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La ripresa del lago Vittoria?

Victoria Lake

Amministratore
Tra una valigia e l'altra, ho trovato un articolo che parla del lago Vittoria.
Parla del declinio del lago, di cui più volte abbiamo discusso, ma parla anche di quella che sembrerebbe essere la sorprendente ripresa del grande Lago e del tentativo di salvaguardia delle specie in cattività.

Quello che segue è una estratto dell'articolo (scusate per la traduzione) dove due studiosi espongono le recenti scoperte sul grande lago.
Buona lettura:
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Nel lago Malawi e del lago Tanganica maschi e femmine di diverse specie di ciclidi, possono attraverso la loro colorazione distinguersi dagli altri e quindi facilitare la riproduzione senza pericolo di ibridazioni.
Nel Lago Vittoria, la visibilità è scesa negli ultimi anni a poco più di 50 cm (rispetto i 3 metri dei 40 anni fa), ed in un ambiente dove le femmine non riescono a distinguere i maschi della stessa specie ( per non parlare dei maschi genetite più forti) il rischio di ibridazione diventa una cosa seria.
Al fine di scoprire cosa si può fare per salvaguardare salvaguardare le varie specie ed il loro patrimonio genetico, il professore Brian Zimmerman, il curatore del ZSL acquario, è stato intervistato, ed ha parlato del progetto europeo ex-situ sulla conservazione per i ciclidi del lago Vittoria, conclusosi dopo 10 anni di attività.
quanto segue sone le sue dichiarazioni:

"Il progetto doveva essere la conservazone della specie e delle diversità genetiche, ma con i ciclidi del lago Vittoria tutto ciò è risultato fallimentare:
Come prima cosa avevamo a disposizione pochi esemplari, e ciò è risultato essere un collo di bottiglia genetico.
Inoltre, gli haplochromines in natura coprono una vastissimo e variegato territorio che nel corso dei millenni ha generato numerosissime nicchie genetiche, di conseguenza i ciclidi del Viittoria mostrano una vastissima gamma di caratteristiche morfologiche.
In cattività invece tutto ciò non è replicabile, ed abbiamo constatato che anche dopo poche generazioni si ha una regressione morfologica.
In pratica i ciclidi hanno iniziato fin da subito un processo che li ha portati ad una genetica di tipo generalista (hanno perso la variante che faceva di loro una nicchia genetica).
Ed è stato a causa di cio che la Cichlid Associazione dopo 10 anni ha dovuto chiudere programma. "

Un'altra attività di studio sul lago Vittoria invece ha portato ad una scoperta sorprendente:
L' Ittiologo Frans Witte, rinomato professore di zoologia integrativa specializzato in: morfologia, tassonomia, ecologia e la biodiversità dei ciclidi haplochromine dal Lago Vittoria, ha scoperto segnali di ripresa nel lago.
Parrebbe di fatti, che in soli 20 anni alcune specie di ciclidi hanno iniziato ad evolversi, quanto segue e quanto da lui dichiarato:

"Dal momento nell'ultimo decennio, vi è stato un declinio del 25% della tilapia del nilo, alcune specie di ciclidi sono riusciti a recuperare parte del loro habitat. Questi appartengono principalmente al gruppo che si alimentano di detriti e zooplancton. Sembrerebbe che queste specie siano riuscite a sopravvivere grazie ad un cambiamneto delle loro abitudini e della loro dieta, ma la cosa più eccitante e che hanno subito un cambiamento morfologia.
Ad esempio, rispetto alle stesse specie pescate 20 anni fa, questi ciclidi hanno :
Testa , occhi e branchie più grandi, intestino più lungo, ed una muscolatura della mascella molto più robusta.
Tutto ciò sembrerebbe essere una sorprendente risposta di adattamento al nuovo ambiente."

Alla domanda :
"Pensi che ci possa essere speranza per il futuro del Lago Vittoria?"
Il professore ha dichiarato:
"Oggi la situazione del Vittoria sembrerebbe meno disperata di quanto pensassimo all'inizio degli anni 1990, ossia di quando la perca del Nilo costituivano il 99% delle catture nel sub-litorale. Tuttavia, di molti ciclidi non se ne vedono ancora traccia, in particolare: i pescivori, i raschiatori di alghe ed i saprofagi.
Noi pensiamo che se la eutrofizzazione si riducesse aumenterebbe l'ossigeno nell'acqua e di conseguenza aumenterebbe la visibilità del lago, dando così la possibilità di ripresa anche a quelle quelle specie sopravvissute in chissa quale angolo del lago .
Purtroppo però oramai i danni al lago sono enormi e motissimi dei ciclidi ad oggi presenti, sono oramai degli ibridi."


tratto da:
http://www.practicalfishkeeping.co.uk/content.php?sid=72

BUONE VACANZE A TUTTI
 
grazie Alex, la speranza come si dice è sempre l'ultima a morire e la vitalita della natura ci ha tante volte sorpreso, certo purtroppo sono stati fatti danni irreversibili a questo grande lago cosi come a tanti altri ecosistemi afrcani e non.
 
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"Dal momento nell'ultimo decennio, vi è stato un declinio del 25% della tilapia del nilo, alcune specie di ciclidi sono riusciti a recuperare parte del loro habitat. Questi appartengono principalmente al gruppo che si alimentano di detriti e zooplancton. Sembrerebbe che queste specie siano riuscite a sopravvivere grazie ad un cambiamneto delle loro abitudini e della loro dieta, ma la cosa più eccitante e che hanno subito un cambiamento morfologia.
Ad esempio, rispetto alle stesse specie pescate 20 anni fa, questi ciclidi hanno :
Testa , occhi e branchie più grandi, intestino più lungo, ed una muscolatura della mascella molto più robusta.
Tutto ciò sembrerebbe essere una sorprendente risposta di adattamento al nuovo ambiente."....
A parte la compresibile e condivisibile preoccupazione per le sorti del lago, in tutta questa triste storia c'è di buono che questi sconvolgimenti ecologici hanno accelerato e spinto i meccanismi adattivi delle specie, per cui sarà interessante osservare e monitorare questo fenomeno.

Speriamo di essere aggiornati sugli sviluppi futuri!

Grazie Ale per queste interessanti infomazioni!
 

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