volta ben pulite, è bene evitare quelle che contengono metalli pesanti (ferro, nichel, rame...) sotto forma di diversi minerali (ematite, pirite, azzurrite e simili). Poi se vogliamo allevare specie di acque tenere meglio evitare calcari, marmi e simili: si riconosco facilmente perché danno effervescenza a contatto con acidi, basta un po' di aceto o, meglio, acido cloridrico (muriatico) diluito. Occhio al gesso, è molto solubile in acqua.
Per la sabbia vale lo stesso discorso, in più c'è da tenere conto della granulometria. Il nostro problema è che una sabbia troppo fine è più problematica in fase di manutenzione e tende a formare facilmente zone asfittiche, quindi più la sabbia è fine, più sottile deve essere lo strato. Teniamo conto che per sabbia intendiamo un sedimento con granulometria compresa fra 1/16 e 2 mm. Una sabbia fine tende a compattarsi come fa il limo, formando zone asfittiche, una troppo grossolana è poco naturale e non è il massimo per le piante. Di solito una grana intorno a 1 mm dà buoni risultati.
Non pretendo di avere esaurito l'argomento, ma spero di essere stati utile.
 

Guida Ciclidi


Nuova edizione Ordinala

Anteprima bollettini


Numero 1/2024

• Lethrinops sp. “auritus lion” Lion’s Cove di Morgan Malvezzi
• Coptodon louka. Un pesce di grande adattabilità di Michel C. W. Keijman
• Tropicali in toscana di Lorenzo Tarocchi e Mario Donida Maglio
• La sfida con il pH. La mia esperienza con Apistogramma mendezi. di Stefano Moneta


Arretrati
Indietro
Alto