• ATTENZIONE
    A seguito della migrazione dalla vecchia alla nuova piattaforma, se avete dei problemi di accesso, prima di fare dei nuovi account, inviate una email a segreteria@aiconline.it e risolvo il problema

Ritorno a Roma, e ...

fastfranz

Socio AIC
Ciao,

Il mio soggiorno asiatico - in specie le Channa ed i Plakat Betta - mi ha spinto ad apprezzare gli anabantidi di più (anche se, nello specifico si tratta di un soggetto africano) , insomma ...

Ritorno a Roma e ... ... ... Ctenopoma?!?!?!

In Africa ne ho avuto uno che, erroneamente, ritenevo essere uno Ctenopoma kingsleyae poi, in occasione di un convegno AIC, Adrian Indermaur mi fece notare che, a suo modo di vedere, stavo allevando uno Ctenopoma petherici. Sia come sia, benché malconcio, il soggetto mi piacque.

Lo avevo ricevuto da un pescatore locale e la cattura all'amo gli era costata la perdita dell'occhio destro. Ciò non di meno si fece apprezzare per le movenze delicate, per la capacità di interagire con gli altri energumeni (pardon ... gli altri ciclidi) in vasca senza farsi, eccessivamente, prevaricare, e ultimo ma non ultimo per abituarsi, senza troppe beghe, al cibo industriale (da leggersi come "secco", nella fattispecie in granulate medio/grosso di Blue Line. Tali mangimi mi hanno, in più occasioni, semplificato il passaggio dal cibo assunto in Natura a quello somministrato in vasca. Se mi è concesso fare un nome in caso il Moderatore può eliminare questa nota, GRAZIE!).

In foto (foto 1) il mio "Cteno" (proveniente dal Canale di Grand Bassam, nella laguna omonima alle porte di Abidjan) in una foto scattata al momento in cui ne sono entrato in possesso. Attiro la vostra attenzione sul colore dell'acqua, proveniente dal luogo di cattura, del contenitore termico di trasporto che si nota sullo sfondo).


Finito il lungo, e per alcuni forse noioso, preambolo passo in argomento: vorrei prendermi alcuni "Cteno" (ovvero, ed assumendo di trovarli, Ctenopoma acutirostre in ragione della colorazione più appariscente) e, a questo punto, mi sorgono le domande, che rivolgo a chi, eventualmente, abbia esperienze nel suo allevamento, visto che UN solo soggetto, come detto, non mi ha creato alcuna difficoltà:

1) secondo alcuni - in caso di allevamento multiplo - mostrano un bel "caratterino", confermato?
2) è pensabile - in una vasca da 300 litri - allevarne un gruppetto (diciamo quattro/sei soggetti) per stemperarne l'eventuale, succitato, caratterino?
3) L'unico occupante delle vasca è al momento (anch'esso di provenienza CdA, Lac Taabo) un riservatissimo Synodontis, a suo tempo identificato, tentativamente, come Synodontis Schall (foto 2) : personalmente non vedrei problemi di convivenza, che ne pensate?

Italici - sinché dura ... - saluti!!! :104:
Francesco
 

Allegati

  • DSC_0020 - SM.JPG
    DSC_0020 - SM.JPG
    71,9 KB · Visite: 1
  • DSC_0456 - SM.JPG
    DSC_0456 - SM.JPG
    325,9 KB · Visite: 1
Ultima modifica:
Ciao Franz, Zoominimarket ha gli acutirostris, li ho visti l'ultima volta, sono sui 5 cm, piccolini e molto bellini, guarda sul loro sito, spediscono senza problemi.

Miles
 
Grazie Miles,

IN TEORIA ho una disponibilità anche a Roma (ma dopo le ferie), stessa taglia dichiarata: sospetto che la genesi di tali pesci sia la medesima.

In realtà la mia perplessità riguarda la convivenza di più esemplari nella stessa vasca (non enorme: 300 litri), specie col crescere. Il mio "petherici", forse perchè menomato avendo perso un occhio "all'amo" e non avendo in vasca conspecifici stava buon e calmo: un gruppetto di acutirostre (che sembra siano gli unici reperibili facilmente) come si comporterà/comporterebbe?

Italici - finalmente!!! - saluti.
Francesco
 

Guida Ciclidi


Nuova edizione Ordinala

Anteprima bollettini


Numero 1/2024

• Lethrinops sp. “auritus lion” Lion’s Cove di Morgan Malvezzi
• Coptodon louka. Un pesce di grande adattabilità di Michel C. W. Keijman
• Tropicali in toscana di Lorenzo Tarocchi e Mario Donida Maglio
• La sfida con il pH. La mia esperienza con Apistogramma mendezi. di Stefano Moneta


Arretrati
Indietro
Alto