Ok, ma perchè ...
Ciao,
... tutto questo interesse per i pesci "in negozio"' Per tanti motivi. Primo fra tutto di balitoridi, tetraodontidi, anabantidi (tranne, forse, i Betta) ed altri pesci che qui vanno (dovrebbero) per la maggiore mi interessano ben poco mentre sono molto più attirato da pesci che, pur essendo asiatici, vivono altrove (fondamentalmente in zone più calde): Gli Scleropages in testa (secondo certe voci nel delta del Mekong, che, comunque, dista oltre mille km da Hanoi, dovrebbe nuotare ancora qualche "verde" ma viste le stingenti norme di protezione da cui è tutelato ...), poi i Datnioides, Channa, Chitala, tra gli anabantidi (forse) il solo Gourami gigante, fra i "salmastri" Scatophagus e Toxotes ... Quasi tutto questo sembra essere disponibile con relativa facilità. Eppoi, ultimo ma non ultimo ...
In questo paese di è combattuta, alcuni decenni fa, una sporca, devastante guerra che ha lasciato dietro di se delle eredità pesantissime, di difficile gestione ed di ancor più difficile (completa) neutralizzazione.
- LE MINE: milioni di tonnellate di questi micidiali ordigni sono stati sganciati, da tutti i contendenti (nessuno escluso) sul territorio del Vietnam. Secondo calcoli attendibili oltre un terzo di esse non è mai esploso ed attende, silente, il momento in cui potrà svolgere il suo compito. Incidenti, con morti e feriti, sono all’ordine del giorno nelle differenti aree del paese (si ritiene che il 20% del paese sia ancora da bonificare) come conseguenza nel lasso di tempo che intercorre tra il 1975 ed il 2007 si sono registrati 105.000 feriti e 45.000 morti. Insomma è una “guerra dopo la guerra” dimenticata, per altro come la guerra “vera”, e sottaciuta dai più … ma trovandosi a vivere qui occorre, per forza di cose, confrontarsi con il problema.
Gli inviti a prestare attenzione a dove “si mettono i piedi” sono, da queste parti, un mantra ricorrente. L’invito a non allontanarsi dalle zone “franche” è ripetuto più e più volte con certosina pazienza … NON è un bel sentire. Le zone più prettamente turistiche sono OK il resto ... meno.
- GLI AGENTI CHIMICI: Durante la “Guerra Americana” (quella che noi occidentali chiamiamo ancor oggi “del Vietnam”) furono versati sul paese, con estrema liberalità e poco/nessun controllo, i più svariati prodotti chimici. Un nome, fra tutti, attira lugubremente l’attenzione: “Agente Arancio” di cui furono irrorati sul territorio vietnamita oltre 75 milioni di litri con effetti devastanti sulla popolazione e sull’ambiente tutto (foreste, fiumi, laghi, raccolti, insediamenti abitativi, nulla e nessuno fu risparmiato): le conseguenze furono devastanti e non è finita (l’emivita del principio tossico presente nel prodotto può essere pari, in certe condizioni, ad un centinaio di anni, forse più). Pesanti “strascichi” in termini aborti, parti prematuri, nati con deformità, insorgenza di gravi malattie legati all’esposizione a tale prodotto sono, ancora oggi, parte della realtà quotidiana di questo paese. E lo saranno ancora a lungo …
Anche in questo caso sono molteplici gli inviti a prestare attenzione, specie muovendosi in zone che – per quanto è dato di sapere – furono particolarmente “attenzionate” (es. la, cosiddetta, "Zona Demilitarizzata" all'altezza del 17° paralleo) in quegli anni. Agente Arancio però, come è più delle mine, è un guerriero paziente e silenzioso la cui specificità incrementa le difficoltà di contrastarlo/neutralizzarlo. In determinate situazioni lo sporco lavoro del tempo sembra essere l’unica arma a disposizione. Nel mentre Agente Arancio … opera!
Sono tutte cose che ho appreso, in questi primi giorni di permanenza ad Hanoi, senza indulgere a catastrofismi fuori luogo si tratta di una variabile da tenere comunque in considerazione (specie la prima in ragione della, prevedibile, breve permanenza in campo l'esposizione al "chimico" dovrebbe essere breve ...). Però a fronte di questo quadro vorrei, ma non so da dove cominciare a farmi una mia, il più possibile oggettiva e lontana dalle “leggende” e "teorie" del regime locale, idea di quanto – in caso – andrò a incontrare … MAH!!!
Se a tutto quanto sopra aggiungiamo i mie problemi ortopedici (ben lungi dall'avere una - anche solo ipotetica - indicazione di soluzione) credo proprio che l'opzione "negozio" abbia/possa avere un suo perchè. Uan visita (o più) ad "Aquarium Street" è di dovere! Perchè Acquarium Street? Peerchè ad Hanoi e consuetudine che in una zona/via si concetrino quelli che lavorano/vendono la seta, in altra quelli della lacca, del ... ovviamente che un "locus typicus" anche per i ... "pesciaroli"
Francesco
Fonti: guida “Lonely Planet” – da sempre uno dei pilastri della mia cultura viaggiatoria - ed informazioni (svariate)
disponibili in rete.