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1-2016 Otopharynx lithobates di Wolfgang Staeck

Ma non c'è più nessuno che tiene la variante con la dorsale arancio?
Il primo litho che vidi tanti anni fa era proprio di questo tipo ed era magnifico! Ora pare scomparso dalla scena ...
 
Ma non c'è più nessuno che tiene la variante con la dorsale arancio?
Il primo litho che vidi tanti anni fa era proprio di questo tipo ed era magnifico! Ora pare scomparso dalla scena ...
Paolo, lo sai, anche in questo campo esiste la moda.
Ora va li modello "Zimbabwe". [emoji5]
Anche a me piacevano quelli con dorsale arancione anche perché hanno il corpo di un blu piu "solido" di quello proveniente da Zimbabwem


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Ma ho capito male o quelli con dorsale arancione (monkey Bay & co) non si possono più pescare da tempo? Forse è per questo che è di moda lo zimbabwe?
A veder le foto gli Orange dorsal (quelli naturali, non gli ibridi/selezioni) sono da urlo

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Dovrei andare a vedere i confini del Parco ma quelli che sicuramente senza motivazioni e permessi particolari non si possono più pescare sono i Zimbabwe Rock.
Per il resto confermo.
Gli Orange Dorsal "veri" sono da urlo.


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Dovrei andare a vedere i confini del Parco ma quelli che sicuramente senza motivazioni e permessi particolari non si possono più pescare sono i Zimbabwe Rock.
Per il resto confermo.
Gli Orange Dorsal "veri" sono da urlo.


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Ecco... Allora l'effetto è opposto a quello che pensavo... Meno si può avere un pesce e più è desiderato. Certo che noi ciclidofili siamo masochisti.
Ma gli Orange dorsal so vedono ancora in giro almeno di riproduzione o ci sono solo zr e i "tarocchi"?

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Sono rimasto un po stupito quando definisce una 100x50x50 come "vasca di grandi dimensioni", noi siamo molto piu severi....:)
 
Ultima modifica:
Sono rimasto un po stupito quando definisce una 100x50x50 come "vasca di grandi dimensioni", noi siamo molto piu severi....:)
Certo qui non si scherza! [emoji3]
È vero le dimensioni sono un po' al limite ma si parla di 1/3 senza altri pesci in acquario.
A volte noi consigliamo 1/2 più un'altra coppia (la solita Aulonocara) in 120cm

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Sono rimasto un po stupito quando definisce una 100x50x50 come "vasca di grandi dimensioni", noi siamo molto piu severi....:)

Hai toccato un argomento di cui come redattori abbiamo discusso prima delle pubblicazione dell'articolo. Sarà un tema (la dimensione delle vasche) che speriamo di toccare con l'autore nella giornata a Le Onde.


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Quello della dimensione delle vasche per le varie specie trovo sia un tema importantissimo. Se qualcuno facesse un resoconto della giornata, (magari anche breve, per capitoli), noi appassionati del centro e del sud Italia, impossibilitati a venire, gliene saremmo eternamente grati... :71:
 
Certo qui non si scherza! [emoji3]
È vero le dimensioni sono un po' al limite ma si parla di 1/3 senza altri pesci in acquario.
A volte noi consigliamo 1/2 più un'altra coppia (la solita Aulonocara) in 120cm

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Non è esatto Ivan, nell'articolo Staeck diice chiaramente che una vasca 100x50x50 è possibile mantenere un gruppo di lithobates insieme ad altri ciclidi malawi.Comuunque visto che ne avremo presto l'occasione ci ricorderemo di porgli una domanda sull'argomento ;)
 
Interessante anche la cosa degli ibridi; a quanto pare il lithobates si ibrida facilmente in natura sia con altre specie (sciaenochromis fryeri) sia con altre varietà di lithobates, in particolare (se ho capito bene) il mitico (direi quasi mitologico) lithobates sp. black "orange dorsal" sarebbe un ibrido con l'otopharynx walteri? mi pare tempo fa dibattemmo fra noi l'argomento black orange dorsal ma a questo punto, noblesse oblige, e l'opinione di Staeck è quella che conta.
 
Interessante anche la cosa degli ibridi; a quanto pare il lithobates si ibrida facilmente in natura sia con altre specie (sciaenochromis fryeri) sia con altre varietà di lithobates, in particolare (se ho capito bene) il mitico (direi quasi mitologico) lithobates sp. black "orange dorsal" sarebbe un ibrido con l'otopharynx walteri? mi pare tempo fa dibattemmo fra noi l'argomento black orange dorsal ma a questo punto, noblesse oblige, e l'opinione di Staeck è quella che conta.

Gli ibridi con altre specie delle foto dell'articolo sono artificiali.
Ma a proposito dell'incrocio lithobates/walteri, per farla sempre più difficile!, c'è da dire che secondo recenti ricerche anche il walteri apparterrebbe alla specie lithobates quindi il "black orange dorsal" ... non è un ibrido! (mah, io ci credo poco)
 
Ma quindi il Black Orange dorsal è stato osservato anche in natura (ovvero è un ibrido naturale tipo Tropheus red belly) oppure una varietà di allevamento creata a tavolino da qualche allevatore?

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La distinzione dell'O. walteri come specie diversa dal lithobates pare sia dovuta a Konings almeno secondo questo frammento di documento che ho trovato in rete (ma che non so se poi sia stato superato da altri studi):
"The population of O. lithobates at the Maleri Islands was named by Konings (1990) as a distinct species, O. walteri. Konings initially believed that this population differed significantly in several respects from those of O. lithobates, which I had based on specimens from Thumbi Island West (the holotype and paratypes) and Monkey Bay. Konings stated that his new O. walteri "...shows a close resemblance to O. lithobates, from which it differs by the noticeably shallower head" (not to my eyes!); by a longer snout (oddly given in relation to body depth instead of head length, which is the standard comparator for head measurements); and in supposedly having "slightly
Otopharynx lithobates at Nakantenga Island, photo by Ad Konings
A male Otopharynx lithobates photographed underwater at Nakantenga Island
by Ad Konings, and originally identified by him as O. walteri. A special
"Thank you!" to Ad for providing this photo and permitting its use here. thicker lips, smaller pharyngeal teeth, and more widely spaced teeth in specimens over 80 mm SL." O. walteri was further supposed to differ from O. lithobates in feeding behavior (stalking small Mbuna and eating small invertebrates taken from rock surfaces, versus feeding on particles, especially fish feces, in O. lithobates); and habitat preference (supposedly a predilection for depths greater than 15 meters / 49 feet, versus "found in much shallower regions of the biotope" in O. lithobates). However, in my unpublished dissertation (Oliver, 1984), I had documented the occurrence of O. lithobates "...from near the surface to at least 20 m" (66 feet). I also reported observing this species commonly feeding on zooplankton by picking individual plankters from the water column, and noted that stomach contents "...consisted almost entirely of planktonic crustaceans, chiefly whole animals. Diaptomid copepods predominated, but the cladoceran Diaphanosoma excisum was present in 3 stomachs" (Oliver, 1984). Thus, invertebrate feeding by O. lithobates was clearly documented. More recently, in any event, Cleaver, Konings, & Stauffer (2009)
Female O. lithobates in an aquarium, photo © by M.K. Oliver, Ph.D.
An adult female O. lithobates in an aquarium;
photo © by M.K. Oliver, Ph.D. have synonymized O. walteri with O. lithobates based on a more-detailed analysis of morphometrics (proportional measurements), which showed complete overlap between the two named forms. So, the two nominal species are now acknowledged to be one and the same, and O. lithobates is their valid name, since it was published first and so has priority."


Comunque secondo me mettere foto di ibridi "naturali" insieme a quelle di ibridi "di selezione" non contribuisce a far chiarezza su questa faccenda gia parecchio complicata....:)
 

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