Nene
Moderatore
Vedo che si e' parlato di questa cosa nel topic della giornata ciclidofila del primo maggio e che sono sorti alcuni dubbi.
Mi sento in dovere pertanto di chiarire dato che forse e' passato un messaggio sbagliato dalla mia traduzione (nel caso mi scuso, faccio del mio meglio ma non sempre e' semplicissimo rendere bene le parole di questi illustri personaggi che AIC ospita e che ho il piacere di tradurre).
Cerco di sintetizzare quanto ho capito dal discorso di Staeck e che forse non sono riuscito a rendere al meglio:
- Si parlava del tema del policromatismo: come esempi emblematici sono stati portati Maylandia (Metriaclima) estherae e Labeotropheus trewavasae
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- Il primo tipo di policromatismo e' quello ad esempio dell'esterae: esistono, nella stessa localita' e in esemplari della stessa specie, due "color morph" (io ho tradotto con varianti di colore, non so se sono stato fuorviante) uno blu sia per maschi che per le femmine e uno arancio sia per maschi che per femmine.
- In questo caso non e' un problema mischiare pesci dei due morph (perche' sono della stessa localita' e della stessa specie). Tant'e' che da padre e madre di un morph comunque possono nascere piccoli sia gialli che blu (e' stata fatta vedere una covata di piccoli di 1 giorno, tutti fratelli, con pesci sia arancioni che blu). I pesci cosi' nati NON sono ibridi
- Cosa importante da notare e' che anche incrociando genitori uno del morph arancio e uno del morph blu NON si creano mai forme intermedie. Non escono piccoli arancio-bluastri o con le caratteristiche di colore "mischiate". Escono sempre esemplari o arancio o blu, mai vie di mezzo
- Lo stesso discorso si applica ai morph di colore di Labeotropheus (OB, blu, ecc.) DELLA STESSA LOCALITA'
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- Secondo tipo di policromatismo e' quello legato alle VARIANTI GEOGRAFICHE. In questo caso pesci appartenenti alla stessa specie differiscono per colorazione in base alla localita' di cattura. Questo avviene ad esempio per i Labeotropheus
- Nota a latere: all'interno di una variante geografica (i.e. esemplari della stessa specie catturati alla stessa localita') esiste il policromatismo del primo tipo. Esempio e' Labeotropheus (genere) trewavasae (specie) Thumbi west (localita') che esiste in piu' color morph come OB/BB/O
- Continua ad essere ok mischiare diversi color morph a parita' di specie e localita'
- E' pero' sbagliato mischiare varianti geografiche diverse della stessa specie. Questo non crea tecnicamente ibridi (la specie e' la stessa) ma risulta comunque nella creazione di FORME INTERMEDIE (notare che questo non avviene invece quando si mischiano color morph) che presentano i colori un po' di una variante geografica un po' dell'altra. Non si puo' parlare strettamente di ibridi percio' dato che la specie e' la stessa ma va tenuto a mente che comunque si sta facendo nascere un pesce che in natura non esiste ne esistera' mai.
- Tutto questo in luce del fatto che in natura varianti geografiche diverse della stessa specie esistono solo in nicchie isolate. Infatti sono originate proprio grazie all'isolamento geografico dei un gruppo di esemplari da altri della stessa specie, generando appunto una variante geografica. Tecnicamente si parla di speciazione allopatrica (https://en.wikipedia.org/wiki/Allopatric_speciation).
Pertanto in natura varianti geografiche diverse della stessa specie non verranno mai in contatto, cosa che dovremmo evitare anche nei nostri acquari
Mi sento in dovere pertanto di chiarire dato che forse e' passato un messaggio sbagliato dalla mia traduzione (nel caso mi scuso, faccio del mio meglio ma non sempre e' semplicissimo rendere bene le parole di questi illustri personaggi che AIC ospita e che ho il piacere di tradurre).
Cerco di sintetizzare quanto ho capito dal discorso di Staeck e che forse non sono riuscito a rendere al meglio:
- Si parlava del tema del policromatismo: come esempi emblematici sono stati portati Maylandia (Metriaclima) estherae e Labeotropheus trewavasae
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- Il primo tipo di policromatismo e' quello ad esempio dell'esterae: esistono, nella stessa localita' e in esemplari della stessa specie, due "color morph" (io ho tradotto con varianti di colore, non so se sono stato fuorviante) uno blu sia per maschi che per le femmine e uno arancio sia per maschi che per femmine.
- In questo caso non e' un problema mischiare pesci dei due morph (perche' sono della stessa localita' e della stessa specie). Tant'e' che da padre e madre di un morph comunque possono nascere piccoli sia gialli che blu (e' stata fatta vedere una covata di piccoli di 1 giorno, tutti fratelli, con pesci sia arancioni che blu). I pesci cosi' nati NON sono ibridi
- Cosa importante da notare e' che anche incrociando genitori uno del morph arancio e uno del morph blu NON si creano mai forme intermedie. Non escono piccoli arancio-bluastri o con le caratteristiche di colore "mischiate". Escono sempre esemplari o arancio o blu, mai vie di mezzo
- Lo stesso discorso si applica ai morph di colore di Labeotropheus (OB, blu, ecc.) DELLA STESSA LOCALITA'
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- Secondo tipo di policromatismo e' quello legato alle VARIANTI GEOGRAFICHE. In questo caso pesci appartenenti alla stessa specie differiscono per colorazione in base alla localita' di cattura. Questo avviene ad esempio per i Labeotropheus
- Nota a latere: all'interno di una variante geografica (i.e. esemplari della stessa specie catturati alla stessa localita') esiste il policromatismo del primo tipo. Esempio e' Labeotropheus (genere) trewavasae (specie) Thumbi west (localita') che esiste in piu' color morph come OB/BB/O
- Continua ad essere ok mischiare diversi color morph a parita' di specie e localita'
- E' pero' sbagliato mischiare varianti geografiche diverse della stessa specie. Questo non crea tecnicamente ibridi (la specie e' la stessa) ma risulta comunque nella creazione di FORME INTERMEDIE (notare che questo non avviene invece quando si mischiano color morph) che presentano i colori un po' di una variante geografica un po' dell'altra. Non si puo' parlare strettamente di ibridi percio' dato che la specie e' la stessa ma va tenuto a mente che comunque si sta facendo nascere un pesce che in natura non esiste ne esistera' mai.
- Tutto questo in luce del fatto che in natura varianti geografiche diverse della stessa specie esistono solo in nicchie isolate. Infatti sono originate proprio grazie all'isolamento geografico dei un gruppo di esemplari da altri della stessa specie, generando appunto una variante geografica. Tecnicamente si parla di speciazione allopatrica (https://en.wikipedia.org/wiki/Allopatric_speciation).
Pertanto in natura varianti geografiche diverse della stessa specie non verranno mai in contatto, cosa che dovremmo evitare anche nei nostri acquari