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Sfregamenti

pongik

Utente
Ciao, nel mio vascone partito da un paio di mesi parecchi mbuna si sfregano frequentemente contro rocce e sabbia. Non ci sono segni visibili di malattia tipo puntini bianchi o respirazione affannata. Sono tutti attivi e mangiano voracemente. Ho provato a fare un cambio del 50% con biocondizionatore (Seachem Prime) ma la situazione non mi sembra migliorata più di tanto. La temperatura attuale è 23 gradi.

Qualche consiglio ?
 
Ho messo un misto di 2 sabbie già usate in altri allestimenti. La mia che è quarzo ambrato e quella di Marcello81 che è edile grigia. Si pH >7,5 e KH a 7

Io avevo visto i dati di fine 2014 dei nostri comuni e tu rispetto a me hai valori leggermente più alti di pH (min. 7.7) e minori come conduttività (max. 280). Poi dipende molto da come trattano l'acqua. Il tuo problema credo sia la vasca troppo giovane e anche ad occhio la sabbia sembra ancora molto "nuova". Lo sfregamento lo hanno tutti o ci sono pesci che ne sono esenti? Per esempio se lo fanno gli acei potrebbe essere una pratica normale e anche di gruppo, mentre se lo fanno labido e zebra rossi probabilmente hai qualche problema in vasca.

Ciao Enrico
 
Io avevo visto i dati di fine 2014 dei nostri comuni e tu rispetto a me hai valori leggermente più alti di pH (min. 7.7) e minori come conduttività (max. 280). Poi dipende molto da come trattano l'acqua. Il tuo problema credo sia la vasca troppo giovane e anche ad occhio la sabbia sembra ancora molto "nuova". Lo sfregamento lo hanno tutti o ci sono pesci che ne sono esenti? Per esempio se lo fanno gli acei potrebbe essere una pratica normale e anche di gruppo, mentre se lo fanno labido e zebra rossi probabilmente hai qualche problema in vasca.

Ciao Enrico

Purtroppo i valori comunali dell'acqua di rete hanno dei range molto ampi e questo li rende poco significativi.
*
I pesci che più si grattano sono gli acei e la femmina di astatotilapia. Gli altri ogni tanto si sfregano (diciamo un po' più del normale). Stavo pensando di ordinare il JBL Gyrodol che è a base di praziquantel, giusto per tenermi pronto nel caso il problema non si risolva. Cosa ne pensate ? Avete alternative a riguardo ?
 
Purtroppo i valori comunali dell'acqua di rete hanno dei range molto ampi e questo li rende poco significativi.
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I pesci che più si grattano sono gli acei e la femmina di astatotilapia. Gli altri ogni tanto si sfregano (diciamo un po' più del normale). Stavo pensando di ordinare il JBL Gyrodol che è a base di praziquantel, giusto per tenermi pronto nel caso il problema non si risolva. Cosa ne pensate ? Avete alternative a riguardo ?

Per gli acei azzurri il grattarsi e' un comportamento molto naturale, per gli altri no. Probabilmente pero' sono anche molto stressati e magari soffrono gli altri pesci (vedi cosa e' capitato al maschio). Per l'acqua i valori sono molto simili in quasi tuttii quartieri. Per il trattamento non saprei., pensi che siano vermi delle branchie? Se hai immesso pesci nuovi forse ti conviene farlo ma quando inizi con i medicinali in vasca poi non ne esci piu'.

Ciao Enrico
 
Per gli acei azzurri il grattarsi e' un comportamento molto naturale, per gli altri no. Probabilmente pero' sono anche molto stressati e magari soffrono gli altri pesci (vedi cosa e' capitato al maschio). Per l'acqua i valori sono molto simili in quasi tuttii quartieri. Per il trattamento non saprei., pensi che siano vermi delle branchie? Se hai immesso pesci nuovi forse ti conviene farlo ma quando inizi con i medicinali in vasca poi non ne esci piu'.

Ciao Enrico
Non credo sia dovuto allo stress (ma poi tutto può essere), perché anche l'estherae, che è il dominante, ogni tanto si gratta.

Pensavo potessero essere parassiti della pelle, il medicinale naturalmente sarebbe l'ultima spiaggia...
 
Non credo sia dovuto allo stress (ma poi tutto può essere), perché anche l'estherae, che è il dominante, ogni tanto si gratta. Pensavo potessero essere parassiti della pelle, il medicinale naturalmente sarebbe l'ultima spiaggia...

Comunque se ci fosse qualcosa e' nato sicuramente dall'inserimento dell'astatotilapia. E dire che e' il ciclide del lago piu' robusto e si adatta a qualsiasi valore dell'acqua, temperatura e coinquilini grossi e cattivi. Anzi a dirla tutta non sarebbe nemmeno tanto un ciclide lacustre perche' anche se ha conquistato qualche isoletta in mezzo al lago, all'acqua limpida lacustre preferisce quella torbida dei fiumi e anzi si trova meglio negli affluenti dei corsi d'acqua che scendono al lago con relativi pH e cond. bassi. I rami secondari sono la sua casa e ce ne sono tantissime. Io aspetterei a trattare, al massimo isoli l'astato ma evita di trattare il vascone (anche perche' ti ci vorrebbero due secchi di medicinale).

Ciao Enrico
 
Io aspetterei a trattare, al massimo isoli l'astato ma evita di trattare il vascone (anche perche' ti ci vorrebbero due secchi di medicinale).
In teoria se tolgo un pochino d'acqua dovrebbero bastarmi 2 confezioni. Comunque aspetterò di sicuro (come detto prima il trattamento in vasca è l'ultima spiaggia). Magari ci sono degli interventi meno invasivi con cui tentare prima.
 
Sono daccordo con Enrico, molto probabilmente è solo un problema di vasca giovane e non ancora stabile.

Io non userei nessun medicinalle al momento limitandomi a tenere sott'occhio la situazione.

Anche l'Asta non lo sposterei, perchè se fosse una parassitosi oramai, visto il grattarsi generale, avrebbe giù unto gli altri, se invece così non fosse correresti solo il pericolo di stressarlo ulteriormente.

Se invece vedi che gli episodi dovessero intensificarsi io inizierei un periodo di termoterapia, con conseguente black out e stop alimentare.
 
Anch'io penso sia dovuto alla "vasca nuova"......se vedi per continua potresti aggiungere 5 gr di sale grosso non iodato per litro d'acqua di vasca, una sola volta per circa una settimana, poi fai due cambi del 20% ravvicinati di pochi giorni......
 
Brutte notizie ragazzi. Stasera ho trovato 2 crabro con puntini bianchi. Tra l'altro erano gli unici che sicuramente non si grattavano.
Che faccio, anticipo la cura col sale ?
 
Ciao, se presentano pochi puntini io inizierei solo con una termoterapia, innalzando gradualmente fino ad arrivare ai 30 gradi.
 
Ciao Matteo, sei sicuro che la termoterapia non possa peggiorare altre malattie presenti ?
Metto una foto del soggetto più colpito. Io in tanti anni di acquari non ho mai avuto l'ictio, magari mi sbaglio ma sembra lui.

DSC_0363.JPG
 
Dunque, il pesce in foto è affetto da Ichthyo.
Se ci sono altre malattie in vasca, ad esempio batteriosi, l'innalzamento della temperatura gioca a sfavore.
Per l'ichtyo invece la termoterapia è ottimale perché solitamente anche i ceppi più resistenti, oltre i 31 gradi non sopravvivono.
Però il tuo esemplare è colpito seriamente.
Se ci fosse solo ichthyo alzerei la temperatura e tratterei la vasca, luci spente ed ossigenatore a palla.
Se utilizzi il tasto cerca troverai un mio post dove avevo curato un attacco massiccio con esiti positivi e nessuna perdita [emoji6]
 
Non so se riesco a portare la temperatura a 30. La vasca è molto grande.
Per il trattamento posso usare il sale o è meglio un prodotto specifico?
 
Non so se riesco a portare la temperatura a 30. La vasca è molto grande.
Per il trattamento posso usare il sale o è meglio un prodotto specifico?

Meglio un prodotto specifico, soprattutto se non riesci ad alzare la temperatura, io ho utilizzato il Faunamor, con il sale non risolvi.
 
Non so se riesco a portare la temperatura a 30. La vasca è molto grande.
Per il trattamento posso usare il sale o è meglio un prodotto specifico?

Con il sale rischi di far bloattare gli estherae. Se non riesci a superare i 30°C devi fare il trattamento per almeno una settimana a 24/26°C. Pero' io per i malawi non ho mai trattato. Non sono ciclidi tanto sensibili all'ictio come quelli che hanno le scaglie piccole tipo le crenicichla. Basta l'innalzamento della temperatura.

Ciao Enrico
 

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Numero 1/2024

• Lethrinops sp. “auritus lion” Lion’s Cove di Morgan Malvezzi
• Coptodon louka. Un pesce di grande adattabilità di Michel C. W. Keijman
• Tropicali in toscana di Lorenzo Tarocchi e Mario Donida Maglio
• La sfida con il pH. La mia esperienza con Apistogramma mendezi. di Stefano Moneta


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