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Grosse Crenicichla in Acquario

A

AntoP

Ospite
Ciao a tutti,
Ho riportato da poco in Italia alcune specie di Crenicichla Uruguayane,si tratta di C. scottii, C. punctata e C. missioneira.
sono esemplari giovanili (4-6cmLT).
Contrariamente a cosa mi aspettavo, le C.missioneira sembra siano per ora le uniche ad accettare (con riserve) cibo secco (scaglie e pellets), le scottii e le punctata ignorano completamente questo cibo accettando solo lombrichi.
Sembra possibile secondo la letteratura "convincere" Crenicichla amazzoniche di grande taglia a nutrirsi in acquario con cibi di produzione industriale,mi chiedevo: qualcuno ha (o ha avuto) esperienze di allevamento con questi grandi predatori? nel caso come ha risolto il problema dell' alimentazione?
Grazie,
Antonello.
 
Citazione:Messaggio inserito da AntoP


nel caso come ha risolto il problema dell' alimentazione?

Ciao Antonello,
mi sento obbligato a risponderti per via del nick e per via dei tuoi bellissimi piccoli labiatus. :D:D
Devo premettere che io quelle del gruppo missioneria o lacustris non le conosco ma mi limito a saxatilis, lugubris e qualche nana. Ma perche' vuoi usare il secco? A parte la comodita' di somministrazione (ma ti perdi i comportamenti predatori che sono interessantissimi in questi ciclidi) c'e' il discorso che un surgelato ti costa di meno rispetto ai costosissimi secchi e puoi pregiudicare crescita e riproduzioni (non so pero' se sia il caso delle uruguayane). Il problema e' che sono tutte di taglia grossa e prevalentemente piscivore per cui la cosa migliore secondo me sarebbe nutrirle con pesce e gamberetti surgelati, lombrichi, camole e qualche insetto. Specialmente adesso che la taglia e' minuta e hanno bisogno di una crescita veloce (in particola modo le scotti). Considera che gia' a questa taglia sono in grado di mangiare apistogramma adulti. Dalle mie esperienze le uniche ad aver problemi con il secco sono le grosse lugubris. Io non sono mai riuscito ad alimentarle con pellets ma una vota adulte e cedute ad amici questi sono riusciti ad abituarle contando sulla concorrenza alimentare con ciclidi molto voraci tipo festae, rivulatus, trimaculatum o synspilum. Per le saxatilis e le nane non c'e' alcun problema e si abituano subito. Cosi' penso anche le uruguayane. Pero' c'e' un problema che riguarda l'aggressivita' intraspecifica che nelle creni e' altissima. Nel senso che se hai diversi esemplari e usi il secco rischi di avere l'ultimo individuo in scala gerarchica magrissimo e deperito mentre se gli fornisci gamberetti o pesce anche surgelato non hai questi problemi perche' riesci ad alimentare bene anche l'ultimo. Una crenicichla e' rarissimo che si ammali ma puo' mostrare enormi deperimenti. Io ti consiglierei almeno per un anno o 2 di nutrirle con surgelati o vivo e poi eventualmente passare al secco. Naturalmente durante il passaggio dovrai tenerle a dieta diverso tempo e dovrai prenderle per fame somministrando i pellets in movimento e che simulino il movimento di cibo vivo. Altro problema risiede nei denti faringeali per cui quando lo stick, la pallina o altro gli arriva in gola lo fanno esplodere perdendo tutto il cibo dalla bocca o dalle branchie. Io sono per l'alimentazione con il secco, ma in questi casi, praticamente limitato solo alle grosse creni, sono per il surgelato e se uno vuole ammirare i comportamenti alimentari tipo le modalita' d'attacco, le estroflessioni della bocca o altro, con il vivo. Comunque il vivo e' facilmente evitabile somministrando surgelato in movimento.

Ciao Enrico
 
Ciao Enrico,
Grazie per la risposta, più che esaudiente.
Il cibo secco, valutati gli alti valori nutrizionali dei prodotti di ultima generazione in commercio, l' ho considerato una buona alternativa al vivo, non sempre facile da reperire.
Le mie Crenicichla (scottii e punctata) attualmente dividono la stessa vasca con alcuni 'Cichlasoma' del complesso facetum, tale convivenza per ora non è servita ad innescare un meccanismo di competizione alimentare, i facetum e gli scitulum si sono mostrati da subito entusiasti di pellets e fiocchi, le scottii e le punctata per niente!!!.
Sicuramente il cibo surgelato (pesci e gamberetti) si avvicina maggiormente al tipo di alimentazione che questi pesci ricercano in natura, come mi consigli tenterò di convertire le abitudini alimentari carnivore delle Crenicichla con un' alimentazione a base di cibi secchi una volta ottenuta la completa maturità sessuale, che posso immaginare tra i miei esemplari avverrà non prima dei 2 anni.
Cercherò di integrare da subito la somministrazione di secco e lombrichi con pesci e gamberetti surgelati.
Il mantenere un numero relativamente alto di giovani individui (Crenicichla e 'Cichlasoma') nello stesso acquario senza nascondigli (vasca di quarantena) non mi stà dando problemi di aggressività tra le Crenicichla, le somministrazioni di lombrichi sono giornaliere ed abbondanti, intendo però fornire al più presto nascondigli tipo mattoni forati o simili per far sentire maggiormente a loro agio gli ospiti.

Si, i miei piccoli labiatus stanno crescendo, spero presto riuscire ad ottenere qualche foto.
Antonello.
 
Citazione:Messaggio inserito da AntoP


Il mantenere un numero relativamente alto di giovani individui (Crenicichla e 'Cichlasoma') nello stesso acquario senza nascondigli (vasca di quarantena) non mi stà dando problemi di aggressività tra le Crenicichla, le somministrazioni di lombrichi sono giornaliere ed abbondanti, intendo però fornire al più presto nascondigli tipo mattoni forati o simili per far sentire maggiormente a loro agio gli ospiti.

La presenze dei cichlasoma di sicuro attenua l'aggressivit' ma con la crescita aumentera' e se ci sono differenze considerevoli di taglia possono arrivare anche alla predazione dell'individuo piu' piccolo. Questo pero' accade maggiormente nelle grosse lugubris. Il problema con facetum/scitulum potrebbe essere che i cichlasoma sono piu' veloci nell'alimentarsi delle creni.
Io ho sempre preferito una vasca monospecifica.

Ciao Enrico
 
Per il momento non stò riscontrando tra le giovani Crenicichla alcuna particolare aggressività, ne intaspecifica ne verso i 'Cichlasoma'.
Ad eccezzione di qualche inseguimento immediatamente successivo alla somministrazione di lombrichi,tra di loro non sono visibili, almeno non in maniera evidente esemplari sottomessi, tantomeno pinne mordicchiate o ferite tra gli esemplari di taglia più piccola, in qualunque caso tutti gli esemplari si alimentano regolarmente.
Sembrano, almeno da queste prime osseravzioni, (ti ricordo che i pesci sono nei miei acquari da neanche un mese!!!) piuttosto pacifiche tra di loro, quasi timide tanto da pensare che il "movimento" nella vasca creato dai più esuberanti 'Cichlasoma' sia di aiuto, un ulteriore incoraggiamento ad uscire allo scoperto.
Sicuramente le cose cambieranno con la crescita, si, mi immagino un aumento dell' aggressività tra le Crenicichla, tantopiù al raggiungimento della maturità sessuale, fortunatamente, almeno per ora, la situazione sembra sottocontrollo.
E' possibile i risultati migliori nell' allevamento delle Crenicichla si possano ottenere mantenendole in vasche monospecifiche, di fatto per ora l' accoppiata Crenicichla/'Cichlasoma' funziona bene!! ....nel caso di sviluppi ti aggiorno.


Hai mantenuto le C. lugubris?? ...le ho solo viste in foto, sono ciclidi eccezzionali!!! sei riuscito nel tentativo a quanto pare non facile di ottenere una coppia armoniosa?
Sfortunatamente non ho esperienze dirette nell' allevamento di grandi Crenicichla, ad eccezzione di un unico episodo, per altro negativo.
Si trattava di una presunta coppia di C. "lacustris" provenienza Argentina acquistate da un Importatore tedesco, gli esemplari sui 20 cm di lunghezza totale.
In realtà ci fù un errore nell' identificazione dei sessi, e mi ritrovai poco tempo dopo il loro acquisto con 2 femmine totalmente incompatibili tra loro anche in una vasca lunga un metro e mezzo, 400l di capacità.
Antonello.
 
Citazione:Messaggio inserito da AntoP


piuttosto pacifiche tra di loro, quasi timide tanto da pensare che il "movimento" nella vasca creato dai più esuberanti 'Cichlasoma' sia di aiuto, un ulteriore incoraggiamento ad uscire allo scoperto.

Non ho mai avuto il facetum ma tendo a paragnarlo un po' al festae e comunque giudico i cichlasoma un po' troppo esuberanti per le calme creni. Comunque del gruppo lugubris ho avuto le johanna, venezuela e una specie ritenuta da Kutty una varieta' di johanna ma che potrebbe anche essere una specie tipo batrachops o simile. Praticamente una testa/bocca simile ad una johanna spiaccicata contro un vetro. Purtroppo avendo vasche piccole non ho mai potutto tenerle oltre ai 20 cm. e non ho mai visto sviluppo di coppie peraltro avvenuto in vasche di amici ma senza ripro. In genere questo gruppo abita acque scure e vuole valori molto bassi. Diverso per quelle del gruppo saxatilis dove si sono riprodotte con successo proteus, lucius e semicincta che di solito si fermano intorno ai 20 cm. o le piccole come compressiceps e regani. Comunque complimenti per i pesci perche' hai portato specie poco comuni o forse assenti in europa.
Anche se ho visto che adesso i tedeschi hanno intensificato gli arrivi dall'argentina. Un piccolo particolare: delle specie che ordinai ai tempi dall'olanda, nessuna, a parte le comnpressiceps arrivo' giusta. Al posto delle lepidota arrivarono proteus, lucius e semicincta che vengono pescate insieme e ritenute la stessa specie, al posto delle johanna arrivarono i batrachops (peraltro bellissimi), al posto delle marmorata arrivarono le venezuela, al posto delle menezesi le johanna e al posto delle dwarf orinoco le regani. Le uniche arrivate giuste furono le compressiceps ma avevano il defetto di avere una femmina (peraltro anche qui riconoscibilissima) ogni 10 maschi che spedivano.

Ciao Enrico
 
Per quello che riguarda le mie Crenicichla, spero naturalmente di ottenere la formazione spontanea di una coppia non appena i miei giovanili raggiungeranno la maturità sessuale.
Purtroppo informazioni disponibili su un corretto mantenimento in acquario di Crenicichla gruppo lacustris allo stato attuale sono ben poche, in generale mancano osservazioni in acquario, alcuni rappresentanti del gruppo addirittura non sono mai stati esportati vivi fino ad ora!!
La poca letteratura specializzata disponibile evidenzia a grandi linee alcune differenze: Crenicichla gruppo lacustris meno aggressive rispetto a Crenicichla gruppo lugubris, necessità di acque con caratteristiche chimico-fisiche e range di temperature differenti sono altri parametri che contraddistinguono grossolanamente i due gruppi.
Durante i miei viaggi ho incontrato più volte la scottii (insieme alla lepidota sono le Crenicichla con più ampia distribuzione nel Paese) e la punctata, dalle osservazioni in natura si possono ottenere importanti considerazioni riguardo il tipo di Habitat preferito che si differenzia leggermente tra le 2 specie, si può documentare con fotografie la presenza o meno di una o l' altra specie in un determinato arroyo, si può tentare di tracciare in questo modo una mappa di distribuzione delle specie e delle varietà geografiche incontrate che, avendone la possibilità con l' aumentare dei viaggi andrà sempre più a completarsi ma non è possibile ricavare un gran che di info circa il corretto mantenimento, posso solo immaginare che le dimensioni raggiunte unite alle abitudini predatorie rendono questi ciclidi ospiti di acquario con esigenze particolari. La maggior parte delle esperienze me le farò direttamente osservando i pesci crescere, scambiando info, anche con il forum AIC spero evitare grossolani errori.
Indipendentemente dalla più o meno rarità di queste specie, il godere in acquario l' imponenza e la maestosità di una coppia armoniosa, penso possa ripagare da eventuali sforzi di allevamento, tanto più se i pesci provengono da un viaggio di raccolta.

Complimenti a te per le specie che hai allevato! la confusione e pasticci vari che si possono creare attorno al commercio di pesci a volte diventano oggetto di frustrazione, ...ne so qualcosa!!!
Ciao,
Antonello.
 
Citazione:Messaggio inserito da AntoP


dalle osservazioni in natura si possono ottenere importanti considerazioni riguardo il tipo di Habitat preferito che si differenzia leggermente tra le 2 specie,

Sai darmi qualche info sull'habitat delle 2 specie. Possono diventare anche reofile?

Ciao Enrico
 
Complimenti ad entrambi!

La vostra conoscenza di questa materia tanto poco nota è veramente sorprendente!

Io di Crenicichla non ne so nulla o quasi e tanto meno ho avuto esperienza diretta anche se mi hanno sempre affascinato.

Il vostro dibattito mi ha fatto tornare in mente che nel 2000 vidi in un bellissimo e grandissimo negozio di Monaco di Baviera una bellissima coppia di marmorata di circa 20-25 cm che, a giudicare dalla taglia e dall'apparente affiatamento, pensai si trattasse di pesci di ritorno (magari restituiti da qualcuno che non aveva abbastanza spazio).
Credetti subito che si trattasse di una di quelle rare occasioni da non lasciarsi scappare!
Purtroppo invece dovetti lasciarmela scappare perchè non avrei saputo assolutamente dove metterle :(

Ciao, Paolo e ... continuate questo interessante confronto, magari, se le avete, mettendo qualche foto per chi non conosce bene questi pesci!
 
Citazione:Messaggio inserito da cyatide

Ciao, Paolo e ... continuate questo interessante confronto, magari, se le avete, mettendo qualche foto per chi non conosce bene questi pesci!

Ciao,
purtroppo non ho foto delle "bestie". Per le marmorata in effetti (insieme alle lenticulata) erano il mio sogno ma pur avendole ordinate diverse volte non mi sono mai arrivate. Ti ringrazio per i complimenti ma la mia conoscenza e' davvero poca e quel poco deriva appunto dal cercar di riconoscere le varie specie spedite. Naturalmente aiutato dagli americani. Da loro non e' un ciclide cosi' raro, anzi.

Ciao Enrico
 
Ciao,
Mi unisco anch'io ad Enrico, grazie per i complimenti anche se la mia conoscenza verso le grandi Crenicichla è legata solo ad alcune osservazioni in natura.
riguardo le foto, alcune di Crenicichla scottii e C. punctata sono inserite nella fotogallery, altre di ambienti potrebbero essere utili nel tentativo di chiarire gli habitat preferiti dalle 2 specie, meglio forse inserirle però in una discussione nuova!!!

..si, Crenicichla scottii e Crenicichla punctata occupano habitat leggermente differenti,le differenze non sono comunque molto marcate, forse è più corretto parlare di preferenza di habitat, anche se non è facile dare indicazioni precise provo comunque:
Nei miei viaggi ho incontrato la scottii negli ambienti più disparati, da ciò posso dedurre essere meno legata rispetto alla punctata ad un determinato habitat, sembra però avendone la possibilità preferire acque ferme o dalla debole corrente, tipo "strozzature", rami laterali del fiume che durante i periodi di acque basse possono anche isolarsi dal corso idrico principale.
A differenza della scottii, La punctata è maggiormente legata all' ambiente fluviale.
Tutti gli esemplari incontrati provenivano dal corso principale del rio esaminato.
Quì gli habitat possono cambiare per quanto riguarda l' intensità della corrente, da debole a molto forte, o per quanto riguarda tipo di fondale: sabbioso con pochi grandi massi isolati, oppure misto: sabbioso con pietre più o meno distribuite sul fondale anche per oltre il 60% del suo totale, oppure esclusivamente lastre di roccia e pietre.
si, Ho incontrato entrambe le specie anche in ambiente di forte corrente e fondale pietroso-roccioso.

Antonello.
 
e uno raro caso godere di un tema ce mi sta a cuore. per adeso ho alevato menzesi, compressiceps e regani. lontani da i mostri sopra citati! da dove vengono le tue crenicichle?

Marko Lenac
 
Ciao Marko,
ho letto il tuo articolo sulle C. cf menezesi apparso nel numero 2-04 dell' E-Book, i pesci sono eccellenti, molto belle anche le foto!!!!
Mi piace l' idea di mantenere in acquario Crenicichla insieme ad altri ospiti di taglia e temperamento appropriati, sempre che questo non crei problemi alla comunità, tu hai ottenuto buoni risultati mi sembra di capire.
Forse le grandi Crenicichla necessitano di spazi maggiori in acquario e mostrano una maggiore aggressività intaspecifica e verso eventuali coinquilini, non ho potuto resistere comunque dal riportare con me anche alcuni di questi pesci, cercherò di seguire con attenzione eventuali sviluppi in vasca, nel caso intervenire tempestivamente!!!!
Le mie Crenicichla provengono da un viaggio di raccolta in Uruguay, 9 giorni nella prima metà di novembre, primavera australe.
Dal viaggio ho ottenuto 6 giovani esemplari di C. scotti, provenienza un piccolo ruscello dalla debole corrente e dal fondale arenoso, l' arroyo Sarandì, a Sud del Paese, Dipt. di Canelones, tributario del rio de la Plata (il punto di raccolta è molto vicino alla costa) e 6 giovani esemplari di C. punctata, raccolte in alcuni tributari della laguna Mirim, in parte legati al rio Ceibollatì, a Sud Est del Paese, Dipt. di Rocha e Maldonado.

Un acquario di medie dimensioni, non penso oltre ai 300l di capacità presente al campo base, nella fishroom della persona con la quale ho organizzato i viaggi quest' anno ospitava una grande coppia di C. scottii, attorno ai 30cm di lunghezza totale catturata poco prima del mio arrivo.
Per tutto il tempo della mia vacanza i 2 pesci hanno condiviso pacificamente lo spazio con un grosso Hypostomus.
Sono pesci estremamente tranquilli, a parte la frenesia creatasi durante la somministrazione di alcuni caracidi provenienti dalle varie tappe, uscite di cattura, i Pesci restavano per la maggior parte del trempo quasi fermi, penso la coppia fosse formata già prima della cattura, avvenuta nella stessa pozza con amo e lenza, le catture avvenute a poca distanza di tempo l' una dall' altra.
Non sono evidenti, o comunque non ho notato comportamenti di intesa tra la coppia, sembra comunque i pesci quando si incontrano si siconoscano e si accettino.

La foto non è eccellente, la riporto comunque:




Immagine:
/Public/data/AntoP/200512819453_Crenicichla scottii.JPG
36,73KB

Ciao,
Antonello.
 
Citazione:Messaggio inserito da AntoP


Non sono evidenti, o comunque non ho notato comportamenti di intesa tra la coppia, sembra comunque i pesci quando si incontrano si siconoscano e si accettino.

Se non fossero una coppia il maschio sicuramente ucciderebbe la femmina. Questo in acquario accade in tutte le specie di creni, anche le nane. Tuttavia in natura possono vivere a stretto contatto. Per esempio le cametana adulte nel tocantins vengono pescate a distanza di uno o due metri l'una dall'altra. Se la foto sotto si riferisce a loro quella a sinistra e' una femmina e a destra il maschio. Il dimorfismo nelle creni e' standard.

Ciao Enrico
 
...si, l' ogello nella dorsale e la fascia lungo i fianchi rosso-arancione sono caratteri tipici delle femmine di C. scottii, molto evidenti principalmente nel periodo riproduttivo.
Purtroppo non mi è capitato di incontrare coppie adulte di Crenicichla a poca distanza le une dalle altre, in natura un comportamento tutto sommato interessante da osservare se si pensa adottato da specie che possono diventare così aggressive tra loro in acquario.

Riguardo il viaggio, nel mio caso mi sono appoggiato ad un esportatore di pesci ornamentali che opera in Uruguay.
Molto a grandi linee funziona in questo modo: ti unisci alle sue attività di raccolta, hai la possibilità di scattare fotografie, osservare gli ambienti e riportare con te alcuni esemplari raccolti durante il viaggio.
Antonello.
 
Citazione:Messaggio inserito da AntoP


...si, l' ogello nella dorsale e la fascia lungo i fianchi rosso-arancione sono caratteri tipici delle femmine di C. scottii, molto evidenti principalmente nel periodo riproduttivo.

Sono caratteri comuni a quasi tutte le specie. Anzi..., la pancia colorata sicuramente mentre l'ocello lo hanno anche molte specie del gruppo saxatilis, la regani, nothophthalmus e altre. Le uniche che si differenzian un po' sono quelle del gruppo lugubris e le compressiceps. Riconoscendo le scottii se ti metto davanti un gruppo di proteus o di regani riesci immediatamente a distinguere i sessi. Anche in periodo non riproduttivo dove sono meno accentuati.

Ciao Enrico
 
Ciao,
In acquario, tra coppie di Crenicichla già consolidate anche da tempo dopo un abbondante cambio d' acqua vengono riportati possibili problemi di armonia.
Il legame di coppia osservato tra le C. scottii della foto sopra allegata, a quanto pare non si è messo in discussione, ha resistito bene allo schok della cattura con amo e lenza e al trasporto verso il campo base non sempre tranquillo in buste o bidoni che può durare anche ore.
Altra osservazione penso interessante: tra esemplari appana catturati di C. punctata l' istinto di predazione non si sopisce nonostante lo schok immediato alla cattura.
In molti habitat non è possibile passare la rete a causa di rocce o di pietre sparse sul fondale.
In questi ambienti è possibile catturare C. punctata con canna da pesca, per esca un piccolo caracide.
Per comodità ci si sposta lungo il fiume, spesso solo un ruscello con un secchio e poca acqua dove si mantengono alcuni caracidi. Quì vengono provvisoriamente alloggiate anche le Crenicichla appena catturate.
Al momento del rientro, quando si preparano i pesci al trasporto, ho potuto riconoscere almeno in 2 occasioni C. punctata con mezzo caracide spuntare fuori dalla bocca!!!
Anche qui, lo schok appena precedente dovuto alla cattura, il fatto di ritrovarsi un attimo prima nell' ambiente naturale, subito dopo in un secchio con pochi cm d' acqua non ha frenato l' istinto di predazione.
I due esempi di sopra non saranno delle regole, comunque possono far riflettere sul forte legame di coppia e il forte istinto predatorio tra Crenicichla selvatiche.

I caratteri distintivi sessuali possono essere simili anche tra specie di crenicichla appartenenti a gruppi differenti, le specie sono molte, distribuite in un areale estremamente vasto.
In effetti anche solo il tentativo di paragonare specie di grande taglia appartenenti a gruppi differenti non porterà sempre alle stesse conclusioni.
Un fattore molto importante da considerare nell' allevamento in acquario delle grandi Crenicichla uruguayane rispetto ad altre grandi Crenicichla provenienti dalla regione amazzonica stà nelle differenze climatiche che caratterizzano le due aree.

I miei giovanili stanno accettando senza problemi ormai da qualche giorno polpa di merluzzo tagliuzzata.
Antonello.
 
Citazione:Messaggio inserito da AntoP

Ciao,
In acquario, tra coppie di Crenicichla già consolidate anche da tempo dopo un abbondante cambio d' acqua vengono riportati possibili problemi di armonia.

Non mi e' mai capitato di assistere a questo. IN genere il legame e' fortissimo e anche se si separano o vi sono cambiamenti importanti in vasca la coppia si riforma o rimane ben salda. Anche le cure parentali sono fortissime e nessun pesce puo' avvicinarsi. Per la predazione confermo che possono predare anche nel sacchetto o appena immesse in vasca dopo un lungo viaggio.

Ciao Enrico
 

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