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Laghetto si laghetto no pro e contro

exo 62

Moderatore
Ormai , l'entusiasmo per i ciclidi all'aperto ha catalizzato l'attenzione di tanti appassionati....ma penso sia bene ricordare che non sempre le esperienze sono positive o facili.

I vantaggi di cimentarsi nell’allevamento di ciclidi all’aperto , sono davvero tantissimi ;
Vediamo d riassumerli un po’.

Di certo tenere i pesci all'aperto in un laghetto permette loro,per un periodo molti breve di rigenerarsi dalla vita in acquario e di ristabilire le difese immunitarie, qualora queste siano minate da una vita sacrificata in ambienti troppo ristretti ( ahime !! molto spesso) o dalla convivenza con compagni molto aggressivi nei loro confronti-

La crescita dei piccoli è più veloce che in acquario e dopo il soggiorno estivo quando si pescano,i pesci hanno dei colori che con in acquario , molto difficilmente si riescono ad ottenere.
Inoltre spesso nel laghetto si hanno riproduzioni molto più difficili da avere in acquario e diciamolo,quel pò di alimentazione naturale ..certo non fa male.
Infine per i pesci fitofagi o per i brucatori di alghe il potersi nutrire in maniera naturale , presenta dei grossissimi vantaggi anche per lo sviluppo della dentizione.

Insomma, il laghetto potrebbe apparire come la manna che scende dal cielo.

Bene in un certo è tutto vero e condivisibile ..pero non bisogna dimenticare che alcune insidie sono spesso dietro alla porta.


Ad esempio , spesso a settembre il reinserimento in acquario può comportare parecchi problemi e bisogna sicuramente essere pronti con vasche dedicate dove stabulare i pesci per un periodo iniziale per poi poterli trasferire nella dimora finale.
Il reinserimento in vasche con altri coinquilini può comportare problemi di aggressioni .

Nel lago è necessario un buon sistema di filtraggio e una buona movimentazione dell’acqua e il tutto deve possibilmente essere integrato con un sistema di sterilizzazione UV.
Infatti in caso di temporali improvvisi e cadute di pressione si possono presentare fenomeni di anossia che possono portare ala morte di molti pesci e lo stesso potrebbe succedere in caso di un infestazione da alghe molto massiccia.

Inoltre abbassamenti prolungati di temperature , possono compromettere la vita dei pesci, in particolare qui nel nord Italia

Vi scrivo questo perche infatti l’altro ieri dopo un lungo peregrinare e consultazione con amici fidati , dopo 3 giorni di temperatura del laghetto che è scesa progressivamente prima a 20 , poi a 19 e ieri mattino a 18 gradi ho deciso di svuotare tutto e ripescare i pesci-

Infatti dalla scorsa settimana il clima ha portato ad un abbassamento delle temperature abbastanza preoccupante e dalla previsioni anche se era previsto un miglioramento in questi giorni , ci si sarebbe aspettati una brusca ricaduta delle temperature.
Nel laghetto oltre ad una cinquantina di mbuna ,avevo messo un trio subadulto di T duboisi e 2 tropheus moori red rainbow sui 5 cm.
Oltre a questi 11 Petrochromis di grosse dimensioni 1 / 4 polyodonMoba e 3 /3 Petrochromis longola red.
Già sabato con la temperatura scesa intorno ai 19 gradi (9 del mattino) e una temperatura esterna intorno ai 15 16° c ho pensato di integrare l’acqua evaporata circa 4 dita su una superficie di circa 3 mt x 2 mt ho aggiunto lentamente dell’acqua calda e ho portato la temperatura sui 21 ° c
Sabato note e domenica mattini TEMPO da Lupi e temperatura acqua sui 18 ° scarsi.

Decido di fare un nuovo cambio e di integrare ancora con acqua calda, vado in magazzino e trovo due termostati da 300 watt, con Anto penso si potrebbe provare a coprire e attaccare i 2 riscaldatori , ma non trovo un telo sufficientemente grande e temo che sia come svuotare l’oceano con un cucchiaino.

3 le soluzioni:
-Mi armo e cerco do coprire con un telo e scaldare con i riscaldatori
-pesco tutto e metto i petro e tropheus nella vasca da bagno
-pesco tutto e reinserisco nelle loro vasche.

Tutte le opzioni presentano dei rischi.

opzione 1 la mancanza di un telo ben sagomato e i pochi watt a disposizione 600 sembrano davvero pochi per il freddo che c’è e per un volume di circa 3500 lt.
Inoltre se oggi riesco a far salire un po’ la temperatura con i giochini con l’acqua calda se in settimana le temperature calano ancora ( come dicono alcune previsioni ( ma non quelle svizzere che ci prendono sempre) non sono in condizione di intervenire .
I pesci per ora sembrano ok ma è da almeno 3 giorni che sono a temperature basse.

Opzione 2
Ammesso e non concesso che i Petro possano stare per un pò nella vasca da bagno , ammesso che possa utilizzare una pompa esterna EHIM da 1000 lt ammesso che mia moglie non mi sbatta fuori di casa ..11 petro tra i 14 e i 23 cm non possono stare a lungo in una vasca da bagno!


Opzione 3
Apparentemente sembra la migliore ma il rischio di spostare i pesci da 18 a 23 ° puo essere pericoloso e se si sono presi un infezione con il freddo rischio di impestare anche gli altri eper altri intendo 9 petro longola red e 7 petro red e 10 tropheus moori red raimbow
Inoltre rimeter ei petro in vasca potrebbe causare delle aggressioni intraspecifiche
Chiamo Enzo Marino, Paolo salvagiani , Alle e Raffa ( lei ha ancora una situazione peggiore ma dentro oltre alle koi ha solo qualche piccolo mbuna )

Raffa mi dice di fare come meglio credo ,lei vorrebbe fare qualcosa ,ma Moreno è fuori e non gaha tempo !
Alle mi dice di non fare niente ( i suoi pesci stanno a 21 gradi a Carpi)
Enzo mi elenca tutti i problemi in cui potrei incorrere, che lui è felicissimo di non aver ancora messo fuori i Petro ( di notte a Torino ha 15 ° c) e che non vorrebbe essere in me
Da un analisi oltre alle cose “ utilissime “ di sopra “ mi dice di scartare l’opzione vasca da bagno mi chiede se per caso ho un 1000 litri vuoto “”(SIIIII) e che forse il meno peggio è pescare e rimettere tutti i pesci nelle vasche originarie.
Paolo lo chiamo è in vacanza a Parigi in un metro.
Le faccio un riassunto o veloce e mi dice pesca e ricaccia tutto in vasca.

Detto fatto l’altro domenica pomeriggio sotto l’acqua svuoto il laghetto , ripesco tutto rifaccio l’arredamento e con 3 ore riambiento i vari pesci-

Insomma una faticaccia ma alle 19 ho finito tutto
Per ora i pesci girano in acquario ma bisogna aspettare un pò per sapere se ci sarà qualche infezione e già vedo un Petro e un Tropheus red rainbow con le pinne un pò chiuse e sfrangiate
Ho trattato entrambe le vasche con verde malachite e formaldeide e speriamo che le cose si rimettano a posto
Di fatto oggi la temperatura ha raggiunto i 20 gradi sicuramente non ci sarebbero stati problemi con gli mbuna ..ma rischiare con i Petro , non me la sono sentita anche se so che lo spostamento , lo sbalzo termico sono fattori altrettanto critici e pericolosi.

Queste cose le ho scritte per evidenziare come nelle nostra vita di appassionati ( e non solo) non sempre sono rose e fiori e non sempre le cose vanno come si vorrebbe malgrado le cure e le nostre attenzioni.
Comunque vadano le ora della fine penso che il laghetto sia sempre una buona soluzione e che il rapporto rischi benefici propenda sempre per l’utilizzo dello stesso con i nostri pesci ..solo sempre cerchiamo di essere pronti per evitare situazioni pericolose e spiacevoli. Raffa stasera ha 20 gradi anche lei nel suo laghetto e mi ha detto che se per 5 giorno non ha visto uno mbuna . oggi un paio si sono fatti vedere.
Sono convinto che ne verranno fuori molto bene.

Cichlid dream
Fabio
 
Cavoli..visto il tempo di domenica, certamente un lavoraccio ripescare tutto! E sicuramente la preoccupazione e l'ansia determinata dal calo delle temperature ha giocato duro: decidere tra un giorno festivo per lavorarci o attendere ancora un pò in prospettiva di un miglioramento del tempo che veniva dato per lunedì non deve essere stata una scelta facile.
Però devo riconoscere che a vederla dal di fuori l'esperienza del laghetto resta pur tuttavia una tentazione e alimenta il desiderio di poterla un giorno mettere in pratica. Quanto successo e da te raccontato mette in guardia su quanto sia decisivo premunirsi di accorgimenti o soluzioni che possano in qualche misura porre rimedio a situazioni difficili e impreviste. Voglio poter pensare di farne tesoro per un domani in cui potrò sbatterci anch'io la testa!
E spero tu possa presto riportare tutti a nuotare nel laghetto per mostrarci poi i risultati.;)
 
penso che dovresti aspettarti un ichtio e io starei a osservare. io non ho messo pesci fuori perché questa estate si e visto da subito che ci sarà un tempo di me**a:D
 
Mi dispiace Fabio anche a me questo tempo a colto di sorpresa...Ho l'abitudine di mettere i miei pesci all'aperto dopo la prima quindicina di giugno e fino ad oggi mi e' andata sempre bene,stranamente quest'anno l'estate tarda ad arrivare e anche qui la temperatura e' scesa a 19 gradi. Non credo che porti grandi problemi (oggi e' gia' salita a 21) pero' la cosa e' scocciante..Bisogna trovarsi sempre preparati con coperture (policarbonato o simili) e termoriscaldatori. Io mi sono premunito anche di aereatori che tengo sempre accesi,nell'invaso piccolo e solo la notte per qualche ora in quello grande...Per certi versi il laghetto piccolo e' piu' gestibile rispetto a problemi come carenza di ossigeno alghe infestatnti etc. per quanto riguarda abbassamenti repentini di temperatura quello grande e' molto piu' stabile...C'e' anche da dire che tengo specie abbastanza robuste come protomelas, saulosi etc.In definitiva io vedo il bicchiere mezzo pieno, le soddisfazioni sono di gran lunga piu' grandi delle delusioni a parte la crescita,i colori e le riproduzioni, donare ai nostri beniami qualche mese di vita "selvaggia" non ha prezzo....Oltre a cio' gli esemplari che vengono rimessi in acquario sono molto piu' robusti di quelli cresciuti"artificialmente" .Con i demasoni pesci notorialmente(almeno per me) un po' problematici, ho avuto la riprova del grande giovamento di una villeggiatura all'aperto con riproduzioni senza problemi e longevita'. Se ti posso dare un consiglio, non arrenderti prima o poi l'estate arrivera'e le soddisfazioni saranno tante...
 
Fabio, ormai è fatta, ma io avrei coperto il laghetto con un telo trasparente in polietilene di quelli per le serre, sostenuto da bastoni, canne o fili tesi trasversalmente in modo che non tocchi l'acqua e formi una camera d'aria.
Il telo va poi ovviamente fermato ai bordi con pietre.
L'effetto serra funziona egregiamente e con i riscaldatori in aggiunta avresti sicuramente superato il problema senza troppi traumi.
E' una cosa che ho già sperimentato più volte in passato con successo, soprattutto quando arriva improvvisamente l'autunno e non si è pronti per svuotare tempestivamente.
La cosa funziona bene anche in primavera a titolo preventivo, senza i riscaldatori ovviamente, la copertura fa guadagnare qualche grado e protegge dagli sbalzi di temperatura.
Naturalmente molto dipende dalle dimensioni (volume) del laghetto e quindi dalla sua inerzia termica. Altra cosa importante (che fa la differenza) è il fatto di essere interrato o no , la terra, oltre a fare da isolante termico, cede lentamente il calore accumulato in precedenza e mantiene più calda l'acqua.
 
mauro ha scritto:
Altra cosa importante (che fa la differenza) è il fatto di essere interrato o no , la terra, oltre a fare da isolante termico, cede lentamente il calore accumulato in precedenza e mantiene più calda l'acqua.
Verissimo e discorso da non sottovalutare se il laghetto è ben esposto la terra durante la sera rilascera il calore assorbito...da me è capitato che anche con del fresco fuori l'acqua era molto calda!!!
 

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