Ormai , l'entusiasmo per i ciclidi all'aperto ha catalizzato l'attenzione di tanti appassionati....ma penso sia bene ricordare che non sempre le esperienze sono positive o facili.
I vantaggi di cimentarsi nell’allevamento di ciclidi all’aperto , sono davvero tantissimi ;
Vediamo d riassumerli un po’.
Di certo tenere i pesci all'aperto in un laghetto permette loro,per un periodo molti breve di rigenerarsi dalla vita in acquario e di ristabilire le difese immunitarie, qualora queste siano minate da una vita sacrificata in ambienti troppo ristretti ( ahime !! molto spesso) o dalla convivenza con compagni molto aggressivi nei loro confronti-
La crescita dei piccoli è più veloce che in acquario e dopo il soggiorno estivo quando si pescano,i pesci hanno dei colori che con in acquario , molto difficilmente si riescono ad ottenere.
Inoltre spesso nel laghetto si hanno riproduzioni molto più difficili da avere in acquario e diciamolo,quel pò di alimentazione naturale ..certo non fa male.
Infine per i pesci fitofagi o per i brucatori di alghe il potersi nutrire in maniera naturale , presenta dei grossissimi vantaggi anche per lo sviluppo della dentizione.
Insomma, il laghetto potrebbe apparire come la manna che scende dal cielo.
Bene in un certo è tutto vero e condivisibile ..pero non bisogna dimenticare che alcune insidie sono spesso dietro alla porta.
Ad esempio , spesso a settembre il reinserimento in acquario può comportare parecchi problemi e bisogna sicuramente essere pronti con vasche dedicate dove stabulare i pesci per un periodo iniziale per poi poterli trasferire nella dimora finale.
Il reinserimento in vasche con altri coinquilini può comportare problemi di aggressioni .
Nel lago è necessario un buon sistema di filtraggio e una buona movimentazione dell’acqua e il tutto deve possibilmente essere integrato con un sistema di sterilizzazione UV.
Infatti in caso di temporali improvvisi e cadute di pressione si possono presentare fenomeni di anossia che possono portare ala morte di molti pesci e lo stesso potrebbe succedere in caso di un infestazione da alghe molto massiccia.
Inoltre abbassamenti prolungati di temperature , possono compromettere la vita dei pesci, in particolare qui nel nord Italia
Vi scrivo questo perche infatti l’altro ieri dopo un lungo peregrinare e consultazione con amici fidati , dopo 3 giorni di temperatura del laghetto che è scesa progressivamente prima a 20 , poi a 19 e ieri mattino a 18 gradi ho deciso di svuotare tutto e ripescare i pesci-
Infatti dalla scorsa settimana il clima ha portato ad un abbassamento delle temperature abbastanza preoccupante e dalla previsioni anche se era previsto un miglioramento in questi giorni , ci si sarebbe aspettati una brusca ricaduta delle temperature.
Nel laghetto oltre ad una cinquantina di mbuna ,avevo messo un trio subadulto di T duboisi e 2 tropheus moori red rainbow sui 5 cm.
Oltre a questi 11 Petrochromis di grosse dimensioni 1 / 4 polyodonMoba e 3 /3 Petrochromis longola red.
Già sabato con la temperatura scesa intorno ai 19 gradi (9 del mattino) e una temperatura esterna intorno ai 15 16° c ho pensato di integrare l’acqua evaporata circa 4 dita su una superficie di circa 3 mt x 2 mt ho aggiunto lentamente dell’acqua calda e ho portato la temperatura sui 21 ° c
Sabato note e domenica mattini TEMPO da Lupi e temperatura acqua sui 18 ° scarsi.
Decido di fare un nuovo cambio e di integrare ancora con acqua calda, vado in magazzino e trovo due termostati da 300 watt, con Anto penso si potrebbe provare a coprire e attaccare i 2 riscaldatori , ma non trovo un telo sufficientemente grande e temo che sia come svuotare l’oceano con un cucchiaino.
3 le soluzioni:
-Mi armo e cerco do coprire con un telo e scaldare con i riscaldatori
-pesco tutto e metto i petro e tropheus nella vasca da bagno
-pesco tutto e reinserisco nelle loro vasche.
Tutte le opzioni presentano dei rischi.
opzione 1 la mancanza di un telo ben sagomato e i pochi watt a disposizione 600 sembrano davvero pochi per il freddo che c’è e per un volume di circa 3500 lt.
Inoltre se oggi riesco a far salire un po’ la temperatura con i giochini con l’acqua calda se in settimana le temperature calano ancora ( come dicono alcune previsioni ( ma non quelle svizzere che ci prendono sempre) non sono in condizione di intervenire .
I pesci per ora sembrano ok ma è da almeno 3 giorni che sono a temperature basse.
Opzione 2
Ammesso e non concesso che i Petro possano stare per un pò nella vasca da bagno , ammesso che possa utilizzare una pompa esterna EHIM da 1000 lt ammesso che mia moglie non mi sbatta fuori di casa ..11 petro tra i 14 e i 23 cm non possono stare a lungo in una vasca da bagno!
Opzione 3
Apparentemente sembra la migliore ma il rischio di spostare i pesci da 18 a 23 ° puo essere pericoloso e se si sono presi un infezione con il freddo rischio di impestare anche gli altri eper altri intendo 9 petro longola red e 7 petro red e 10 tropheus moori red raimbow
Inoltre rimeter ei petro in vasca potrebbe causare delle aggressioni intraspecifiche
Chiamo Enzo Marino, Paolo salvagiani , Alle e Raffa ( lei ha ancora una situazione peggiore ma dentro oltre alle koi ha solo qualche piccolo mbuna )
Raffa mi dice di fare come meglio credo ,lei vorrebbe fare qualcosa ,ma Moreno è fuori e non gaha tempo !
Alle mi dice di non fare niente ( i suoi pesci stanno a 21 gradi a Carpi)
Enzo mi elenca tutti i problemi in cui potrei incorrere, che lui è felicissimo di non aver ancora messo fuori i Petro ( di notte a Torino ha 15 ° c) e che non vorrebbe essere in me
Da un analisi oltre alle cose “ utilissime “ di sopra “ mi dice di scartare l’opzione vasca da bagno mi chiede se per caso ho un 1000 litri vuoto “”(SIIIII) e che forse il meno peggio è pescare e rimettere tutti i pesci nelle vasche originarie.
Paolo lo chiamo è in vacanza a Parigi in un metro.
Le faccio un riassunto o veloce e mi dice pesca e ricaccia tutto in vasca.
Detto fatto l’altro domenica pomeriggio sotto l’acqua svuoto il laghetto , ripesco tutto rifaccio l’arredamento e con 3 ore riambiento i vari pesci-
Insomma una faticaccia ma alle 19 ho finito tutto
Per ora i pesci girano in acquario ma bisogna aspettare un pò per sapere se ci sarà qualche infezione e già vedo un Petro e un Tropheus red rainbow con le pinne un pò chiuse e sfrangiate
Ho trattato entrambe le vasche con verde malachite e formaldeide e speriamo che le cose si rimettano a posto
Di fatto oggi la temperatura ha raggiunto i 20 gradi sicuramente non ci sarebbero stati problemi con gli mbuna ..ma rischiare con i Petro , non me la sono sentita anche se so che lo spostamento , lo sbalzo termico sono fattori altrettanto critici e pericolosi.
Queste cose le ho scritte per evidenziare come nelle nostra vita di appassionati ( e non solo) non sempre sono rose e fiori e non sempre le cose vanno come si vorrebbe malgrado le cure e le nostre attenzioni.
Comunque vadano le ora della fine penso che il laghetto sia sempre una buona soluzione e che il rapporto rischi benefici propenda sempre per l’utilizzo dello stesso con i nostri pesci ..solo sempre cerchiamo di essere pronti per evitare situazioni pericolose e spiacevoli. Raffa stasera ha 20 gradi anche lei nel suo laghetto e mi ha detto che se per 5 giorno non ha visto uno mbuna . oggi un paio si sono fatti vedere.
Sono convinto che ne verranno fuori molto bene.
Cichlid dream
Fabio
I vantaggi di cimentarsi nell’allevamento di ciclidi all’aperto , sono davvero tantissimi ;
Vediamo d riassumerli un po’.
Di certo tenere i pesci all'aperto in un laghetto permette loro,per un periodo molti breve di rigenerarsi dalla vita in acquario e di ristabilire le difese immunitarie, qualora queste siano minate da una vita sacrificata in ambienti troppo ristretti ( ahime !! molto spesso) o dalla convivenza con compagni molto aggressivi nei loro confronti-
La crescita dei piccoli è più veloce che in acquario e dopo il soggiorno estivo quando si pescano,i pesci hanno dei colori che con in acquario , molto difficilmente si riescono ad ottenere.
Inoltre spesso nel laghetto si hanno riproduzioni molto più difficili da avere in acquario e diciamolo,quel pò di alimentazione naturale ..certo non fa male.
Infine per i pesci fitofagi o per i brucatori di alghe il potersi nutrire in maniera naturale , presenta dei grossissimi vantaggi anche per lo sviluppo della dentizione.
Insomma, il laghetto potrebbe apparire come la manna che scende dal cielo.
Bene in un certo è tutto vero e condivisibile ..pero non bisogna dimenticare che alcune insidie sono spesso dietro alla porta.
Ad esempio , spesso a settembre il reinserimento in acquario può comportare parecchi problemi e bisogna sicuramente essere pronti con vasche dedicate dove stabulare i pesci per un periodo iniziale per poi poterli trasferire nella dimora finale.
Il reinserimento in vasche con altri coinquilini può comportare problemi di aggressioni .
Nel lago è necessario un buon sistema di filtraggio e una buona movimentazione dell’acqua e il tutto deve possibilmente essere integrato con un sistema di sterilizzazione UV.
Infatti in caso di temporali improvvisi e cadute di pressione si possono presentare fenomeni di anossia che possono portare ala morte di molti pesci e lo stesso potrebbe succedere in caso di un infestazione da alghe molto massiccia.
Inoltre abbassamenti prolungati di temperature , possono compromettere la vita dei pesci, in particolare qui nel nord Italia
Vi scrivo questo perche infatti l’altro ieri dopo un lungo peregrinare e consultazione con amici fidati , dopo 3 giorni di temperatura del laghetto che è scesa progressivamente prima a 20 , poi a 19 e ieri mattino a 18 gradi ho deciso di svuotare tutto e ripescare i pesci-
Infatti dalla scorsa settimana il clima ha portato ad un abbassamento delle temperature abbastanza preoccupante e dalla previsioni anche se era previsto un miglioramento in questi giorni , ci si sarebbe aspettati una brusca ricaduta delle temperature.
Nel laghetto oltre ad una cinquantina di mbuna ,avevo messo un trio subadulto di T duboisi e 2 tropheus moori red rainbow sui 5 cm.
Oltre a questi 11 Petrochromis di grosse dimensioni 1 / 4 polyodonMoba e 3 /3 Petrochromis longola red.
Già sabato con la temperatura scesa intorno ai 19 gradi (9 del mattino) e una temperatura esterna intorno ai 15 16° c ho pensato di integrare l’acqua evaporata circa 4 dita su una superficie di circa 3 mt x 2 mt ho aggiunto lentamente dell’acqua calda e ho portato la temperatura sui 21 ° c
Sabato note e domenica mattini TEMPO da Lupi e temperatura acqua sui 18 ° scarsi.
Decido di fare un nuovo cambio e di integrare ancora con acqua calda, vado in magazzino e trovo due termostati da 300 watt, con Anto penso si potrebbe provare a coprire e attaccare i 2 riscaldatori , ma non trovo un telo sufficientemente grande e temo che sia come svuotare l’oceano con un cucchiaino.
3 le soluzioni:
-Mi armo e cerco do coprire con un telo e scaldare con i riscaldatori
-pesco tutto e metto i petro e tropheus nella vasca da bagno
-pesco tutto e reinserisco nelle loro vasche.
Tutte le opzioni presentano dei rischi.
opzione 1 la mancanza di un telo ben sagomato e i pochi watt a disposizione 600 sembrano davvero pochi per il freddo che c’è e per un volume di circa 3500 lt.
Inoltre se oggi riesco a far salire un po’ la temperatura con i giochini con l’acqua calda se in settimana le temperature calano ancora ( come dicono alcune previsioni ( ma non quelle svizzere che ci prendono sempre) non sono in condizione di intervenire .
I pesci per ora sembrano ok ma è da almeno 3 giorni che sono a temperature basse.
Opzione 2
Ammesso e non concesso che i Petro possano stare per un pò nella vasca da bagno , ammesso che possa utilizzare una pompa esterna EHIM da 1000 lt ammesso che mia moglie non mi sbatta fuori di casa ..11 petro tra i 14 e i 23 cm non possono stare a lungo in una vasca da bagno!
Opzione 3
Apparentemente sembra la migliore ma il rischio di spostare i pesci da 18 a 23 ° puo essere pericoloso e se si sono presi un infezione con il freddo rischio di impestare anche gli altri eper altri intendo 9 petro longola red e 7 petro red e 10 tropheus moori red raimbow
Inoltre rimeter ei petro in vasca potrebbe causare delle aggressioni intraspecifiche
Chiamo Enzo Marino, Paolo salvagiani , Alle e Raffa ( lei ha ancora una situazione peggiore ma dentro oltre alle koi ha solo qualche piccolo mbuna )
Raffa mi dice di fare come meglio credo ,lei vorrebbe fare qualcosa ,ma Moreno è fuori e non gaha tempo !
Alle mi dice di non fare niente ( i suoi pesci stanno a 21 gradi a Carpi)
Enzo mi elenca tutti i problemi in cui potrei incorrere, che lui è felicissimo di non aver ancora messo fuori i Petro ( di notte a Torino ha 15 ° c) e che non vorrebbe essere in me
Da un analisi oltre alle cose “ utilissime “ di sopra “ mi dice di scartare l’opzione vasca da bagno mi chiede se per caso ho un 1000 litri vuoto “”(SIIIII) e che forse il meno peggio è pescare e rimettere tutti i pesci nelle vasche originarie.
Paolo lo chiamo è in vacanza a Parigi in un metro.
Le faccio un riassunto o veloce e mi dice pesca e ricaccia tutto in vasca.
Detto fatto l’altro domenica pomeriggio sotto l’acqua svuoto il laghetto , ripesco tutto rifaccio l’arredamento e con 3 ore riambiento i vari pesci-
Insomma una faticaccia ma alle 19 ho finito tutto
Per ora i pesci girano in acquario ma bisogna aspettare un pò per sapere se ci sarà qualche infezione e già vedo un Petro e un Tropheus red rainbow con le pinne un pò chiuse e sfrangiate
Ho trattato entrambe le vasche con verde malachite e formaldeide e speriamo che le cose si rimettano a posto
Di fatto oggi la temperatura ha raggiunto i 20 gradi sicuramente non ci sarebbero stati problemi con gli mbuna ..ma rischiare con i Petro , non me la sono sentita anche se so che lo spostamento , lo sbalzo termico sono fattori altrettanto critici e pericolosi.
Queste cose le ho scritte per evidenziare come nelle nostra vita di appassionati ( e non solo) non sempre sono rose e fiori e non sempre le cose vanno come si vorrebbe malgrado le cure e le nostre attenzioni.
Comunque vadano le ora della fine penso che il laghetto sia sempre una buona soluzione e che il rapporto rischi benefici propenda sempre per l’utilizzo dello stesso con i nostri pesci ..solo sempre cerchiamo di essere pronti per evitare situazioni pericolose e spiacevoli. Raffa stasera ha 20 gradi anche lei nel suo laghetto e mi ha detto che se per 5 giorno non ha visto uno mbuna . oggi un paio si sono fatti vedere.
Sono convinto che ne verranno fuori molto bene.
Cichlid dream
Fabio