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crescita in acquario di pesci tanganika

prendo spunto da ciò che ha scritto paolo, apro la discussione.
hai una teoria sul fatto che i ciclidi di riproduzione non sono mai grandi come i selvatici?
ti riferisci a tutte le specie del lago o solo ad alcune...l'hai osservato su molti esemplari?
....mi incuriosisce molto....
gianni
 
Ciao Gianni
credo che il problema della crescita modesta degli esemplari riprodotti riguardi solo alcuni gruppi di Ciclidi, direi gli alghivori. Pensiamo ai Tropheus. Da studi condotti a Mpulungu un Tropheus nei primi 3 anni di vita raggiunge i 7 cm (di lunghezza standard, dalla punta del muso fino al peduncolo caudale). In acquario invece i 7 cm direi che i Tropheus li raggiungono in meno tempo. Poi in acquario succede qualcosa ed i Tropheus rallentano. Perché? Credo che la questione stia nel tipo di cibo che forniamo ai nostri pesci. Manca qualcosa. Nota che invece nel caso dei pesci del Malawi non si hanno problemi di questi tipo. Basta pensare agli Mbuna giganteschi (e "deformati") che spesso si vedono nelle vasche degli appassionati. In natura non ci sono mai esemplari così grandi (credo che in natura muoiano prima). Invece nel lago Tanganica i Tropheus adulti di notevoli dimensioni si vedono. Così come Cyathopharinx. In cosa sbagliamo? Non lo so. Suggerimenti? Sarebbe bello capire come crescono i Tropheus in laghetti all'aperto dove di alghe ce ne sono a volontà (ovviamente si parla solo dell'estate:D). Sono sempre rimasto impressionato da Tropheus selvatici visti nelle vasche degli importatori che per dimensioni somigliavano a "tonni" [:p]! Il sospetto è che siano allevati in vasche all'aperto (alcuni esportatori lo fanno e non vedo nulla di male se non che alcuni dicono che Ciclidi allevati così sono più aggressivi, ma mi baso solo su sentito dire), ma ovviamente non ne ho la certezza.
Livio


Citazione:Messaggio inserito da giannighezzi

prendo spunto da ciò che ha scritto paolo, apro la discussione.
hai una teoria sul fatto che i ciclidi di riproduzione non sono mai grandi come i selvatici?
gianni
 
sospettavo anche io fosse un problema di alimentazone ma mi chiedo se anche la luce influisca in qualche modo sulla crescita dei pesci, in particolare sulla struttura ossea, non so perche ma l'illuminazine artificiale non mi ha mai convinto fino in fondo.
altro quesito; i cicli lunari influiscono in qualche modo sui pesci???
io credo che qualcosa facciano
ritornando al discorso di prima bisognerebbe provare ad allevare degli alghivori in una vasca esposta costantemente a luce naturale.
 
A me risulta strano che ci siano solo problemi di alimentazione, non mi sembra di aver letto da qualche parte che negli anni i tropheus cambino dieta. E' tuttavia strano che questi fenomeni avvengano quasi esclusivamente con pesci alghivori del Tanganica. Penso che l'argomento sia comunque molto interessante e spero che chiunque abbia delle ipotesi le posti sul forum...
 
Una ridotta crescita degli esemplari nati e cresciuti in acquario si riscontra spesso anche nei Discus, il che sembra dovuto soprattutto alla qualità dell'acqua ed in particolare alla concentrazione eccessiva di nitrati che riducuno la capacità dei pesci di assimilare l'ossigeno presente nell'acqua e quindi creano una generale condizione di malessere che si manifesta in una crescita ridotta e non armoniosa del pesce.
 
Anch'io non credo che sia solo alimentazione.
Per quanto riguarda il cambio di alimentazione non ricordo di aver letto nulla. Magari cambia qualcosa a livello fisiologico, ma questa è solo una fanta ipotesi.
Livio


Citazione:Messaggio inserito da dario fassini

A me risulta strano che ci siano solo problemi di alimentazione, non mi sembra di aver letto da qualche parte che negli anni i tropheus cambino dieta. E' tuttavia strano che questi fenomeni avvengano quasi esclusivamente con pesci alghivori del Tanganica. Penso che l'argomento sia comunque molto interessante e spero che chiunque abbia delle ipotesi le posti sul forum...
 
l'eccessiva quantità di nitrati non credo però rientri nelle influenze sulla crescita, dato che do per scontato che si da per scontato che una vasca funzionante e seguita abbia un basso contenuto di nitrati, al limite quello può essere un errore nostro, che poi va a danneggiare una crescita corretta del pesce
gianni
 
Secondo le mie esperienze con i discus, già livelli di 50mg/litro possono influire sulla crescita e sulla salute dei pesci. Tale concentrazione di nitrati sono sicuro che è riscontrabile in molte delle nostre vasche di comunità.
E' anche vero che i Discus vengono tenuti ad una temperatura più alta (29-30°C) il riduce ulteriormente la disponibilità di ossigeno nell'acqua.
...Sicuramente nei luoghi di origine la concentrazione di nitrati è minore di quella che si riesce a raggiungere nelle nostre vasche.
 
Elevati tassi di nitrati(>20-30mg/L), non SECONDO ME o PRIMO TU, rallentano i tassi di crescita in numerose specie ittiche (in bibliografia troviamo studi approfonditi su trote, salmoni e altre specie dolciacquicole nostrane e tropicali).I meccanismi fisiologici e molecolari alterati da questa sostanza, non sono tutt'ora noti in modo definitivo. Nelle vasche domestiche, reputo molto arduo chimicare acque con un contenuto inferiore ai 20-30mg/l di nitrati. Occorrono impianti goccia-goccia alimentati con acqua prodotta da BUON impianti ad osmosi inversa (ed integrata con opportuni sali, anch'essi privi di nitrati o sostanze che possono diventarlo se ossidate). Sono molti pochi, infatti, gli acquedotti ed i pozzi nel nostro paese che possono vantare un contenuto di nitrati nelle loro acque inferiori ai suddetti valori(non a caso la normativa italiana fissa a 50mg/l la soglia massima di nitrati che possono essere contenuti nell'acqua della rete idrica domestica, contro ai 5 mg/l della normativa europea!!). Nei nostri acquari (spesso privi di sistema goccia-goccia per i cambi d'acqua, sempre sprovvisti di filtri DENITRATORI-in quanto ingestibili dall'acquariofilo-, e con grandi filtri biologici, enormi produttori di nitrati) si vanno ad aggiungere una complessa serie di molecole organiche derivanti dal normale metabolismo dei nostri pesci. Tali sostanze (catecolamine, chinoni, amminoglucidi etc..), sembrano avere un effetto inibitore sulla crescita corporea delle specie ittiche, ben maggiore di quello imputabile ai soli nitrati. Io mi stupisco che i nostri pesci, evolutisi in volumi d'acqua enormi, spesso caratterizzati dalla presenza di "tracce" di sostanze diverse dai puri ioni minerali, continuino a crescere e riprodursi nelle nostre brodaglie che diamo per scontato essere eccellenti.
 
sinceramente non so che dire, nelle mie vasche, analisi in mano non ho mai avuto tassi di nitrati superiori a 20 mg/L, anzi per me quella è la soglia limite nelle mie vasche (magari sono solo pignolo con l'acqua e comunque non mi sono mai confrontato con altri circa i valori di nitrati)
comunque perche questo dovrebbe influire solo su alcune specie sel tanganika?
che siano + sensibili di altre?
dopo aver letto diversi pareri mi viene da pensare che siano un insieme di cause...anche se c'è comunque ancora qualcosa che mi sfugge..
gianni
 
precisazione sui miei nitrati:
le mie vasche girano a una temperatura media di 24-25° con un elevata ossigenazione assicurata oltre che dalle pompe anche da areatori, cambi di h2o ne efettuo ogni 3 gg circa il 30% e comunque parto da un acqua con nitrati molto bassi.
le vostre vasche a che valori si attestano??
 
secondo quanto so da cultura acquariofila e facendo una estensione di alcune conoscenze mediche sugli umani secondo me il problema e' da porsi in questi termini:
2 fattori: acqua e alimentazione:
ACQUA: secondo le mie esperienze non e' fondamentale il tasso di nitrati, ho avuto crescite esplosive con tassi di nitrati di 50-70 mg purche' si facessero numerosi cambi parziali, (nel mio caso i nitrati dell'acqua di rubinetto era di 40mg!), mentre la crescita rallenta fino quasi a bloccarsi se non si provvede ai cambi parziali.
cosa si accumula? si presume sia la guanina, un derivato del catabolismo proteico, cio' non ci stupisce poiche' tale base purinica e' implicata nella replicazione del dna, una alta concentrazione ambientale potrebbe quindi inibire i meccanismi di replicazione cellulare (non si sa se per semplice accumulo dei prodotti di reazione o per attivazione di recettori di membrana), evolutivamente cio' avrebbe il significato di bloccare le funzioni energeticamente impegnative in presenza di una elevata densita' di popolazione (acquario, siccita'...)
ALIMENTAZIONE: giustamente livio faceva notare come l'alimentazione crei quadri di sviluppo tra loro in antitesi (mbuna gifganti e tropheus nani), cio' secondo me e' da imputare non tanto a un fattore quantitativo, ma qualitativo, mi spiego: nel caso dei tropheus (alghivori) un'alimentazione molto proteica (come quella artificiale) potrebbe dare una forte spinta al sistema ormonale inducendo una sorta di "puberta' precoce" per cui il pesce diviene sessualmente quando ha ancora una taglia piccola, gli ormoni sessuali promuovono l'ossificazione e quindi arrestano la crescita. gli mbuna sono invece capaci di metabolizzare piu' proteine per cui la crescita del loro corpo riesce a stare al passo con la maturazione ormonale creando quindi dei bestioni (una sorta di pesce body builder!).
scusate la prolissita', se qualcuno si e' perso a meta' ha tutta la mia comprensione!
 
Sarebbe bello (e scientificamente utile) un esperimento con vasche a flusso continuo, con bassa presenza di nitrati se non con loro totale assenza. Ovviamente occorrerebbe anche una vasca di controllo con pesci della stessa nidiata e stessa alimentazione.
L'effetto dei nitrati sulla crescita è comunque noto e quindi non credo che ci sia molto da disquisire anche se in particolare non mi pare che ci sia nulla sui pesci del Tanganica (qualcuno ne sa qualcosa?). Come mi chiedo quanto vari l'influsso dei nitrati (o altri composti) su pesci di varie classi di età. Comunque alla fine credo che conti anche l'alimentazione, ma dimostrarlo è più difficile di dimostrare l'influsso dei nitrati sulla crescita dei pesci.
Livio
 
direi che dario ci ha dato una risposta abbastanza semplice e completa; anche se questo mi fa riflettere sul fatto che gli mbuna potrebbero quasi essere alimentati a pane e salame!
a tale proposito è circa 1 anno che sto alimentando alcuni mbuna e alcuni (anche di 5-6 cm) con gli stick per le koi, ovviamente non come alimento unico, ed ho notato una crescita quasi raddoppiata in termini di tempo/dimensione rispetto ad altri alimentati con scaglie e pastone surgelato.
gianni
 

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