Siete l'esempio raro di una condivisione di questo hobby all'interno della coppia (almeno qui in italia) ....Di solito il problema è far capire all'altro coniuge come si possa essere così malati di questa malattia e quanto sia importante per noi avere e curare le vasche di questi nostri amati cilcidi.....nessuno protesterà per l'acqua che cade in terra, per il tempo trascorso curando questo hobby o per l'idea di allestire l'ennesima delle vasche che per l'appassionato sono sempre poche e di solito per il compagno o la compagna sono sempre troppe!
Ciao Massimo, scusa se mi intrometto e rispondo anche io alla domanda che hai fatto a Mariana, ma credo che la risposta sia nel permettere di entrare nel merito dell'hobby accettando i limiti di chi ti sta accanto cercando di capire cosa potrebbe essere accattivante per il consorte. Io ho coinvolto il mio "pigolando", perchè quando lo faccio non mi sa dire di no (anche se mi rendo conto che per un uomo "pigolare" voglia dire perdere la mascolinità...secondo l'essere uomo) facendogli credere che senza di lui comunque la scelta dell'acquario, dell'arredamento, dei pesci non sarebbe la stessa cosa, anche se le idee in testa le ho sempre chiare. Sì è vero si secca un po' quando faccio manutenzione, ma io sorrido e gli dico "mi dai una mano, per favore"..."secondo te se tolgo questa pianta e compro questa?" ecc....
Quando avevo il tropicale diceva che lo sfondo dietro l'acquario era tremendo, era meglio il muro bianco, così l'ho accontentato, ergo dopo poco ha comprato uno sfondo perchè il muro bianco era orrido, l'abbiamo attaccato assieme ed era uno sfondo terribile (ho rimpianto il muro bianco), poi dopo un po' di tempo ho rigirato lo sfondo per fargli capire che spesso l'apparenza non rispecchia la mente, praticamente da uno sfondo di un azzurro impressionante con piante rigogliose ho messo uno sfondo che riportava radici e sassi tutto sulle tonalità del grigio e l'effetto era molto più bello, e lo ha ammesso senza che neppure glie lo facessi notare.
A volte bisogna apprezzare anche i piccoli sforzi che la persona accanto a te fa.
Coinvolgere nel gruppo è sempre importante a dimostrazione che ognuno è partecipe agli sforzi per il raggiungimento di un fine.
Per quanto riguarda "la malattia", beh, ognuno ha la sua, chi la moto , la bici, le unghie finte ecc....accettare con velata rassegnazione e cercare di condividere...