Pare un pò sarcastica la risposta ... nessuno, leggo, ha messo in dubbio la tua maturità ciclidofila.
Pensare agli oligoelementi in acquario potrà sembrarti come pensare alle tende di sala quando progetti
una casa, è una visione lecita come lecita è quella di pensare alle tende.
L’approccio alla acquariofilia è diverso a seconda delle proprie esperienze, certo che ospitare ciclidi
africani ha una scala di tematiche rilevanti che vede questo argomento non in primo piano, ma chi ,
come me, viene da esperienze diverse che vedono la chimica dell’acqua in relazione al metabolismo
animale e vegetale in primo piano ... continua ad impostare una dialettica di questo tipo.
Mi spiego meglio: se inserisco piante nell’acquario tanganika non lo faccio per abbattare NO3 e PO4
ma lo faccio per farle cresacere in buona salute, ecco che gli oligoelementi diventano importanti perchè
posso permettermi di non fertilizzare l’acqua così evitando le alghe.
Gli oligoelementi, od elementi in traccia, sono commercializzati (vedi Red Sea Trace elements per il
marino) e ben dosabili (1/12 rispetto il marino), permettono di non fertilizzare e nello stesso tempo
sono utili all’organismo di pesci che in natura vi convivono (mentre nella nostra acqua non ci sono o
ce ne sono in diverse proporzioni).
E’ il classico pelo nell’uovo ?
Può essere, ma il bello di un forum è affrontare anche temi diversi, nessuno mette in dubbio la
semplicità gestionale (in questo caso dell’acqua) di un acquario per ciclidi africani, nello stesso tempo
parlarne, oltre ad essere un esercizio di comunicazione, può interessare alcuni e rendere completo l’
”humus culturale” di un gruppo di persone che hanno la stessa passione e non certo la voglia di
mettere in dubbio capacità altrui.
Ciao Fabrizio