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Good Morning Vietnam ...

Il tempio di Tay Ho e gli alberi "heritage" del Vietnam ..

Ciao,

Secondo la VACNE (Vietnamese Association for Conservation of Nature and Environment) gli alberi "Heritage" (letteralmente eredità) sono - In Viet Nam - oltre 970 (!!!) alcuni dei quali assommerebbero ad oltre mille anni di vita (!!!).

Uno di questi, un Ficus benjamina immenso le cui dimensioni nelle foto si possono solo immaginare, vive ne tempio Tay Ho di Hanoi (sulle sponde del lago Ho Tay, il più grande di Hanoi). Dell'albero e del tempio non so praticamente nulla ma dopo esserci arrivato nel corso di un "vagabondare scooteristico notturno" mi sono trovato di fronte ad un ambiente quasi, mistico che mi ha spinto a condividere almeno le immagini, in attesa - sperabilmente - di saperne di più.

Silenzio quasi assoluto, incenso che "brucia" davanti alle costruzioni votive, temperatura gradevole, lieve rumore di acqua lungo il bordo del tempio che si tuffa in acqua, il suono delicato (del classico "scacciaspiriti" locale) enerato dal vento sottile della sera che si muove tra i rami, una coppia di giovanissimi locali raccolti in preghiera ... mi sono sentito quasi fuori luogo. Ho cercato di essere meno invasivo possibili, spero di essere riuscito!

LE FOTO:

1) Un grande cartello che vuole spiegare (pur stringatamente),
2) La vista entrando,
3) Le grandi campane - devo approfondire la questione ... - sono molto spesso presenti nei luoghi di culto,
4) Sinceramente non saprei dire: si nota una decorazione molto strutturata. I supporti ricordano, in certo qual modo, il dragone (simbolo considerato portafortuna in tutto il sud-est asiatico) e l'araba fenice, considerati - insieme alla tartaruga e all'unicorno - animali sacri della tradizione vietnamita.

In attesa, sperabilmente, di approfondire ecco le immagini: poche ma la luce bassa e raccolta e la (mia) impossibilità di usare una reflex con flash (pesano troppo sulla mia spalla reduce dall'operazionale) mi hanno limitato leggermente. PECCATO!

Francesco

PS: http://www.vacne.org.vn
 

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Ciao,

Secondo la VACNE (Vietnamese Association for Conservation of Nature and Environment) gli alberi "Heritage" (letteralmente eredità) sono - In Viet Nam - oltre 970 (!!!) alcuni dei quali assommerebbero ad oltre mille anni di vita (!!!).

Uno di questi, un Ficus benjamina immenso le cui dimensioni nelle foto si possono solo immaginare, vive ne tempio Tay Ho di Hanoi (sulle sponde del lago Ho Tay, il più grande di Hanoi).

In attesa di una pronta guarigione, se ti interessano pure gli alberi ti consiglio di visitare il lambir hill national park in borneo, vicino a miri e al confine con il brunei in sarawak . Ci sono quasi un centinaio di specie di ficus e probabilmente c'è la più alta biodiversità "verde" al mondo, superiore pure all'amazzonia ecuadoriana. Da hanoi c'è air asia che raggiunge molti posti/isole di quella parte dell'asia e pure australia o giappone. E' una low cost ma superiore a molte nostre compagnie di linea. Non so adesso, perché non sono più aggiornato (è un po' che non ci vado), ma negli spostamenti asiatici ho speso sempre fra 1 e 5€ a volo e per le tratte molto lunghe sui 30€. Naturalmente sto parlando di ferie (magari da abbinare con visita a barriere coralline) o weekend lunghi.

Ciao Enrico
 
Enrico,

Della biodiversità verde (asiatica o meno) so poco, molto poco per cui vado abbastanza "a logica" anche se in questo genere di cose la "logica" spesso fa rendere dei grossi "granchi" ...

Air Asia: mai sperimentata (ancora) ma una amica che vive a Singaropre mi ha detto un gran bene ... spero, una volta passati gli acciacchi, di poter periziare di persona! ... :104:.

Lascio con una foto "ittica": non è un negozio di acquari ma il banco del supermercato, decisamente diverso da ciò cui noi siamo abituati ... Trovo particolarmente intriganti le Channa della vasca centrale.

Francesco
 

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Lascio con una foto "ittica": non è un negozio di acquari ma il banco del supermercato, decisamente diverso da ciò cui noi siamo abituati ... Trovo particolarmente intriganti le Channa della vasca centrale.

Anche se i testa di serpente (come pure i pesci lupo in sud america) non mi piacciono granché, sono uno dei piatti famosi della cucina vietnamita. Ti capiterà sicuramente di mangiarli in zuppa, brasati o grigliati.

Ciao Enrico

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Ciao

In realtà spero di poter allevare - anche brevemente - uno "Snake Head"!!! ... :104:.

Francesco

PS: ovviamente lo mangerò anche!
 
Ciao

In realtà spero di poter allevare - anche brevemente - uno "Snake Head"!!! ... :104:.

Francesco

PS: ovviamente lo mangerò anche!

In vietnam dovrebbero esserci una decina di specie. Se hai un laghetto, magari molto più grande di quello che avevi in cda risulta tutto più facile. Le micropeltes sono uno spettacolo, dovrebbero esserci anche in vietnam: https://www.youtube.com/watch?v=LnNHozXqnyM (a spasso con i piccoli in un giardino di singapore)

Ciao Enrico
 
Enrico,

Ho le vasche (RIO400 & "cinese") che avevo ad Abidjan, idem per il laghetto: stanno navigando dall'Africa verso Hanoi (e credo che, visti i tempi, stiano venendo ... a remi!!!). Il laghetto "cuba" circa 1.000 litri ma in quest'ultimo moglie e figlio "pretendono" le Koi (qui diffusissime, per altro). il RIO400 è destinato ad un giovane Arowana (con le speranza, neppur troppo segreta, di riportarlo in Italia) ecco - celermente ... - spiegato perchè ... "spero"!

Francesco

PS: a meno - ma non credo sarà il caso ... - di non comprare un'altra vasca ... :104:
 
In attesa di andare "per fossi" ...

Ciao,

... vado di Pagoda in Pagoda!!! :104:.

La Pagoda Trang Quoc è la più antica, fra le moltissime, di Hanoi. Nasce nel VI secolo, ad opera dell’imperatore Ly Nam De, nel 1615 a seguito dello straripamento del Fiume Rosso (corso d’acqua che ancora oggi attraversa la città) e dei conseguenti danni il tempio viene trasferito a Kimn Ngu (che significa “golden fish” ovvero il nostro … pesce rosso) un isolotto di Tay Ho (West Lake) dove si trova ancora ai nostri giorni. Una piccola strada collega l’isolotto e la pagoda alla “terra ferma". Gli ultimi restauri risalgono al 1815 (!!!).

Numerosi sono stati gli eventi che hanno visto la Pagoda come teatro dei medesimi, tra essi vale vale la pena di ricordare almeno la fondazione da parte del Maestro Thin Tri Giac Quan della corrente di pensiero oggi nota come Buddismo Zen, (durante la seconda dinastia Le), le sue spoglie dimorano ancora nella Pagoda Tran Quoc.

Siamo nel periodo della “Festa di Mezzo Autunno” (in vietnamita Tét Trung Thu), all’uscita una infinità di venditori offre piccoli animali che vengono rilasciati (previo acquisto, mascherato da offerta, per una modesta cifra) nel lago stesso. Si ritiene che il gesto sia beneaugurante, la tradizione è molto sentita e va rispettata ma (piccole tartarughe, pesci rossi e non solo) tutto finisce nel lago ed aumenta l’impatto “alieno” sul medesimo.

Si ritiene che il rispetto di tale tradizione sia stato l’elemento scatenante (un rilascio incontrollato) o tra gli elementi scatenanti dell’invasione da parte delle Channa delle acque dolci di mezzo mondo.

A proposito della “Festa di Mezzo Autunno”, secondo la leggenda che la moglie di un uomo chiamato Cuội un giorno urinò casualmente su un albero di fico sacro. Subito dopo aver dissacrato l'albero, la donna si sedette su uno dei tre rami principali, allorché il fico iniziò a crescere vertiginosamente raggiungendo, addirittura, la luna dove la donna si trovò confinata. Ogni anno, durante la festa di metà autunno, i bambini accendono delle lanterne a forma di stella e si muovono in processione, in modo da mostrare alla moglie di Cuội la strada per tornare sulla Terra.

La festa di metà autunno vietnamita contempla anche la cosiddetta “danza del Leone” durante la quale gruppi di danzatori si esibiscono per le strade e, bussando alle porte delle case, chiedono di poter intrattenere gli occupanti delle stesse. Se questi acconsentono ha inizio, da parte del “leone” una danza rituale e beneaugurante al termine della quale, in cambio, i danzatori ricevono un compenso simbolico in segno di gratitudine.


Il resto lo lascio alle foto ed alla vostra immaginazione.

Francesco

PS: è consuetudine "arredare" giardini, fontane (ma anche ... acquari!) con oggetti che ricordino la vita tradizionale di queste contrade: piccole pagode, ponticelli, vecchi saggi immersi in profonde riflessioni, immagini del Budda sono fra le scelte più gettonate ...in immagine (n° 6) c'è un figurino in abito tradizionale a cavallo di un "bufalo d'acqua", altra millenaria presenza della zona, che fa bella mostra di se in una delle fontane della Pagoda di Trang Quoc.
 

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Mi unisco agli "in bocca alla tigre" per il tuo problema fisico e mi complimento per le interessantissime foto e per i reportages! Alla fine, per l'AIC,
è come avere un corrispondente estero sempre in movimento...
 
Ciao, le tartarughe nel contenitore rettangolare sono tutte Chelydra Serpentina (azzannatrice)?


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Enrico,

Della biodiversità verde (asiatica o meno) so poco, molto poco per cui vado abbastanza "a logica" anche se in questo genere di cose la "logica" spesso fa rendere dei grossi "granchi" ...

Air Asia: mai sperimentata (ancora) ma una amica che vive a Singaropre mi ha detto un gran bene ... spero, una volta passati gli acciacchi, di poter periziare di persona! ... :104:.

Lascio con una foto "ittica": non è un negozio di acquari ma il banco del supermercato, decisamente diverso da ciò cui noi siamo abituati ... Trovo particolarmente intriganti le Channa della vasca centrale.

Francesco

Dovrebbero essere Micropeltes o Diplogramma, ma direi più le prime.


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NON tutto ...

Ciao,

... ma DI TUTTO! Si trova - a quanto sto capendo ovunque - in questo paese: vasche che straripano di Phractocephalus hemioliopteurs (Red Tailed Catfish), Lepisosteus, Arapaima, e chi più ne ha più ne metta ...

Personalmente ritengo che, raggiunta una certa taglia, i "soggetti pinnuti" transitino dalla vasca alla padella! Qui usa dire che SE ha quattro zampe e non è un tavolo: SI MANGIA! Se ha le ali e non è un aereo: SI MANGIA! SE ha le pinne e non è un sub, SI MANGIA! E gli esempi potrebbero continuare ...

Torniamo a noi: concordo con l'identificazione - in alternativa ... Macrochelys dorsigera - della piccola tartaruga che tengo in mano, per me la "chiave identificativa" è stata la lunga, sottile, cosa (che però in foto non si vede). Comunque opterei per la prima opzione. Mi preoccupa però, forse frutto di una riproduzione in loco, il numero di "pari dimensioni" nella ciotola: basta qualche fuga/rilascio sconsiderato e ... PAF!!! Oltre tutto visto il peso della tradizione di cui parliamo credo che il rischio sia elevato, MOLTO!

Quanto alle Channa - nuovamente opterei per Channa micropeltes anche io - il discorso è diverso. Esiste qui una fiorente attività di itticoltura "dedicata" alle Channa, in particolare C. micropeltes e C. Argus (che difatti sono in vendita a scopo alimentare quasi ad ogni angolo di strada). Inoltre molte Channa "originano" in zona ...

Francesco

PS: per inciso - dovendo essere utilizzata a scopo votivo - la "bestiola" costa, praticamente, euro ... UNO! ... ... ... OhohOhohOhoh.
 

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La provincia di Ninh Binh, Hoa Lu e Trang Han. Parte 1 - Hoa Lu

Ciao,

Prima - acciacchi permettendo - uscita "sul campo". Per motivi prudenziale ci siamo tenuti abbastanza "abbottonati" ma la giornata, comunque, è stata piena per cui vi "riporterò" in due volte almeno. Cominciamo:


  • QUANDO: 30.09.18:
  • DOVE: PROVINCIA DI NINH BINH (Nord Viet Nam):
  • COME ARRIVARE: non è difficile circa un’ora – traffico permettendo, divincolarsi dal tentacolare traffico della città può richiedere un po' di pazienza ed influire sui tempi di spostamento – di guida da Hanoi, strada in buona/ottima condizione. Distanza circa 90 Km da Ha noi.

Al mattino: il sito di HOA LU, l’antica capitale del Viet Nam prima che venisse trasferita (17° secolo) all’attuale Hanoi.

Nel breve giro della zona oltre ad aver appreso la storia del luogo fatta di ammazzamenti, usurpazioni, atti di vigliaccheria e di eroismo, amori ed odi profondissimi (il tutto narrato con toni, a tratti, da “saga epica”) abbiamo fatto visita tra gli altri, del tempio dedicato al re Tien Hoang della dinastia Dinh. Tale visita mi ha portato a comprendere la differenza - nella cultura vietnamita - fra TEMPIO e PAGODA.

Spendo, al riguardo, due parole su tale differenza: il “Tempio” è un ambiente destinato alla celebrazione di un benefattore della nazione e/o del popolo (ed è inteso nel senso più vasto del termine: chi ha fatto cessare un’epidemia, ha liberato il paese da presenze straniere, posto fine disordini, carestie …), nel nsotro caso celbra un re che ha avuto notevole importanza nella storia, remota, del paese. La “Pagoda”, invece, è un luogo di culto dove ci si raccoglie in preghiera. A tal proposito riporto che si stimano presenti, nella sola Hanoi, oltre duemila pagode!!!

Tipicamente un tempio (ed una pagoda) vietnamita ha un ingresso a "tre vie": temporibus illis quella centrale era destinata al re, alla sua famiglia ed ai dignitari di corte. Gli "altri" entravano dalla porta sinistra (carichi delle proprie manchevolezze) per uscire - successivamente - da quella destra (mondati da ogni peccato), io che re non sono ho ripettato la regola entrando a sinistra ed uscendo a destra 8non tutti lo fanno ma ho avuto l'impressione che i lcoali apprezzino).


Intervallo: pranzo “deboluccio” (eufemismo). Il piatto forte sarebbe dovuto essere la "capra" (di una particolare specie "quasi endemica" del luogo), ho commesso l'errore di pensare al nostro abbacchio/capretto al forno con patate e mal me ne è incorso: è stato servito, tra l'altro, una sorta di "caprone" stufato/bollito da mangiare con accompagnamento di carambole (Averrhoa carambola, nota localmente come "star fruit" in ragione della sua forma stellata molto particolare) dall'improbabile sapore asprigno.

Parimenti caratteristico è il frutto dal caratteristico colore giallo - stavolta dichiaratamente NON commestibile - noto come la "Mano del Buddha" che ricorda, nell'iconografia locale, la mano del Buddha raccolto in preghiera (vedere foto 5).

Francesco

PS: di Tran An, per non farla troppo, pesante ne parlo in altra occasione ... :104:
 

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La provincia di Ninh Binh, Hoa Lu e Trang Han. Parte 1 - Trang An

Ciao,

Rieccomi ... :104:.

Al pomeriggio: la zona di TRANG HAN (e le relative grotte): Si tratta di un ambiente costituito da un complesso di montagne di origine carsica, di grotte e di zone acquatiche molto peculiare e classificato come “World Cultural and Natural Heritage”.

Visitiamo al suo interno il complesso sacro noto come “Pagode of High Mountain God” (Thàn Cao Son in lingua locale. La Pagoda del “Dio delle Alte Montagne”) che consta, assieme ad altri elementi minori, di una Pagoda “nuova” (di notevoli dimensioni, in foto) ed una pagoda “vecchia” di dimensioni, a sua volta, molto più minute.

Si naviga – in tutta la zona - su piccole barchette a remi, in legno e dal fondo piatto, spinte gagliardamente dai locali (indifferentemente uomini e donne anzi, ma molto più spesso queste ultime), l’assenza di corrente rende meno gravoso il compito che però – specie nei momenti di più elevata temperatura e sole battente – deve, comunque, essere impegnativo. Acque calme, fresche e chiare si incuneano fra le formazioni montuose e all’interno di grotte “contorte” e, a tratti di difficile, transitabilità. La pressione antropica è ridotta al minimo possibile da pressanti controlli, a differenza di quanto accade ad Hanoi dove ognuno (autoctoni ed alloctoni, per non fare torto a nessuno) dispone dei sui rifiuti come meglio crede, solitamente “depositandoli” … dove capita!!!

Durante il giro (circa tre ore) si apprezza la natura scoscesa delle formazioni montuose e la vegetazione abbondantissima che rendono difficili, e più che altro episodici, gli avvistamenti (di fauna locale) che infatti si limitano ad alcuni uccelli acquatici (lontani ma non particolarmente schivi in ragione del modesto disturbo che viene loro arrecato abitualmente). Sotto il pelo dell’acqua su un “letto” (abbondantissimo) di vegetazione che potrebbe essere Ceratophyllum (C. demersum?) muovono veloci sagome scure che provo ad identificare come carpe e/o ciprinidi.

Concludendo vale la pena di aggiungere – a titolo di curiosità – che la zona fu scelta, assieme ad altro, come ambientazione di una scena del film (il remake in tempi recenti, per la verità) King Kong.

Francesco
 

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Africa ed Asia ...

Ciao,

... l'uno contro l'altra armate (cit. Alessndro Manzoni).

Io ero - e sono tuttora, irrimediabilmente ... - ammalato di Africa BEN PRIMA di andare in Costa d'Avorio! L'Africa è cosa cosa strana, alle volte incomprensibile, che ti "prende" o "non ti prende" e nessuno dei due (chi viene preso e chi non) riesce a comprendere l'altra posizione.


Sto cominciando a realizzare le differenze fra Asia ed Africa, più ci penso e più mi rendo conto che sono abissali: In Asia sono nate alcune delle maggiori civiltà e religioni che hanno fatto la storia del mondo in Africa è nata (e vi regna tuttora) la stregoneria. Sino a tempi relativamente recenti, in buona parte dell'Africa sub-sahariana, non esisteva neppure la scrittura!


In Asia ci sono infiniti simboli ben auguranti che occhieggiano ovunque e vengono utilizzati per augurare il bene (ai propri amici, al proprio paese a chiunque si abbia caro) di continuo.

In Africa infiniti sono - più nascosti, ma allenando l'occhio si riesce, pian piano, a coglierne alcuni - i simboli della stregoneria e del "lato oscuro". Il ricorso alle pratiche del "sorcier" (l'officiante dei riti della magia nera, per capirci) è prassi comune e ricorrente. Le pratiche sciamaniche (alle volte molto "forti") tese ad augurare il male ai propri nemici (militari, politici, religiosi, sportivi ma anche ... ai propri congiunti) sono prassi comune.

Che poi esse, al pari dei simboli bene auguranti asiatici, sortiscano il loro effetto è tutto da dimostrare ma - inevitabilmente - resta la "frattura", probabilmente insanabile. l'Asia è una questione di "testa", L'Africa è una questione di "pancia". Sono, in buona sintesi, la razionalità (Asia) contro l'istinto (Africa): se sei uno - qualche che tu sia - NON puoi, per forza di cose, essere l'altro. Io mi sento africano.

Francesco
 
C'è traffico ...

Ciao,

... nelle strade di Hanoi!

L’elemento fondamentale del traffico di hanoi è il c*sano o, per dirla pulita, il caos. La sola regola che esiste è che … NON CI SONO REGOLE!!!

Ragazzi, ma non solo, che zigzagano, a velocità da circuito, sui marciapiedi cercando di fare “prima”? … VISTO!!!
Camion “inferociti” che ti puntano senza un attimo di esitazione? … VISTO!!!
Stradoni infiniti da attraversare alla “spero in Dio” … VISTO!!!

L’ingrediente fondamentale del traffico di Hanoi è lo scooter (si stima ne siano in circolazione fra 4,5 e 6 milioni. Nel secondo caso, praticamente, OGNI vietnamita possiede uno scooter. La popolazione di Hanoi è valutata sui 7,5 milioni di abitanti). Uno sciame ronzante, e puzzolente, si addensa alla “linea di partenza” … un semaforo rosso (rispettato in maniera molto teorica!!!) ogni bassezza, nessuna esclusa, è lecita per migliorare la propria posizione sulla griglia di partenza: vecchiette? Mamme con bambini? Persone che trasportano merci? Bah, cui prodest …

Al verde lo scatto è fulmineo e sincrono, manetta spalancata e via. Se per caso qualcuno proviene in direzione opposta (che abbia ragione o torto è assolutamente ininfluente) inizia una sorta di duello rusticano: nessuno cede poi, quando la distanza tra i contendenti è misurabile in micron, c’è uno scatto fulmineo a schivare … SPERANDO CHE OGNUNA VADA NELLA DIREZIONE OPPOSTA!!!

In Viet Nam i semafori scarseggiano (ed i pochi presenti, visto il modestissimo rispetto delle loro funzioni hanno pesanti crisi di identità) quindi, stante quanto sopra, “come” si attraversa. Semplice – una volta aver dimenticato che un conduttore di qualsiasi mezzo prenda in considerazione l’uso dei freni – si “entra nel flusso” e si avanza mantenendo (cercando di mantenere) una velocità costante. La marea ti scivola intorno come il fiume che scivola, aprendosi, lungo le pietre del greto. Il punto debole è, statisticamente accade, l’errore di valutazione. Non importa di chi …

SUGGERIMENTO: scegliersi – prima di attraversare - un P.L. (Pratico Locale) e seguirlo, al caso usarlo come … “scudo umano”!!!

Ma perché tutto ciò? Semplice: infrastrutture viarie inesistenti e mezzi pubblici parimenti poco diffusi (eufemismo). Immaginiamo, ad esempio, Londra senza la sua “underground”.

Ma perché lo scooter regna incontrastato? Beh, da info assunte ma non confermate, sembra che la tassazione sui veicoli a quattro ruote arrivi al 200% del loro valore commerciale (al fine di limitarne la distribuzione in una situazione di viabilità oltremodo precaria). Questa illustre “ponzata” fa si che scooter UBER ALLES!

Devi accompagnare i ragazzi a scuola? Se lo scooter ha il portapacchi puoi caricarne anche quattro in caso contrario ti limiti a tre.
Devi portare tuo figlio, di pochi mesi, dal pediatra? Beh, puoi imbullonare un seggiolone allo scooter oppure usare un apposito zainetto! Gemelli? Che problema c’è? Zainetto avanti e dietro!!!
Devi spostare (hai cambiato casa) tutto il tuo mobilio? Animo! Sullo scooter trova agevolmente posto un letto matrimoniale o un frigo a due ante.

Un fiume di mezzi in movimento invade ogni angolo, anche il più remoto, con un carico enormemente superiore anche alle più ottimistiche stime tecniche del conduttore (e sovente con freni opinabili) … l’arte della “schivata” è, ad Hanoi, coniugata a limiti estremi della destrezza anche perché una frenata fuori concerto porterebbe un congruo numero di coloro che ti seguono a conficcarsi uno nell’altro ed infine, in blocco unico, su di te!

Lo strumento principe per segnalare – in questo magma metallico - le proprie intenzioni è il clacson: ma lo suonano tutti, ragione per cui … esistono avvisatori acustici da veri “cultori del caos”: sono programmati in modo che una pressione dell’apposito comando, emetta una serie di svariate note combinate (la Cucaracha, ma anche la V di Beethoven …) e sono dotati di memoria per cui a seguito di ripetute pressioni ripetono il ciclo per tante volte quante sono state le dette pressioni … WELCOME TO HANOI!

Francesco
 
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Facite ammuina recitava un ordine dalla Marina Borbonica, e qui sembra essere la stessa cosa!!!

Francesco

PS: FACITE AMMUINA!!!

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Numero 1/2024

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