• ATTENZIONE
    A seguito della migrazione dalla vecchia alla nuova piattaforma, se avete dei problemi di accesso, prima di fare dei nuovi account, inviate una email a segreteria@aiconline.it e risolvo il problema

Stimoli alla riproduzione

  • Creatore Discussione dario fassini
  • Data di inizio
D

dario fassini

Ospite
Quello che sto per scrivere è cosa risaputa, diciamo che è una ulteriore conferma a teorie abbastanza rodate.

E' successo che un mesetto fà il riscaldamento dell'aquario da 1000l si è bloccato (in realtà l'ha spento mio padre perchè diceva che faceva scattare il salvavita, impossibile)per quattro giorni. I miei acquari sono in cantina e quando me ne sono accorto (al ritorno da un viaggio) la temperatura dell'acqua era di 18 gradi. I pesci erano un po' fiacchi e scoloriti, decisi di aumentare la temperatura di 0.5 gradi al giorno per non dargli sbalzi eccessivi, morale: all'arrivo della temperatura a 23 gradi 3 opthalmo su 4 erano piene di uova, idem per due femmine di tropheus quando la temperatura era arrivata a 26.

Ieri una cosa analoga, la vasca da 250 con enantiopus e xeno era freddissima (grazie a gianni che mi ha costretto a pulire i vetri e a sentire come era fredda l'acqua). Questo succedeva alle 5 del pomeriggio. Subito ho riattivato il riscaldatore a provetta (che ci mette una vita a scaldare la vasca!!) e alla sera, zam, le 2 femmine di enantiopus che non avevano uova si sono riempite e le due xeno sembra che siano in procinto di fare dopo quattro mesi di inattività...

Molti diranno, nulla di nuovo... in raltà la domanda che spero di avervi insinuato è un'altra. vi do due giorni per capire dove volevo arrivare dopo, se nessuno indovinerà ve la proporrò.
 
Certo che 2 su 4 (le femmine di Ophtalmo) è solo un misero 50%.
[}:)]
Livio
 
Secondo me l'ultima roba che ti hanno venduto gli spacciatori, era più allucinogena del solito.
La temperatura è sicuramente un fattore che condiziona e regola gli stimoli riproduttivi dei nostri pesci. Esperienze analoghe a quella da te descritta capitano spesso. Però non ho capito cosa chiedevi con l'ultima minaccia velata!Ciao
 
Non è possibile che i pesci abbiano riconosciuto nell'abbassamento e nel relativo rialzo termico un fattore legato alle stagioni? (rimescolamenti degli strati freddi più profondi del lago durante perturbazioni stagionali). Visto che teniamo i pesci a temperature standard per tutto l'anno potrebbe verificarsi che gli stimoli legati al clima vengano sopiti. (io l'ho buttata lì)[?]
 
le opthalmo erano 3 su 4, una aveva appena sputato i piccoli. Direi che marco si è avvicinato molto alla domanda che volevo porvi. ancora 38 ore per indovinare. Nicolò mi hai dato una idea. Via con la minaccia: chi sbaglia si becca i miei piccoli di chilanga!(che dovrà pescare da solo senza svuotare la vasca:()
 
Sicuramente la "staticità" delle componenti ambientali in acquario, pone un forte freno ai ritmi riproduttivi dei pesci (per fortuna, aggiungo!!). Temperatura e luce sembrano essere i due principali fattori che modulano i cicli riproduttivi (pensiamo alle tonnellate di studi condotti sui microrganismi d'acqua dolce, come cladoceri, rotiferi etc..). Anche la riproduzione sessuale dei coralli in acquario, è avvenuta dopo l'avvento delle moderne centraline che riproducono le fasi lunari, le maree e modulano il fotoperiodo. Finchè si tenevano accesi i neon 12 ore al giorno per 365 gg/l'anno, e la pompa di movimento spingeva l'acqua sempre contro la stessa roccia, si facevano solo talee di Sarcophyton e Acropora. In ecologia, si usa spesso il termine "disturbo" + o - leggero, per indicare tutta una serie di variazioni dalle condizioni "normali", che possono fungere da stimoli/promotori/inibitori per i fenomeni riproduttivi e comportamentali in genere. Quanti Chilanga mi sono giocato![:p] Dario, in che vasca tieni Enantiopus e Xeno (dimensione, arredamento etc..).Ciao e grazie
 
Purtroppo per loro li tengo in una vasca del cavolo, 150*50*45h arredata con quattro/cinque centimetri di sabbia fine e un po' di vallisneria spiralis per dividere un po' i territori. Luce 2 da 36 e una da 25, filtro interno con pompa da 800l/h. Comunque sei ancora a tempo per "vincere" i chilanga.

Livio secondo mè non si sbilancia perchè teme i chilanga nelle sue vasche:D!
 
Ci riprovo.

o pensato a questo. Durante la stagione delle piogge i fiumi immettono acqua decisamente più fredda nel lago. Nelle zone tropicali la riproduzione di molte specie avviene durante questo periodo o nella fase immediatamente successiva, cioè quando, passate le piogge la temperatura torna lentamente a salire. E' possibile che i tuoi pesci abbiano riconosciuto nell'abbassamento e nel successivo rialzo termico proprio una di queste fasi, innescando così quei meccanismi riproduttivi scritti nel loro codice genetico.

Qualora li avessi vinti gira i Chilanga a qualcun altro, perché i miei Nkonde yellow non gradirebbero altri intrusi.;)
 
Mi spiace marco ma dovrai allestire una nuova vasca per i chilanga!
Esatto, la mia considerazione riguardava proprio i cicli riproduttivi dei pesci nel lago. Soprattutto quelli di alcune specie appartenenti al genere xenotilapia. Capita spesso infatti che anche in acqurio tendano ad avere cicli riproduttivi di 3-4 mesi per poi fermarsi altri 3/4 e poi ripartire. Avete mai notato cicli simili con altre specie?
 
Uao! io in effetti o un vecchio conto in sospeso con i chilanga, ma per ora sono costretto (problemi di spazio) a declinare l'offerta.

I miei Tropheus hanno questi cicli. Ora ad esempio sono fermi ma in passato ho avuto anche diverse femmine gravide contemporaneamente. Non mi sono mai soffermato molto su questa cosa in effetti e cercherò di studiare il modo di sollecitarli. L'unico problema è quello di non stressare i pesci e soprattutto di non farli ammalare!!![V]
Negli Aulonocara in passato avveniva la stessa cosa. Penso che studierò la faccenda. Grazie dello stimolo!;)
Alla prossima.
Marco
 
finalmente riesco a rifarmi vivo!!
alcune precisazioni per la discussione:
-la vasca degli enantiopus di darionon è allestita con qualche vallisneria.....è letteralmente invasa dalle vallisneria..per non parlare della crescita algale...quando l'ho vista l'ultima volta era un contenitore verde con dentro dell' acqua!!!!!.....comunque funzionalissimavisti i risultati!!!
-non consiglio a nessuno di venirsi a pescare i chilanga....questo implicherebbe un lavoro di estrazione rocce degno dei lavori forzati!!!...dado che ci sono dentro rocce che pesano + di me!!..in realtà dario sta solo tentando di fregarvi per farvi lavorare a gratis...io gli avevo dato la disponibilità ad aiutarlo quando avrebbe dovuto pescare i piccoli, e me ne sono già pentito.....ho acquistato un biglietto aperto per il messico, e non appena mi chiama parto!!
-in merito ai "cambiamenti ambientali" settimana scorsa ho spostato le nasuta tiger, che prima stavano in una vasca con le ventralis cambimbwa ed erano totalmente sottomesse, in una vasca da 500L e subito il maschio si è scavato il suo bel cratere (vedi altra discussione) e a cominciato a stressare le ophtalmo zongwe che prima vivevano in beatitudine (devo dire però che queste non sono ancora adulte)
gianni
 
Rispondo con ritardo dopo aver controllato di esser scampato al pericolo "Chilanga".
:D
Qualcuno ha mai controllato se le deposizioni avvenissero in sincronia dei cicli lunari? In un vecchio articolo del 1990 alcuni studiosi ipotizzavano che nei Lamprologini la concomitanza delle riproduzioni con i cicli lunari fosse uno dei fattori di mantenimento della monogamia. Altri hanno cercato di vedere se tale fenomeno fosse confermato anche negli Eretmodini, ma i risultati sono contradditori (alcuni dicono di si altri no).
A livello personale ho avuto la sensazione che la luna piena influisse sulla riproduzione dei Cyprichromis, ma non ho mai tenuto un diario. Avete esperienze?
Livio


Citazione:Messaggio inserito da dario fassini

Livio secondo mè non si sbilancia perchè teme i chilanga nelle sue vasche:D!
 
In un vecchio articolo del 1990 alcuni studiosi ipotizzavano che nei Lamprologini la concomitanza delle riproduzioni con i cicli lunari fosse uno dei fattori di mantenimento della monogamia.
Potrebbe essere un'idea, ma perchè in acquario i cicli durano così tanto?
La mia idea è che i pesci portano ad uno stato di premature solo un tot numero di uova, si ingrassano ed emettono per circa 3/4 volte. Dopo questo ciclo c'è un ciclo di recovery che riforma le gonadi premature. Sono congetture molto campate in aria...
Sarebbe interessante vedere come variano le gonadi femminili in acquario, se qualcuno a un po' di pesci da sacrificare mi rendo disponibile ad esaminarle...
 
Citazione:Messaggio inserito da giannighezzi
[io gli avevo dato la disponibilità ad aiutarlo quando avrebbe dovuto pescare i piccoli, e me ne sono già pentito

Il congresso si avvicina Gianni...:D, prepara il voltaren per la schiena...
 
beh io non sono sicuramente un esperto come voi però mi verrebbe da dire che la simulazione in vasca di periodi di stress tramite abbassamento della temperatura e, aggiungo, poco cibo, sicuramente favorisce la riproduzione.
In tutte le specie animali e vegetali la riproduzione può essere provocata in questo modo in quanto l'istinto primordiale della riproduzione per la conservazione della specie (unico obbiettivo) viene fuori maggiormente proprio in condizioni di stress cioè quando i genitori sentono che potrebbero essere in pericolo di sopravvivenza e quindi si "affrettano" a riprodursi....

ciao
Pino
 
Da un certo punto di vista è dimostrato che lo stress (per esempio le guerre) nell'uomo provocano un aumento delle nascite. in realtà però quasi tutti i casi che ho in mente di periodi riproduttivi sono regolati in modo che i piccoli nascano quando la disponibilità di cibo è massima. In questa ipotesi si può azzardare che l'aumento della temperatura porti ad un aumento del fitoplancton e quindi ad una immissione di energia nella catena trofica... Boh la cosa è piuttosto complessa, è difficile fare supposizioni senza riferimenti sul campo...

They say jump, you say how high?
 

Guida Ciclidi


Nuova edizione Ordinala

Anteprima bollettini


Numero 1/2024

• Lethrinops sp. “auritus lion” Lion’s Cove di Morgan Malvezzi
• Coptodon louka. Un pesce di grande adattabilità di Michel C. W. Keijman
• Tropicali in toscana di Lorenzo Tarocchi e Mario Donida Maglio
• La sfida con il pH. La mia esperienza con Apistogramma mendezi. di Stefano Moneta


Arretrati
Indietro
Alto